Nei prossimi giorni, dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, gli italiani si daranno appuntamento per assistere alla 76° edizione del Festival di Sanremo. In molti negheranno, come sempre, di vederlo, soprattutto per snobismo. In realtà, in molti lo vedranno e fischietteranno in seguito le nuove canzoni della kermesse canora. Alcune entreranno nelle loro vite, altre cadranno nel dimenticatoio, altre ancora riemergeranno come ricordi buffi di cantanti improbabili.
Sarà così e sempre sarà così
Così è stato per canzoni gigantesche del passato come “Nel blu dipinto di blu” o “4 marzo 1943” o per figure pittoresche come Padre Cionfoli con la sua “Solo grazie”. Molto spesso poi chi ha vinto è finito nel dimenticatoio. Alzi la mano chi si ricorda di vincitori come Mino Vergnaghi con “Amare”, gli Homo Sapiens con la mielosissima “Bella da morire” o Gilda con “Ragazza del sud”. Spesso poi hanno vinto canzoni inascoltabili come “La forza mia” di Marco Carta o “Per tutte le volte che” di Valerio Scanu, entrambe in anni in cui il festival era terra di conquista per gli uomini della scuderia di “Amici” di Maria De Filippi.
Festival di Sanremo spesso boccia i capolavori
Spessissimo, infine, dei capolavori sono finiti in fondo alla classifica ma hanno in seguito scalato l’hit parade, rimanendo nella storia della musica italiana. In quest’ultimo caso gli esempi sono numerosi: “Ancora” di Edoardo de Crescenzo, “Vita spericolata” di Vasco Rossi, “Piazza grande” di Lucio Dalla, “Un’avventura” di Lucio Battisti, “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini, “Donne” di Zucchero, “Salirò” di Daniele Silvestri e molte altre ancora. Proprio per questi motivi Sanremo crea e creerà sempre polemiche. Quasi mai i migliori vengono premiati, ma i migliori poi escono necessariamente alla distanza.
Festival di Sanremo e i presentatori
Altro argomento di discussioni sono i presentatori. Abbiamo avuto i super classicissimi come Pippo Baudo e Mike Bongiorno, una garanzia per decenni. I cantanti presentatori come Morandi e Baglioni. Nuove generazioni di conduttori come Fabio Fazio, Carlo Conti e Paolo Bonolis o comici come Panariello.
Amadeus e Festival di Sanremo
La prossima edizione sarà presentata da Amadeus, ormai uomo di punta della RAI, che, come l’anno passato, sarà anche il direttore artistico del festival. Al popolare conduttore va riconosciuto il merito di aver scelto sia nel 2021 che quest’anno un variegato gruppo di cantanti, riuscendo a coprire tutti i gusti del pubblico.
Si va da leggende super classiche come i plurivincitori Zanicchi, Morandi e Ranieri a cantanti emergenti ma già affermati come Mahmood, La Rappresentante di Lista e il vicentino Sangiovanni.
Tanto NordEst al Festival di Sanremo
Ma il Triveneto sarà rappresentato anche da pezzi di storia della musica leggera come Donatella Rettore ed Elisa Toffoli e il rapper veronese Achille Lauro.
Festival di Sanremo e le vallette
Ci sarà spazio non per una valletta, termine ormai desueto, ma per 5 co-conduttrici. Anche in questo caso la scelta è varia, partendo dalla bellezza senza tempo di Ornella Muti e Sabrina Ferilli, alle giovanissime Lorena Cesarini, già protagonista nella serie “Suburra”, e Maria Chiara Giannetta, che molti avranno apprezzato come attrice nella serie TV “Blanca”, per finire con Drusilla Foer prima conduttrice “en travesti” nella storia del Festival.
I comici
Ci sarà anche spazio per le risate con Checco Zalone e, anche se non ufficializzato, dovrebbe partecipare, almeno per una serata, Fiorello che l’anno passato fu fondamentale per la buona riuscita del festival.
La polemiche sul Festival di Sanremo
Non mancheranno le polemiche perché Sanremo per autoalimentarsi ne ha bisogno e perché senza il festival non avrebbe forse più senso. O forse perché nel suo essere così nazionalpopolare Sanremo è un po’ lo specchio della nostra società: caciarona, cialtrona ma anche piena di talento. Una domanda per chiudere. Ci sarà Beppe Vessicchio? Notizia dell’ultima ora. Ha il Covid. Poteva mancare?
Ehm…l’edizione è la 72… 🙂