Sembra proprio di esserci stati, in quel piccolo paese a mezza costa delle Prealpi venete, di averci vissuto e di aver conosciuto la comunità di persone che si muovono tra l’emporio dei coniugi Caterina e Pietro, la chiesa di don Fulvio, l’officina di Carlo, l’osteria, i tinelli dove si ricama e si spettegola un po’ di tutti, il casolare dei signori Roversi, le stanze affittate ai “foresti” dalla vedova Battistini, le comari impiccione, il Ninetti con la tessera del PCI in tasca e Fausto, l’amico di una vita.
Ci siamo anche noi lettori
Ci siamo anche noi lettori, lì, tra il 1944 e il 1958, i due anni in cui si alternano i capitoli del romanzo dell’esordiente Francesca Zanette Dove qualcosa manca, appena dato alle stampe da Edizioni readerforblind. La narrazione inizia a poco più di una decina d’anni dalla Liberazione dal nazifascismo, mentre democristiani e comunisti si stanno preparando alle elezioni e si fronteggiano a fior di battute come nei romanzi di Guareschi. L’Italia è impegnata nella ricostruzione e i primi segnali di quello che verrà chiamato il miracolo economico già si fanno intravedere. Ma la guerra non è ancora così lontana da non lasciare strascichi, segreti, rivendicazioni e desideri di vendetta.
Quando arriva l’ex tenente tedesco
L’atmosfera bonaria in cui si stemperano le tensioni e i pettegolezzi tipici di ogni piccola comunità viene però intaccata dall’arrivo di uno straniero, un tedesco, Matthias Rubl, ex tenente della Wehrmacht di stanza proprio in paese negli ultimi anni del conflitto. Sembra un turista, con quella macchina fotografica appesa al collo, ma a tutti è subito chiaro che c’è dell’altro. Ai paesani, infatti, non possono passare inosservati lo sgomento e l’agitazione di Caterina nel veder comparire nel suo negozio il passato, impersonato da questo inatteso quanto inopportuno cliente.
Tre fratelli nella resistenza
Francesca Zanette ricostruisce la storia della famiglia Dorigo – (contadini ai prati di croda Sesto, p. 54), che attraverso i tre figli Carlo, Caterina ed Emma ha partecipato alla Resistenza ed è stata duramente colpita da lutti e devastazioni – riportando sapientemente il contesto storico e sociale di quel territorio, i colori e i profumi del bosco dove si nascondono i partigiani, la paura e il coraggio di chi ha saputo ribellarsi e lottare per sconfiggere un nemico crudele. E sa restituire le contraddizioni, le umiliazioni e i compromessi con cui i singoli si trovano a fare i conti in un conflitto così terribile e cruento. Ma ci ricorda che anche in una situazione tanto difficile e dolorosa l’amore può infilarsi, quasi a tradimento, nelle crepe tra l’ostilità e la diffidenza che divide due opposte barricate.
Dopo quattordici anni, quando ormai sembra che si possa dimenticare la guerra e tornare a vivere, il passato ritorna e costringe a svelare segreti che si sono tenuti ben nascosti, scardinando certezze, scatenando odi mai sopiti, determinando nuove tragedie.
E la verità, venendo a galla, svelerà la vera natura di ciascuno, mettendola alla prova.
Romanzo corale con suspense
La prosa di Francesca Zanette è limpida; i dialoghi, godibilissimi, riportano in modo convincente espressioni, modi dire e “tormentoni” tipici del territorio veneto pedemontano, e ne costituiscono la vivace coloritura. Le descrizioni dell’ambiente e del paesaggio sono dettagliate ma mai gratuite: è proprio grazie ad esse che il lettore riesce ad immergersi in una realtà credibile ed efficace. La trama di questo romanzo corale è avvincente, ricca di suspence fino alla fine, con colpi di scena che si susseguono in un crescendo rossiniano.
Un’autrice di scatti scritti
Francesca Zanette, nata nel 1982, vive a Treviso. Lavora come consulente e brand designer freelance, occupandosi di strategia marketing, oltre che della creazione di contenuti testuali e visual. Appassionata da sempre di arte e letteratura, ha frequentato scuole di scrittura creativa e scrive opere di narrativa. La fotografia è la sua seconda penna. È autrice di “Scatti. Scritti.”, un progetto che unisce la Fotografia alla Narrativa e da cui è stata allestita una mostra personale. Alcuni dei suoi racconti sono stati pubblicati su riviste cartacee e online. Nel 2019 partecipa al contest letterario organizzato da Tuga edizioni e readerforblid con il racconto Ctrl. Alt. Canc., arrivando finalista e aggiudicandosi la pubblicazione nell’antologia Vite sottopelle. Racconti sull’identità, che vedrà la luce alla fine dello stesso anno. Dove qualcosa manca è il suo primo romanzo.
Francesca Zanette, Dove qualcosa manca, Ladispoli (RM), Edizioni readerforblind, 2022.
Bellissima recensione! Grazie.
🙂