Caccia, Pesca e Natura. È il nome della prossima fiera che sarà inaugurata sabato 23 aprile a Longarone dall’assessore della Regione Veneto, Cristiano Corazzari. Caccia, pesca e natura sono anche i temi centrali della manifestazione che torna in presenza dopo tre anni. Nella presentazione a Palazzo Piloni, sede dell’Amministrazione provinciale di Belluno, il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati, ha sottolineato come “nonostante la pandemia, nonostante tutte le emergenze, abbiamo 97 marchi aziendali in rappresentanza di 10 regioni italiane e 9 paesi esteri. Aspetti nazionali e internazionali molto importanti”.
Caccia, pesca e natura tornano a Longarone
Anche se declinata in ambiti differenti, in fiera a Longarone rimane protagonista la montagna e questa edizione non fa difetto. Il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin incontrerà “i presidenti di Verbano Cusio Ossola e di Sondrio in un momento che va al di là di quello che è l’aspetto della fiera e che va a sancire quel protocollo d’intesa che le tre province interamente montane, riconosciute tali dalla Legge Delrio, hanno sottoscritto nei mesi scorsi. Un momento che vuole ribadire l’importanza di alcune proposte concrete che le tre provincie faranno al Governo attraverso l’Unione delle Province d’Italia”.
Padrin e il suo commento
Per il presidente Padrin la scelta di Caccia Pesca Natura non è casuale: “è sempre stato un evento di riferimento. Porta gli appassionati della caccia e della pesca a confrontarsi e incontrarsi. Una grande occasione per riunire questi due mondi che vanno a tutelare e salvaguardare il nostro territorio e il nostro ambiente”.
Bellati e Caccia, pesca e natura
Una 20esima edizione che Bellati sottolinea all’insegna della Natura: “Riguarda anche il tema dell’ambiente, prioritario a Longarone Fiere Dolomiti. In perfetta sintonia con i programmi europei del Green Deal e la biodiversità. Questi eventi mettono insieme un mondo enorme fatto di associazioni, del sistema produttivo, degli Enti che hanno competenza in questo ambito. E l’obbiettivo finale è quello di far star bene le persone. Di avere un benessere che passa anche per i temi di rispetto dell’ambiente che stanno diventando per noi sempre più importanti”.
Un aspetto evidenziato anche da un programma articolato, dove le iniziative organizzate dalla Regione del Veneto e dalla Provincia di Belluno mostrano un taglio decisamente tecnico-scientifico.
Al centro anche Vaia
Sabato pomeriggio la Regione prima ripercorrerà “Trent’anni di gestione venatoria degli ungulati in Veneto” per passare poi alla pesca con le “Recenti modifiche al quadro normativo per l’immissione in natura di specie ittiche” e la nuova Carta Ittica regionale. Direttive la cui attuazione inciderà sul progetto di ricostituzione dello stato dei popolamenti ittici nelle acque a seguito della tempesta Vaia.
Vaia infatti aveva, a sorpresa di molti, risparmiato la fauna selvatica. Emblematica la foto scattata nel Comune di San Vito di Cadore che riprendeva in uno spazio aperto diverse specie radunatesi insieme e al sicuro dalla caduta degli alberi. Immagine riprodotta anche da uno splendido diorama realizzato dall’ ATI – Associazione dei Tassidermisti Italiani – proprio a Caccia Pesca e Natura nel 2019. La fauna ittica invece ne risultò distrutta, con la quasi totale scomparsa da numerosi corsi d’acqua.
Caccia, pesca e natura: il lupo
Per chiudere si parlerà di gestione proattiva del lupo in Veneto mediante telemetria satellitare con il dottor Duccio Berzi, che sicuramente interesserà particolarmente anche gli allevatori delle Prealpi venete, dove negli ultimi anni si sono particolarmente intensificati gli attacchi ai greggi e alle mandrie.
Con caccia, pesca e natura tornano i grandi eventi
Dopo tre anni di pausa, possiamo trovare anche i grandi “eventi nell’evento” che caratterizzano Caccia Pesca e Natura. Il 18. Concorso nazionale di tassidermia organizzato dall’ATI, nel quale il presidente Iginio Bressan assicura numerosi “soggetti in esposizione, alcuni che hanno partecipato anche al concorso europeo lo scorso anno”.
Parliamo anche della 25. Festa del Cacciatore
Ma soprattutto quest’anno “connotata dalle parole ricerca e innovazione”, precisa Franco De Bon, consigliere provinciale con delega a caccia e pesca. Ricerca promossa attraverso una borsa di studio, riguardante l’ambiente faunistico, la presentazione della nostra rivista provinciale Frammenti”.
Tormen
Per la Provincia sarà l’occasione per fare il punto sul futuro della caccia dopo l’approvazione del nuovo Piano faunistico regionale, per promuovere la ricerca con una borsa di studio universitaria intitolata al compianto naturalista Giuseppe Tormen, per presentare i risultati del progetto “Belluno, città delle rondini”. Ma anche per parlare dello Stambecco con il Comitato scientifico del CAI-FVG, anche della lepre variabile, oggetto della tesi di laurea di Marco Lozza, e dei miglioramenti ambientali sulla mugheta del Monte Guslon, finanziati dalla Riserva alpina di caccia di Tambre, per agevolare il ripopolamento del gallo forcello.
Le gare
Anche la competizione è di casa a questa fiera, con quattro gare singole e a coppie di pesca alla trota, con esche vive e artificiali, sul fiume Piave e sul laghetto artificiale Malcolm. Un concorso di fototrappolaggio naturalistico e la Mostra dei Trofei, annata venatoria 2021-22, con giuria internazionale per l’iscrizione al registro internazionale CIC, International Council for Game and Wildlife Conservation.