“È bene seguire la propria inclinazione, purché sia in salita.” André Gide. Apriamo la pagina della classifica letteraria citando lo scrittore francese, Nobel per la letteratura nel 1947. Non è il suo compleanno, ma quello di un celebre editore, Neri Pozza, nato a Vicenza il 5 agosto 1912. Scrittore, collezionista d’arte, incisore, partigiano, una personalità di grande spessore, nel 1946 fondò la Neri Pozza Editore che fu il grande progetto della sua vita. Il primo titolo ad essere pubblicato: Paludi di André Gide.
C’è anche la Balena Bianca
La prima settimana di agosto ci regala natali blasonati, come il grande Herman Melville: New York 1o agosto 1819. Scrittore, poeta, critico letterario, ci ha regalato uno di capolavori assoluti della letteratura americana Moby Dick. Una vita avventurosa, lui stesso marinaio su una baleniera, un lavoro che poi abbandonerà disertando assieme ad un amico.
Lasciamo la navigazione, consapevoli che nessun vascello ci porterà lontano quanto un bel libro
A vele spiegate entriamo nel nostro luogo preferito, la Libreria Lovat, con le sue belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. La più grande libreria del nordest con la possibilità di incontrare il proprio autore preferito o sorseggiare un buon caffè leggendo le ultime novità letterarie gustando dolci e cibi raffinati in tema con l’argomento.
Ma ecco la classifica preparata da Lovat sui libri amati e preferiti dal pubblico con i magnifici dieci.
- Ebhardt – Leonardo del Vecchio – Sperling & Kupfer
- Tuti – Come vento cucito alla terra – Longanesi
- Dicker – Il caso Alaska Sanders – La Nave di Teseo
- Desiati – Spatriati – Einaudi
- Bussola – Il rosmarino non capisce l’inverno – Einaudi
- Sparks – Noi due come in un sogno – Sperling & Kupfer
- Hoover – It ends with us – Sperling & Kupfer
- Saviano – Solo è il coraggio – Bompiani
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Raimo – Niente di vero – Einaudi
Ci sono molte conferme a dimostrazione che alcuni titoli mantengono un grande interesse da parte degli appassionati attratti da biografie di personaggi famosi, premi letterari, atmosfere intriganti, originali storie d’amore.
La novità
Onoriamo subito la novità assoluta, appena arrivata nel medagliere: “Niente di vero” (Einaudi), di Veronica Raimo. Una prosa pungente, inquieta, piena di umorismo che l’autrice dosa alla perfezione anche nelle problematiche profonde.
Chi è l’autrice
Nata a Roma nel 1978, Veronica Raimo ha collaborato con varie testate giornalistiche come Il Manifesto, D-La Repubblica, Amica, Linus, Rolling Stone. Con il romanzo “Niente di vero” ha vinto il Premio Strega Giovani giunto quest’anno alla nona edizione. È stato il libro più votato da una giuria di giovani tra i 16 e i 18 anni provenienti da oltre 100 scuole secondarie superiori in Italia e all’estero.
La critica ha piacevolmente accolto questo spaccato tagliente della famiglia italiana in cui la narrazione sgretola in modo intelligente gli aspetti più classici dello stare insieme per diritto di sangue. Veronica Raimo ha pubblicato: “Il dolore secondo Matteo”, “Tutte le feste di domani”, “Miden”. La sua è stata definita una scrittura libera e spudorata.
Leggiamo insieme l’incipit che sembra davvero strepitoso
“Quando in una famiglia nasce uno scrittore, quella famiglia è finita, si dice. In realtà la famiglia se la caverà alla grande, come è sempre stato dall’alba dei tempi, mentre sarà lo scrittore a fare una brutta fine nel tentativo disperato di uccidere madri, padri e fratelli, per poi ritrovarseli inesorabilmente vivi. Mio fratello muore tante volte al mese. È mia madre a chiamare per avvertirmi della dipartita. -Tuo fratello non mi risponde al telefono, – dice in un sibilo. Per lei il telefono certifica la nostra permanenza sulla Terra”.
