Con l’uscita di scena di Draghi premier, abbiamo perso credibilità a livello mondiale, esponiamo l’Italia allo Spread senza pensare che rischiamo molto con il PNRR che ha bisogno di autorizzazioni che erano in programma quando Draghi era Premier. E poi ci sono i programmi che non verranno attuati come le pensioni, le tredicesime. Insomma rischiamo veramente che questa crisi ci rovesci in un gorgo dal quale sarà molto difficile uscire.
Conte ha fornito l’assist e Salvini e Berlusconi hanno fatto gol
Che poi sia il gol della vittoria è tutto da vedere. Non era mai successo nel nostro Paese che associazioni e movimenti popolari si muovessero per convincere Draghi a restare. Segno che l’uomo era considerato il simbolo internazionale di questa Italia. Draghi con la sua autorevolezza è stato capace di inserirsi nell’asse franco – tedesco e non solo. Ha dato prestigio mondiale all’Italia, basta pensare al suo viaggio a Kiev. Di certo Putin sta gioendo, eppure Draghi era riuscito a valorizzare il nostro Paese e stiamo parlando di questioni di sicurezza internazionale. Altra dimostrazione il feeling con la Von Der Leyen e i rapporti con la Ue che adesso sono molto compromessi e potrebbero creare problemi a livello europeo. Soprattutto per come era considerata la figura di Mario Draghi.
Senza Draghi premier guai per il Veneto
Per quanto riguarda il Veneto che ha un’economia straordinaria basata molto anche sull’automotive e i trasporti, si rischia di cadere nel buco della crisi energetica con l’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti. Inoltre la caduta del Governo Draghi in Veneto ha bloccato due disegni di legge fondamentali. Nel primo di cui ero primo firmatario e promotore si lavorava sulla rigenerazione urbana e avremmo dovuto votare prima dell’estate. Avrebbe portato nelle casse del Veneto 1 miliardo e 300 milioni fino al 2030 e purtroppo si è bloccato tutto. Modificava anche la norma urbanistica che risale al 1942 e riduceva il consumo del suolo rendendo green le nostre città. Il secondo di cui ero relatore riguarda l’inquinamento da Pfas che ha, per l’Europa, creato uno dei più gravi danni ambientali mai visti e sarebbe dovuto essere approvato proprio il giorno della caduta del Governo Draghi.
Il mio giudizio su Draghi premier
Personalmente credo sia stata una scelta scellerata quella di far cadere il Governo in cui alcuni partiti hanno fatto una scelta “di parte” creando gravi danni soprattutto alle fasce più deboli, ai più poveri ma anche all’economia e all’industria.
Senza Draghi premier anche per colpa di Salvini
Privarsi di Draghi è stato un grave danno per la nazione e un suicidio per Forza Italia e quello che sta emergendo in queste ore sul rapporto tra la Lega e la Russia, se provato, sarebbe un fatto gravissimo perché un partito stava collaborando alle spalle dell’Italia con un paese invasore. Però questo spiegherebbe molte cose e anche il partito di Salvini rischierebbe, come Berlusconi, un suicidio pazzesco. La mancanza di Draghi ora è un danno che rischiamo di pagare caro tutti quanti.