Lo scenario di silenzio e desolazione in cui versa per la pandemia la maggior parte delle città italiane in questo momento non offre certamente un panorama rassicurante. Da sud a nord non sono molte le persone in circolazione soprattutto per la paura del contagio. E sono ancora di meno quelle che tentano l’ingresso nelle attività commerciali. Alcuni imprenditori azzardano il paragone con il primo lockdown e segnalano il pericolo di una stasi totale dell’intera economia, non manca del resto il riscontro della situazione poco consolante.
La sfida all’economia del virus
Certo questa volta non è il Governo con i suoi decreti a tenere in casa la gente. Bensì il virus e la paura del virus che sotto la forma della nuova variante, la cosiddetta Omicron, corre e si diffonde rapidamente. La ripresa dell’economia tarda ad arrivare, nonostante i numerosi e apprezzabilissimi (anzi salvifici) sforzi della scienza che, con l’introduzione dei vaccini, ha evitato quella che realmente rischiava di essere una decimazione di massa. Ad aggravare la situazione, i continui rincari in tutti i settori, indici di un trend di ripartenza in forte ritardo rispetto alle più ottimistiche previsioni.
La recessione
Stiamo assistendo ad una forte recessione globale nella stragrande maggioranza delle economie, in quanto ogni settore è fortemente danneggiato e compromesso. Nel giro di un anno e mezzo, anche a causa delle difficoltà dell’economia e delle imprese a registrare performance soddisfacenti, la percentuale dei comparti considerati maggiormente a rischio è passata da 35% al 65% . Il dato preoccupante è appunto legato alla capillarità del fenomeno di crisi e all’effetto domino in negativo cui stiamo assistendo.
I danni all’economia soprattutto nel turismo
Tutti gli ambiti, oramai caratterizzati da una elevata leva finanziaria e da una scarsa liquidità, soffrono dell’attuale fermo delle attività produttive. E non sono in grado di generare adeguati flussi di cassa per far fronte ai propri impegni. In una nazione dalla forte vocazione turistica come l’Italia, il danno è ancor più tangibile ed evidente. La riduzione dei numerosi flussi di visitatori in ogni parte del paese è alquanto drammatica.
In un panorama sicuramente non roseo, quale può essere una possibile soluzione?
Certamente un intervento da parte del Governo nazionale, l’arrivo dei fondi del Pnrr e la decrescita dei contagi potranno infondere una nuova linfa per affrontare questo complicato scenario.