Ho appena visto una mostra d’arte contemporanea collettiva a Mestre, precisamente al Forte Marghera. “Altre metà del cielo”, così s’intitola la mostra ed è stata creata ed allestita dal fotografo Nino Esposto.
Ci parli del suo lavoro, delle passioni, del suo studio?
“Ho lavorato in banca per più di 30 anni. Una volta terminata l’attività lavorativa ho ripreso una mia passione, la fotografia. Prediligo il ritratto, il reportage di eventi culturali, fotografare le cose che mi piacciono. Da qualche anno ho uno studio all’interno della ex Sezione Officine/Padiglione Palmanova Al Forte Marghera, dove hanno sede altri spazi di artisti e creativi; uno studio attrezzato sia con luci fisse che con flash, e quando posso creo delle mini coreografie, dei set come “Giappone”, “Anni 70”, ecc., con oggetti originali. Scatto o da solo o con altri fotografi con una o più modelle. Mi piace portare in giro altri fotografi a Venezia, per raccontarne un po’ la storia, quella che conosco, prediligendo la fotografia della cosiddetta scultura esterna o erratica, cioè le migliaia di stemmi, edicole, formelle, croci, pietre da camino, che sporgono dai muri di Venezia. Nel loro insieme sono un’entità unica nel suo genere, e spiegare ad altri appassionati di fotografia come me che cosa sono e cosa significhino è un modo per esternare il mio amore per Venezia”.
Come nasce questa mostra?
“Questa collettiva di arte contemporanea, “Altre Metà Del Cielo”, viene da lontano. Il mio amore per l’arte, nel tempo, si è concretizzato anche nell’organizzazione di mostre, usufruendo dello spazio comune alle Officine Forte Marghera di Mestre. Nel 2019 la personale di Fabrizio Vatta, nel 2020 la collettiva “L’arte non cambia il mondo ma lo rende migliore”, con Rosie Cesare, Franco Cimitan, Mario Furlan, Antonio Giancaterino, Marija Markovic, Ina Mirzac, Paolo Pavan, Andrea Tagliapietra, Fabrizio Vatta, Luigi Voltolina. Nel 2021, complice l’epidemia di Covid-19, ho rinunciato a un progetto che avevo in mente da tempo, cioè curare una mostra al femminile. Quest’anno, perdurando il Covid, ero indeciso sul da farsi, ma poi il fatto che la 59a Biennale di Venezia sarebbe stata curata da una donna, Cecilia Alemani, e che il tema – “Il latte dei sogni/The milk of dreams” – le fosse stata ispirato da un’artista, Leonora Carrington, l’ho considerata sia una piacevole coincidenza, che un segnale foriero di fantastici sviluppi in senso artistico.
Tra l’altro, gli spunti e le aree tematiche declinate da Cecilia Alemani offrivano ampio spazio interpretativo alle artiste che avessero voluto trarne spunto. Quindi, ho deciso di cimentarmi ancora una volta, e nel momento in cui si è programmato il calendario delle attività per il 2022 alle Officine, ho scelto il periodo per l’esposizione, dall’1 al 17 luglio”.
“Poi ho contattato le artiste che avevo in mente. Invitandole a partecipare a questa nuova avventura. La risposta immediata ed entusiasta da parte loro mi ha caricato molto, in vista del lavoro che sarebbe seguito. Cristiana Battistella, Rosie Cesare, Giuliana Cobalchini, Lara Monica Costa, Elena De Rocco, Elisabetta Duminuco, Elisabetta Franceschini, Marija Markovic, Ina Mirzac, Paola Volpato. Sono le donne, le artiste che presenteranno le loro opere. Dieci modi diversi di vedere, fare, pensare l’Arte. Dieci universi creativi che inventeranno un percorso unico ma diverso nelle singole peculiarità artistico-culturali. In quella visione al femminile che non mancherà di evocare suggestioni, far pensare ed emozionare i visitatori”.
E quel titolo sull’altra metà del cielo?
“La famosa frase di Mao Tse Tung nel 1968 che si riferiva alle donne come l’altra metà del cielo, deriva da un antico proverbio cinese, le donne sorreggono metà del cielo. Ripreso da Mao per valorizzare il ruolo delle donne nella società come una risorsa che completa e migliora l’umanità. Il titolo che ho voluto dare alla collettiva è declinato al plurale appunto perché le donne, tutte, sorreggono la metà del cielo. Quindi sono loro, in sintesi, con le differenze che vanno dalle storie personali alle diverse culture e provenienze geografiche, le vere, uniche, altre metà del cielo. Il manifesto della mostra è un chiaro riferimento, e omaggio, a Leonora Carrington (nel riquadro in bianco e nero). Mentre lo sfondo, un’immagine della Via Lattea/The Milky Way, è attinente sia al titolo della Biennale che a quello della Collettiva”.
Quali sono gli 3 appuntamenti all’interno della mostra?
“C’è già stata la presentazione del libro “America – viaggi casuali nella terra dove tutto accade”. La guida-non guida scritta a quattro mani da Giuseppe e M.Cristina Moreschi. Un’ occasione per scoprire l’America più originale e particolare, la vera America on the Road! E anche l’Aperitivo Poetico con la poetessa, anche se non vuole essere definita così, Doria Tacchia. Che leggerà alcune poesie inedite di prossima pubblicazione e del suo libro “A metà”. Venerdì 15 la performance site-specific “Surréel sur réel” , (dal francese: “Surreale sul reale”), coreografe e danzatrici Alexandra Foffano e Giorgia Bortoloso – Fuoriclassico. Il cui tema è la sensibilizzazione sul tema della parità di genere, facendo riflettere sul dolore psicologico cui devono far fronte le vittime di molestie. Che si ricollega alla mostra “altre metà del cielo” per ‘’metà’’-parità- e alla Carrington per femminismo e surrealismo. Dove l’arte si fa sogno, ovvero mezzo di metabolizzazione del reale per riportare equilibrio tra paure e desideri”.
Chi sono le dieci artiste dell’altra metà del cielo?
“Perché loro? Perché rientrano, artisticamente e per quello che so di loro e conosco delle loro opere, in quello che è stato delineato da Cecilia Alemani. Curatrice della Biennale d’Arte in corso. In effetti, una volta deciso di fare questa mostra, ho avuto fin subito in mente le artiste alle quali avrei chiesto di partecipare. E la loro risposta à stata rapida ed entusiasta! Le età spaziano dai 26 anni di Ina Mirzac ai 73 di Elena De Rocco. Da notare che espongono fianco a fianco, e del tutto casualmente in quanto gli spazi sono stati assegnati allo singole artiste per sorteggio
Da venerdì 1 a domenica 17 luglio 2022 presso le Officine Forte Marghera-Padiglione Palmanova, Via Forte Marghera 30, Venezia Mestre. Apertura dal martedì al venerdì dalle 18 alle 22:00; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22:00. Lunedì chiuso. L’inaugurazione è stata venerdì 1 luglio alle ore 19:00.