Quando pensiamo alla città del futuro forse, condizionati dai tanti film di fantascienza visti sul grande e piccolo schermo in cui le città sono popolate da auto volanti, illuminate a giorno da neon fosforescenti e disseminate di grattacieli svettanti, ci riesce difficile immaginare che la città dell’avvenire sia in realtà un concetto semplice, che poggia le basi su un uso sapiente del digitale. Le cosiddette smart city, infatti, costituiscono modelli virtuosi di innovazione e sono pioniere di progetti in grado di rafforzare la sicurezza urbana e garantire una gestione attenta dell’energia così come un nuovo standard di vita cittadino, dove infrastrutture intelligenti supportano gli abitanti nelle loro attività quotidiane. A partire dalla ricerca e fruizione di un parcheggio, ad esempio.
Caratteristiche e peculiarità di una smart city
Sì, perché per poter definire il concetto di smart city bisogna familiarizzare col fatto che le città intelligenti nascono per migliorare la qualità della nostra vita di tutti i giorni, garantendo sostenibilità economica, sociale e ambientale. Città, in sostanza, a impatto zero, che puntano a ridurre i livelli di CO2 e a implementare nei propri skyline edifici energeticamente efficienti. Tecnologia, Intelligenza Artificiale, Big Data entrano a questo punto in campo perché attraverso nuove strategie di sviluppo urbanistico e di efficientamento energetico, si possa sempre più rispondere in maniera efficace alle esigenze dei cittadini.
Facciamo qualche esempio pratico
L’illuminazione adattiva in città permette risparmio economico, energetico e riduzione dell’inquinamento luminoso; grazie all’utilizzo di sensori e videocamere; i semafori intelligenti possono gestire il traffico in base alle effettive necessità e non più secondo un timer preimpostato, per garantire lo scorrimento su strada e la sicurezza del pedone. I parcheggi pubblici smart, in grado di ridurre la congestione dovuta alla loro ricerca e ben collegati grazie a moderne infrastrutture di trasporto pubblico.
Smart city e il futuro
Progettare la città del futuro significa introdurre soluzioni tech per monitorare l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria, potenziando servizi di car sharing e contribuendo alla diffusione capillare di punti di ricarica delle auto elettriche, per disincentivare l’uso delle vetture private o favorire quello di auto meno inquinanti rispetto a veicoli diesel e a benzina.
Interconnessione per le smart city
Coniugare le esigenze del capitale umano e il rispetto dell’ambiente è uno dei capisaldi della città del futuro, per questo la mobilità urbana della smart city è integrata e intermodale, perché interconnette le sue varie alternative: carsharing, bikesharing, trasporto pubblico, veicolo elettrico o ibrido.
Anche l’acqua fa la sua parte
Tra le soluzioni intelligenti adottate da una smart city figura anche una rete idrica. Che può migliorare l’approvvigionamento degli abitanti della città, riducendo gli sprechi della preziosa risorsa acqua. La smart city è, dunque, una città circolare che, aderendo ai principi di economia circolare, mira ad eliminare il concetto di scarto, rifiuto e spreco delle risorse. Grazie al supporto della tecnologia e del digitale.
Smart city, un sistema integrato a partecipazione condivisa
La sfida alla base dell’evoluzione di una città a città smart è sicuramente integrare le infrastrutture preesistenti nel territorio con le nuove e le principali tecnologie abilitanti. L’Internet of Things, ad esempio, che permette l’interconnessione tra oggetti – ma soprattutto ricordare sempre che i cittadini sono parte attiva della città che abitano. Partecipazione, inclusione e responsabilità condivisa sono dunque indispensabili nella vita di una smart city. poiché solo dialogando tra cittadini e cittadine e con le amministrazioni pubbliche locali si può concorrere all’evoluzione della città.
Per questo la smart city ha bisogno di appoggiarsi su di un sistema informatico. Che permetta a ogni cittadino di inviare in tempo reale segnalazioni e richieste, al fine di migliorare sé stessa e la qualità di vita offerta.
L’esempio di Padova
C’è anche Padova tra le città “green” che parteciperanno alla missione dell’Unione Europea per i 100 luoghi intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030. Nel 2022-23 la missione riceverà 360 milioni di euro di finanziamento dal programma per la ricerca Ue, Orizzonte Europa. Per avviare percorsi di innovazione verso la neutralità climatica entro il 2030. Le azioni riguarderanno mobilità, efficienza energetica e pianificazione urbana verde, con la possibilità di costruire iniziative congiunte con altri programmi dell’Ue.
La Commissione inviterà le 100 città selezionate a sviluppare insieme a imprese e cittadini dei contratti con un piano generale per la neutralità climatica in tutti i settori e relativi piani di investimento. Le città saranno i «pionieri, che si prefiggono obiettivi ancora più alti» su clima e ambiente. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L’amministrazione
«Questo è uno straordinario risultato che ancora una volta colloca Padova tra le città Italiane all’avanguardia sui temi della salvaguardia climatica. E quindi in prima linea per difendere l’ambiente e la salute delle persone – evidenzia il sindaco, Sergio Giordani – . Siamo una città europea che guarda avanti. Che vuole anticipare il futuro sulle sfide climatiche e per un’energia pulita, che ha lavorato in questi anni per darsi strategie chiare e premiate dall’Europa. Sono molto soddisfatto; ora il Governo convochi le città italiane che hanno primeggiato in questo programma e introduca ulteriori specifiche misure. Come ha detto la Presidente della Commissione Europea “Queste città stando mostrando a tutti la via per un futuro più sano».
Padova Smart City
Padova è l’unica città veneta, nel gruppo delle 9 città italiane. Questo significa che, nei prossimi anni, dovremo lavorare con ancor più determinazione nella definizione di politiche e azioni sostenibili. Questo riconoscimento arriva dopo una dura selezione effettuata sia sulle azioni già intraprese sia su quelle pianificate. Significa che questo premio è merito del nostro Paesc (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e per il Clima), del nostro Piano del Verde, del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) e di tutto il lavoro di pianificazione che abbiamo fatto in questi ultimi anni. Anche insieme ai cittadini. I fondi a disposizioni verranno suddivisi tra le città sulla base dei progetti che verranno presentati nei prossimi mesi. Questo significa che ci attende un duro lavoro, reso più semplice da quanto già fatto. Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per Padova e per i padovani».
E io sottoscrivo, da buon padovano!