Il girone di ritorno è iniziato nel migliore dei modi per il Mestre, uscito vincitore negli ultimi minuti contro un avversario difficile come il Cjarlins Muzane. Si tratta del terzo successo nelle ultime quattro giornate che rilancia le ambizioni degli orange e regala una classifica più serena, in attesa della trasferta di Rovigo. Mister Zecchin intanto si gode il momento e ritrova Vittorio Fabris, entrato a gara in corso dalla panchina e pronto a giocare sempre più minuti. L’ex Venezia e Padova, arrivato a dicembre ma fermato da un problema fisico, è uno dei tanti recuperati e sarà una pedina molto importante per la seconda parte di stagione.
Fabris, come procede il suo rientro?
“Purtroppo quando ho firmato ad inizio dicembre ho avuto alcune problematiche al flessore che mi hanno fermato, ma adesso sto bene e sono pronto ad entrare in forma. Mi è dispiaciuto non aver dato una mano ai compagni prima della sosta, con un calendario duro che ha comunque fatto vedere lo spirito della squadra. Spero di rilevarmi utile nelle prossime partite”.
Per la prima volta è sceso dai professionisti, che campionato ha trovato?
“Sia dal punto di vista tecnico che tattico sono rimasto sorpreso per l’alto livello delle squadre e penso che il girone abbia poco da invidiare ad una categoria superiore come la Serie C. Ci aspetta un girone di ritorno difficile, complicato dal bisogno di punti sempre più grande delle squadre nelle ultime posizioni. La classifica è molto corta ed ogni match nasconde insidie, il nostro compito sarà dire la nostra contro chiunque”.
Fabris, come si è ambientato a Mestre?
“Quando sono arrivato, mi hanno accolto tutti benissimo, dai giocatori ai dirigenti. Purtroppo abbiamo perso subito due partite consecutive, ma con il tempo la squadra ha superato le difficoltà e adesso siamo in un buon momento. Dobbiamo rimanere concentrati e non fissare obiettivi a lungo termine, di questo necessita una squadra giovane e con giocatori di qualità. Mettere delle asticelle può essere limitante per i ragazzi e l’ambiente stesso”.
Fabris, lei è un giocatore molto duttile. Come si sta trovando con Zecchin?
“Il Mister ha giocato ad alti livelli per tanti anni e ovviamente si intende di calcio. Mi piace il nostro gioco e spero che io possa essere d’aiuto con le mie caratteristiche, sapendo bene che per raggiungere i risultati dobbiamo tutti remare nella stessa direzione. Non esiste il singolo”.
Viene da piazze importanti, cosa porta a Mestre?
“Ogni campionato giocato ti arricchisce e ti aiuta a capire meglio le tante situazioni che possono presentarsi in campo. La nostra squadra ha un’identità precisa, che ci porta ad attaccare alti e a prendere in mano il gioco. Questo, però, non può accadere per novanta minuti. Ecco perché, da giocatore più esperto, in quei momenti proverò ad aiutare i più giovani, quando la squadra sarà in difficoltà”.
Ph: Marco De Toni