Resta in vetta Del Vecchio con i suoi Ray-Ban
Andiamo a curiosare tra le prime posizioni, sempre in vetta l’esclusiva biografia del fondatore di Luxottica recentemente scomparso, realizzata da Tommaso Ebhardt: “Leonardo Del Vecchio” (Sperling & Kupfer). Un lavoro certosino, tre anni di impegnative e approfondite ricerche per tratteggiare il profilo di un personaggio che era molto riservato ma altrettanto famoso nel mondo. L’autore ha visionato documenti e fonti, incluso il fascicolo presso il collegio Martinitt, ha parlato con estimatori e detrattori, collaboratori e concorrenti e infine ha incontrato l’imprenditore che partendo da una piccola fabbrica nelle dolomiti bellunesi è diventato l’uomo più ricco d’Italia, leader nel mondo dell’occhialeria.
Tuti non scende mai
Sempre ai primi posti la storia ambientata durante la Prima Guerra Mondiale scritta sapientemente da Ilaria Tuti che nel suo ultimo romanzo narra un momento di emancipazione femminile davvero importante e decisivo, quello delle donne chirurgo che non avevano il permesso di lavorare in sala operatoria e così decidono di aprire in Francia un ospedale completamente autogestito salvando molte vite. Titolo evocativo e pieni di suggestione: “Come vento cucito alla terra” (Longanesi).
Un bel noir
Noir di grande fascino al terzo posto “Il caso Alaska Sanders” (La Nave di Teseo) a dimostrazione che la riapertura di un caso d’omicidio e la possibilità che il vero assassino non sia ancora stato scoperto costituisce sempre un elemento di attrazione per il lettore appassionato di gialli, soprattutto quando la verità arriva da una inquietante lettera anonima. Sono gli elementi dell’ultimo romanzo di uno scrittore molto amato Joël Dicker, nato a Ginevra nel 1985, da tempo una firma di spessore nel panorama editoriale, grazie a numerosi premi internazionali.
Saviano ancora in top ten con Falcone
Interessante il ritorno di Roberto Saviano dopo numerose settimane in testa alle classifiche: “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo” (Bompiani).
Sono passati trent’anni dalla Strage di Capaci nel 1992, seguita poi dall’attentato di via D’Amelio avvenuto a Palermo il 19 luglio dello stesso anno e nel quale persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Un trentennale carico di significati e ancora molti interrogativi. Leggiamo l’incipit dalla presentazione dell’autore: “Questo romanzo racconta una storia vera. Su diversi episodi esistono più versioni e molteplici ipotesi; di volta in volta ho scelto quella che consideravo più verosimile e convincente…Ogni scena inquadra il dramma di un Paese intero, in cui la verità è talmente contorta da superare la fantasia più ardita. Ogni personaggio a cui si fa riferimento è realmente esistito, ogni fatto è realmente accaduto. Tutto questo è stato.”
Si conferma anche Desiati
In conclusione, ricordiamo che il vincitore del Premio Strega è sempre ai primi posti nel medagliere grazie al suo romanzo dedicato ad una generazione irregolare che non ha nessuna voglia di uniformarsi cedendo a stereotipi e condizionamenti, dalla cultura, alla politica al sesso: “Spatriati” (Einaudi) dello scrittore pugliese Mario Desiati.
Un saluto a Pietro Citati
In questa pagina dedicata ai libri non possiamo dimenticare che il 28 luglio ci ha lasciato all’età di 92 anni un grande scrittore e saggista: Pietro Citati. Critico letterario e biografo, autore di saggi indimenticabili, per anni firma delle pagine culturali di Repubblica. Scrisse un pezzo meraviglioso sull’eclissi di luna che avevo messo da parte e spero di trovare presto.
Vinse il Premio Strega nel 1984 con la biografia di Tolstoj.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, grazie al Suo lavoro e alle Librerie Lovat per il settimanale aggiornamento sulla letteratura scelta in un bellissimo territorio italiano. Anch’io ho notato l’ingresso in classifica di un nuovo testo, quello di Veronica Raimo con il titolo: Niente di vero. L’incipit che ha riportato mi ha fatto sorridere, poi la certificazione di esistenza in vita ottenuta attraverso il telefono è stata strepitosa, avrebbe potuto scrivere anche attraverso facebook o strumenti simili. Immagino che questo testo racconti la vita con leggerezza, facendo diventare paradossali i fatti che accadono in ogni famiglia. Sono contento che l’interesse per Leonardo Del Vecchio resti immutato, così come le belle storie di Ilaria Tuti sulle donne in tempi in cui era consentito loro solo attività di secondo piano, di aiuto, ma mai da protagoniste.