Prende il via “Boschi di carta”, festival dell’editoria in montagna. Una fiera generalista che è una sorta di piccolo salone del libro, organizzato tra le più belle montagne d’Italia: le Dolomiti. L’appuntamento è a Pieve di Cadore, Belluno, dal 15 al 17 luglio. Da sempre il luogo che ha dato i natali all’immenso pittore Tiziano Vecellio, la cui casa natale è meta di continui pellegrinaggi, propone eventi culturali ai suoi tanti ospiti e turisti. E il festival letterario di fatto si inserisce nella complessa manifestazione dell’Estate Tizianesca.
I due temi di Boschi di Carta
Il tema forte della sesta edizione ruota attorno a due avvenimenti clou che coinvolgono la provincia di Belluno e attorno ai quali ruota il disegno complessivo del festival. Si tratta di due anniversari: il primo è il cinquantesimo della morte di Dino Buzzati e il secondo è ilcentenario della nascita di Augusto Murer.
Boschi di Carta e l’omaggio a Buzzati
Dino Buzzati (Belluno 1906–Milano 1972) personalità eclettica del mondo della cultura, deve la sua popolarità sia alla narrazione sia all’illustrazione. Il festival parte da uno dei suoi libri più belli, “I Miracoli della Val Morel” la cui ambientazione si snoda tra i paesi del Bellunese tanto cari all’autore come appunto la Val Morel o Limana. Partendo dalla genesi del romanzo I Miracoli della Val Morel , “Boschi di carta” ha organizzato una call, coinvolgendo una serie di artisti e illustratori che ruotano intorno al mondo dell’arte e dell’editoria, per dare origine alla mostra “I miracoli della gratitudine” che inaugurerà sabato 16 luglio alle 12.00al Gran Caffè Tiziano. Un bel modo per mettere insieme arte e montagna: gli artisti sono stati invitati a realizzare degli ex voto pensando alla gratitudine: “Quella volta che è caduto il vaso dal terrazzo e mi ha solo sfiorato la testa – racconta il direttore artistico del festival, Roberto Da Re Giustiniani – oppure quando ho attraversato la strada distrattamente e dell’auto che sopraggiungeva a gran velocità ho sentito solo il rombo del motore che mi passava vicino”.
Il ricordo di Murer
Secondo nucleo narrativo del festival è il centenario della nascita di Augusto Murer ( Falcade, Belluno, 1922 – Padova 1985). Un uomo che già in vita fu un monumento. Sculture e pittore, Murer fu prima di ogni altra cosa un partigiano. Personalità di spicco del mondo dell’arte della seconda metà del Novecento, la sua vasta produzione, fortemente spirituale, è fondamentalmente legata al suo impegno civile. Con una indagine sul senso misterioso tragico e profondo della nostra esistenza. Allo schivo protagonista della scultura italiana del Novecento è dedicata, fino al 18 settembre 2022, una intensa retrospettiva al Museo Civico di Palazzo Fulcis, a Belluno. La mostra è il momento di punta delle celebrazioni che la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno e i Comuni di Belluno e di Falcade con Longarone Fiere, hanno voluto per ricordare il grande uomo. Nonché artista e intellettuale. A “Boschi di carta” saranno molti i momenti per ricordarlo. Come la presentazione del catalogo della mostra bellunese che è stato realizzato da Antiga Edizioni. L’appuntamento è il 15 luglio alle 17.00 nella Sala Magnifica Comunità di Cadore alla presenza del curatore della mostra Dino Marangon.
Boschi di Carta e Tiziano
Per l’occasione, la Magnifica Comunità di Cadore esporrà un’opera di Murer datata 1976. E realizzata dall’autore in occasione del 400° anniversario della morte di Tiziano in occasione della collettiva “Omaggio a Tiziano”. L’opera di Murer titola infatti “Omaggio a Tiziano. Fantasmi di Tiziano nel mio studio” e sarà esposta nella Casa natale di Tiziano. L’iconografia è un chiaro richiamo ad alcune tra le più note opere di Tiziano Vecellio che vanno ad animare, come proiezioni mentali e artistiche, lo studio di Murer.
Importante lo spazio dedicato al teatro
Sabato 16 luglio alle 11.00 l’attore, scrittore illustratore Mirko Artuso (Oderzo, Treviso 1966) organizza per il pubblico un laboratorio e un reading dal titolo “Il vento parla con la montagna”. Sua l’uscita con Kellermann editore del libro “Il quaderno del vento” con la prefazione di Pino Roveredo. Tra le innumerevoli apparizioni sui palcoscenici dei teatri nazionali, ricordiamo che Artuso per il cinema ha lavorato nel film I Piccoli Maestri di Daniele Lucchetti. Nel film di Carlo Mazzacurati La giusta distanza. E recentemente ne La pelle dell’orso di Marco Segato.
A Boschi di Cara in scena la musica
Senza dimenticare la musica. Domenica 17 luglio alle 17 Marco Zoppas, il celebre esperto di musica americana, noto al grande pubblico per le sue analisi e traduzioni delle canzoni di Bob Dylan, intratterrà il pubblico in Sala Magnifica Comunità di Cadore con un incontro dal titolo: “Da Woodstock a Leonard Cohen”. Tracciando quindi inedite quanto accattivanti connessioni tra la montagna e la musica rock. Mentre Dolomiti Blues and soul organizza sempre per domenica 17 luglio alle 18.00, stavolta nella Piazzetta casa natale di Tiziano il concerto blues con il duo composto da Francesca Bertazzo e Beppe Pilotto.
Le informazioni
Queste sono solo alcune delle suggestioni di “Boschi di Carta”. Il programma completo con gli orari degli spettacoli e dei tanti appuntamenti letterari lo trovate al sito: www.tizianovecellio.it. Il Festival di editoria in montagna è promosso dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore. Insieme alla Magnifica Comunità di Cadore e al Comune di Pieve di Cadore. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Veneto e dagli Editori Veneti.
“Troverai più nei boschi che nei libri” scriveva al tempo il mistico San Bernardo di Chiaravalle. Rovesciandone decisamente la dicotomia, oggi con Roberto Da Re Giustiniani, direttore artistico del festival cadorino giunto alla sua sesta edizione, possiamo invece dire: “Troverai i libri nei boschi”.