Un percorso circolare, come la vita, quello di Sonia Ceccotti, artista toscana nativa di Cascina in provincia di Pisa classe 1974. Prima come allieva dell’Accademia di Belle Arti a Firenze, quindi modella per i pittori e, infine, docente. Per Ceccotti l’ispirazione alberga dal corpo femminile, nelle sinuosità, nelle forme concave e convesse, nelle linee purissime e sensuali ma anche nel mistero, nell’enigma e nella provocazione che le donne possono e sanno esprimere.
Sonia e la morbidezza delle forme
“La morbidezza del corpo femminile mi ha sempre affascinato – racconta l’artista – amo ritrarne le forme, ma anche i volti, non ho avuto la stessa fascinazione per i corpi maschili. Ho ritratto me stessa e i dettagli del mio corpo, è una creatività corporea che mi viene naturale”.
Dopo il diploma a Firenze, l’artista si sposta a Milano dove ha l’opportunità di esporre in alcune personali che la fanno conoscere ed apprezzare
“La prima mostra a Milano è stata quella curata da Luca Beatrice intitolata ‘So’ e che ha rappresentato una sorta di trampolino di lancio, poi ci fu la partecipazione alla mostra “Nuovi pittori della realtà” al PAC di Milano, che mi consentì di essere presente in fiere d’arte a livello nazionale ed internazionale. Fino alla partecipazione di Biennali all’estero: in Moldavia a Chisnau, alla Biennale di Pechino e all’Asia Art Biennale in Bangladesh”.
E’ una ricerca profonda e indefessa quella che anima Sonia, nata con la pittura ad olio e da qualche anno virata verso i materiali di riciclo
“Nel 2008 ho deciso di cambiare il mio modo di creare. Ero stanca dei pennelli, delle tele e dell’olio mi sono quindi appassionata ai materiali di riciclo. Avevo nel mio studio un cartone ondulato pieno di polvere, mi ha incuriosito la possibilità di renderlo parte di una mia opera. E’ entrato perfettamente nei miei disegni a carboncino, come se stesse attendendo di essere utilizzato. Il materiale di riciclo, la carta, il cartone sono diventati elementi imprescindibili della mia ricerca artistica, parte integrante dei ritratti dei corpi femminili che sono un tutt’uno con la mia poetica”.
La ricerca di Sonia Ceccotti non si ferma al cartone, ma spazia nella galassia del riciclo
“Dopo il cartone ondulato, è venuto il codice a barre, lo scotch, la carta velina, il tutto per rendere l’attimo fuggente. L’effetto graffiato mi consente di svolgere il tema inserendo il materiale nella figura che sto realizzando. I miei sono supporti fragili e in questo modo restituisco la fragilità che emerge dai ritratti che propongo. Diventano anche provocatori, in qualche momento, perché tolgo gli occhi o parte del seno, interventi che comunicano la precarietà di un corpo in costante evoluzione”.
E l’artista toscana ha da sempre un progetto in mente che è quello di uscire dalla bidimensionalità, magari attraverso l’installazione
“Sto pensando che mi piacerebbe inserire nei mie soggetti un elemento scultoreo, con la carta che esce dal cartone ondulato e mi porta al tridimensionale. La pandemia ha bloccato alcune iniziative ma l’intenzione è quella di realizzare esposizioni all’estero, purtroppo non sono ancora riuscita ad andare in Cina dove sono stata invitata, ma sono certa che ci andrò presto”.
Chi è Sonia
Sonia Ceccotti è un’artista riconosciuta a livello nazionale e internazionale. È stata invitata a symposia in Svezia, Qatar, Egitto, Macedonia, Turchia, etc. Tra le tante pubblicazioni in riviste e libri d’arte nazionali: Arte Mondadori, Espoarte, Elle, Juliet, Non di Solo Arte (Fondazione Giovanni Agnelli). Tra le pubblicazioni oltre confine: Modern Painters, Galleryguide, Bogamia art&fashion. Espone come finalista al premio ArteLaguna (Arsenale Venezia), Premio Fondazione Michetti, Premio Celeste; e vince il Premio del Ministero della Cultura al Global Contest Kosova Art 2014. Molte sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private: Fabbrica Borroni, Seat Pagine Bianche d’Autore, Museo Civico Enrico Butti.