Quando le imprese “incontrano” la cultura. Così si potrebbe sintetizzare l’attuale percorso iniziato tre anni fa e che vede protagonista il nuovo Museo nazionale archeologico di Altino. A rilanciare questa realtà ci stanno pensando gli imprenditori del Veneziano e della Marca Trevigiana, specialmente quelli del mondo delle bollicine. Attraverso eventi, serate a tema ed iniziative che possono rilanciare il nuovo Museo.
Le bollicine e i suoi difensori ci credono
E ci credono, tanto che intendono incontrare i funzionari del Ministero della Cultura per formulare nuove proposte. Tra i capofila dell’operazione: Valerio Nadal presidente del Condifesa TVB (Treviso, Vicenza e Belluno) una realtà che comprende oltre 10mila imprese, Andrea Colla presidente Coldiretti Venezia, Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine viticoltori del Veneto orientale (2mila soci).
Proprio Nadal scopre le carte
Valerio Nadal presidente del Condifesa TVB e produttore di vino da quasi un secolo ha commentato: “Sto già organizzando un tavolo con alcuni nostri imprenditori, che sono interessati a portare avanti iniziative per il rilancio del Museo archeologico di Altino. Il mondo del Prosecco e dei produttori della Marca può fare la sua parte a favore dell’importante sito archeologico che si trova vicino alla laguna veneziana e all’aeroporto di Tessera. Altino ha una posizione strategica ed è un punto di riferimento per le nuove forme di turismo alle quali il mondo del vino può essere collegato”. Colla ha commentato: “Da tempo sto portando avanti il progetto “Agri-cultura”. Questo sito vicino a Venezia anche via acqua può essere importante per diverse iniziative e serate a livello culturale e, perché no, anche abbinando i nostri prodotti di eccellenza della terra veneziana”.
Per Passador le bollicine possono essere il volano giusto
Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine: “E’ importante sostenere e valorizzare un sito come il Museo archeologico di Altino. Questa è la nostra storia e merita attenzione. E’ un progetto interessante potrebbe portare benefici al turismo e all’economia del nostro magnifico territorio”.
Il nuovo museo
La realizzazione del nuovo Museo si è resa necessaria perché nel vecchio (costruito nel 1960) non si riusciva a conservare , fare conoscere e divulgare la storia archeologica del territorio altinate. Stiamo parlando di un sito archeologico internazionale, la cui storia risale al VII millennio A.C. Siamo ad una decina di minuti dall’aeroporto di Tessera e a una ventina dalle isole veneziane. Turismo e cultura da queste parti potrebbero rilanciare in maniera importante l’economia del territorio. Ma come spesso accade nel Belpaese i fondi per il nostro magnifico patrimonio scarseggiano.