Caro Direttore,
siamo un gruppo di Scuole di danza delle province di Padova, Vicenza, Venezia, Treviso che si sono riunite per confrontarsi sulle difficoltà, che stanno vivendo da mesi, legate anche alla necessità di presentazione di Green Pass (da gennaio Super Green Pass, secondo il DL 229/2021) sia da parte dei giovani utenti, a partire dai 12 anni in su, che dei loro associati in generale.
Al cuore delle associazioni sportive ci sono insegnanti, formatori, educatori, consapevoli della necessità del “rispetto delle regole”, valore sportivo ed educativo indiscutibile di per sé, ma anche messi di fronte al disagio dovuto alla consapevolezza di mettere in atto una discriminazione lesiva all’interno del gruppo dei loro giovani e spesso giovanissimi allievi, che oggi diventa addirittura esclusione senza alternative. Per molti insegnanti si tratta di un vero e proprio conflitto di coscienza, di un disagio che non può più essere contenuto: per questo motivo vogliono rivolgere un appello pubblico alla riflessione su questo tema. “Non si può negare ai nostri ragazzi il benessere fisico e psicologico, il quale si promuove anche e in gran parte attraverso la pratica sportiva e l’educazione alle arti, che sono BENI ESSENZIALI, così come lo è il gioco”.
Noi siamo i loro insegnanti, educatori, siamo un esempio per la loro formazione, anche sociale, e ci viene richiesto di escludere dalle nostre lezioni i minori non in possesso di un documento che per loro, comunque, non è obbligatorio. Separazione ed esclusione sono atti diseducativi e pericolosi nella crescita di tutti noi, e i ragazzi vanno tutelati”. Le associazioni sportive sono sempre state luoghi di aggregazione, socializzazione, promozione di salute fisica e benessere psicologico, dove bambini e ragazzi possono trascorrere le ore del tempo libero in modo costruttivo, sia che si tratti di attività amatoriali, sia che essi abbiano i più ambiziosi obiettivi legati all’agonismo o al professionismo.
La cultura di fondo che si vuole trasmettere è il rispetto di se stessi e degli altri, la coesione nel proprio gruppo ma anche il rispetto profondo di chi è in competizione con noi. Siamo tutti consapevoli che il periodo della pandemia ha creato una ferita psicologica in ogni persona, ancor più lo si può affermare per i bambini e gli adolescenti, che sono stati privati ripetutamente di tante esperienze vitali per loro: tanti di essi mostrano chiaramente disagio, demotivazione e in numero sempre maggiore devono essere seguiti da professionisti della salute mentale, tanta è la sofferenza di cui si stanno facendo carico. Non è un caso che tra i provvedimenti del Governo ci sia anche un bonus per curare il disagio e non è certo specificata un’età del disagio. Noi adulti dobbiamo prenderci cura delle nuove generazioni, proteggendo il loro diritto a far parte del gruppo prescelto di coetanei e di avere una formazione completa, non solo a scuola ma anche nel tempo libero e quindi nella pratica sportiva, così importante negli anni della gioventù; dobbiamo lasciar loro la possibilità di restare uniti, in un mondo in cui gli adulti sono purtroppo spesso in totale discordia, oggi politicamente esasperata.
Lasciamo ai ragazzi la libertà di vivere la loro amicizia!
Qui non serve ripetere tutte le garanzie della nostra Costituzione per la tutela dei minori o quanto detto dalla
“Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Diamo per scontato che chi governa un Paese queste cose le conosca bene. Chiediamo semplicemente che il Governo possa rivedere la normativa del Green Pass in ambito sportivo, magari coordinando le iniziative col Coni e con le associazioni riconosciute nello sport.
Firmato le Scuole di Danza:
Asd Scarpette Rosse (Pd)
Duendarte (Pd)
Step Accademia (Pd)
Dance School DNA (Pd)
Asd Ballet Center (Pd)
Synthesis Dance Studio (Pd)
A passo di Danza (Pd)
Asd Astarte Danza (Pd)
Centro Studi Danza Classica (Pd)
Veneto balletto (Pd)
Shantala
Zudance
RossoDanza
Associazione Taireré (Pd)
Asd Ricerca&Danza (Ve)
Centro Formazione Danza (Ve)
Il Balletto (Castelfranco Veneto)
Centro Studi Danza Riviera del Brenta (Ve)
Art Studio 3 (Ve)
Bassano Ballet
AmAfrica
Anima Danza Asd (Vi)
Feel&Move Asd (Vi)
Officina71 Asd (Tv)
Energia in Movimento Asd (Tv)
Nuova Dimensione Danza (Vr)
Art Balletto (Ud)
Chrono Ballet (Vr)
Fisicamente (Vr)
Flik Ballet Asd (Vr)
Tonic Armonia Asd (Vr)
Gitanos Sin Cueva (Vr)
La Fucina della Danza (Vr)
Fisicamente (Vr)
Asd Movida Loca
Asd EOS Arte in Movimento (Ts)
Asd Centro Danza Lumezzane Bs
E tutti gli insegnanti che collaborano con loro
La risposta
Credo (e spero) che si tratti dell’ultimo sacrificio. Questi due anni ci hanno devastato e cambiato e certo il disagio derivato ha toccato in maniera particolare i bambini e i ragazzi. La loro giusta voglia di libertà, di muoversi, di stare insieme è stata fortemente limitata, spesso vietata. Ne sono state dimostrazione la stessa scuola e tutte le attività del tempo libero. Ma per capire meglio il problema basta guardare a quanto è accaduto per il mondo dello sport: campionati sospesi in ogni settore, partite saltate per contagio, stadi deserti o aperti soltanto in minima parte, allenamenti proibiti, assembramenti vietati anche in mezzo al campo. A subire le maggiori restrizioni sono stati soprattutto gli sport dei giovanissimi. Le scuole di danza non hanno fatto eccezione, hanno spesso dovuto chiudere la porta e contare i danni. Non parliamo delle discoteche, ma delle scuole di danza.
Le scuole di danza
Ora che la pandemia sta per essere superata e tutti i segnali vanno nella direzione giusta, giustamente si chiede il ritorno alla normalità o a qualcosa che la ricordi davvero sotto ogni aspetto. Le scuole di danza che sottoscrivono la lettera pongono un problema reale che è per molti insegnanti anche qualcosa di più di una risposta da dare o di una carta da controllare. I bambini non c’entrano, hanno certo doveri (soprattutto li hanno le loro famiglie), ma hanno molti diritti non tutti in questi mesi rispettati. Ma le notizie che arrivano dal Governo questa volta sono buone. Lo stato di emergenza sta per finire e non sarà prorogato oltre il 31 marzo. Si tratta di resistere al massimo un mese, certo saranno necessari aggiustamenti per evitare le situazioni denunciate dalla lettera. Ha appena detto il presidente Draghi: “Nostro obiettivo è riaprire tutto”. Questa sarà la vera normalità. Ma con una considerazione: ci si arriverà perché sono state rispettate le regole, anche quelle non gradite; perché l’interesse comune ha prevalso su troppi egoismi privati; perché gli italiani questa volta si sono comportati molto bene. Un ultimo sacrificio e poi sarà il tempo della festa. Non roviniamo tutto per leggerezza. Mi pare che finora gli educatori di ogni genere, compresi quelli della danza, abbiano dato l’esempio giusto. Sarebbe grave rovinare un gran ballo per un passo falso.