Mahmood e Blanco con “Brividi”. Sanremo numero 72 ha i suoi vincitori. Alle due di notte di domenica il Festival della Canzone italiana ha proclamato la canzone e i cantanti vincenti. Nella finale a tre televoto, sala stampa e demoscopica, li hanno preferiti a Elisa e Gianni Morandi. I tre finalisti avevano già tutti vinto un Festival: Mahmood pochissimi anni fa; la seconda, Elisa, alle soglie del Duemila con “Luci e tramonti a Nordest”; Gianni Morandi in pieni anni Ottanta con “Si può dare di più”. Tre generazioni sul podio, quasi a segnare i tempi della musica e della società italiana degli ultimi sessant’anni.
Le tre canzoni finaliste erano da giorni le favorite, le più orecchiabili, quelle a loro modo più diverse, sicuramente da festival.
Brividi anche negli ascolti
Questo è stato il Festival dei record di ascolti in tv, decine di milioni di telespettatori ogni sera, share superiori perfino alle partite della Nazionale di calcio. Un vero spettacolo nazionalpopolare condotto con abilità da Amadeus alla sua terza esperienza. Una maratona televisiva sicuramente eccessiva, come già negli anni scorsi, ma altrettanto sicuramente gradita stando ai risultati. La serata di venerdì, la più vista dal 1995 (11.378.000 spettatori, con uno share medio del 60,5%): «È stata la festa della musica ma anche il racconto del Paese», gongolava il direttore di Rai1 Coletta.
Mahmood e Blanco hanno vinto con merito
Una canzone, la loro, moderna quanto basta, due voci diverse e complementari, ritmi adatti al gusto attuale. Vincitori annunciati, dai record su Spotify al costante assembramento di fan davanti al loro hotel, roba che non si vedeva dall’era di Baudo.
Ma Sanremo è anche altro
E’ stato uno spettacolo gradevole, arricchito dalla presenza di presentatrici d’sperienza (l’ultima per la serata finale è stata una brillante Sabrina Ferilli), di ospiti di talento, di vecchie e nuove glorie. L’ha fatta da padrone il rap, ha rappato in diretta anche Amadeus in appoggio a Ravazzi. Tra le cose meno banali della serata: Blanco che scappa in platea per abbracciare mamma e papà; Orietta Berti che scende dalla nave da crociera vestita in maniera incredibile; Sangiovanni che mette al collo dell’interista Amadeus la maglia del Milan che aveva appena battuto l’Inter nel derby.
Non solo Mahmood e Blanco. Premi per tutti (anche per Amadeus)
Col Mia Martini della critica premiato Massimo Ranieri, in classifica solo ottavo. A Morandi per “Apri tutte le porte” scritta da Jovanotti il Premio Lucio Dalla. A Fabrizio Moro per “Sei tu” il premio per l miglior testo. Un premio anche ad Amadeus. “Sono uno che sogna in grande, ma mai avrei immaginato questo”, diceva Ama. Con questi numeri ha in mano il suo futuro televisivo: la Rai non potrà prescindere dall’offrigli un ritorno. Potrebbe chiedere consiglio a Mattarella visto che il Presidente lo ha chiamato l’altro giorno. L’apertura della finale è patriottica: l’inno di Mameli eseguito dalla Banda della Guardia di Finanza. Non è che il Festival non gli basta più?
Il video di Mahmood e Blanco su YouTube: in quattro giorni oltre 9 milioni di visualizzazioni
Su YouTube un altro clamoroso successo. Il video di “Brividi”, aggiunto sulla piattaforma il 2 febbraio 2022, ha totalizzato in meno di quattro giorni oltre 9 milioni di visualizzazioni, piazzandosi al primo posto nelle tendenze di YouTube. (Al secondo posto c’è l’esibizione della prima serata: il video ha totalizzato circa 6 milioni di visualizzazioni).
Ricordando i Maneskin
Una domenica televisiva ancora all’insegna del Festival e da domani Sanremo uscirà di scena. I riflettori si riaccenderanno a maggio con l’Euro Festival. Tocca preparare le valigie per Torino e per l’Europa. Mahmood e Blanco hanno vinto il Festival e “Brividi” se la giocherà sul palco dell’Eurovision. La freschezza esplosiva dei 19 anni di Blanco e il pacchetto di credibilità di Mahmood che già nel 2019, doppietta, aveva ricevuto consensi (e stream) dall’estero per «Soldi» sono un bel biglietto da visita. Lo scorso anno i Maneskin hanno vinto tutto e sono partiti da Sanremo per la conquista del mondo.