“Il 10% di non vaccinati comporta 2/3 ingressi in terapia intensiva e nelle terapie intensive 7 su 10 non vaccinati: ricoveri vicini al picco”. Sembra una frase scontata ma se consideriamo che i non vaccinati sono una piccola parte della popolazione generale, possiamo tranquillamente immaginare cosa succederebbe se il 90 % degli Italiani non fossero vaccinati. Già questa affermazione la dice tutta sulla situazione attuale in Italia. La variante Omicron, per quanto sia più lieve della Delta da un punto di vista sintomatologico, nostra vecchia conoscenza, ha una tendenza alla virulenza molto più elevata e pertanto, aumentando la sua esposizione, aumenta anche il rischio statistico che più soggetti fragili la incontrino ammalandosi. Detto questo dobbiamo disquisire su tutte le altre malattie che esistono al mondo perché, ahimè, il cancro e altre patologie acute che necessitano di interventi maggiori, come ad esempio trapianti d’organo, non si sono fermate e anzi si stanno accumulando giorno dopo giorno.
Il cancro e l’osservazione rianimatoria
Molti di questi interventi necessitano, subito dopo l’intervento, di un periodo che può andare da uno a più giorni, di osservazione in sala rianimatoria. Perché attraverso l’ausilio di macchinari specifici, si deve controllare costantemente il battito cardiaco, la pressione e la saturazione di ossigeno.
Quando si asporta un cancro bisogna avere sicurezze
E’ indubbio che quando si programma questo tipo di intervento si deve avere la certezza che vi siano posti liberi. Altrimenti si deve rimandare l’operazione chirurgica. A questo punto si può solo affermare che chi non si vaccina, con questa forma di egoismo velato, crea dei disagi immensi ai chirurghi e agli operandi. Che, per cause di forza maggiore, anche quando la situazione è critica, non possono permettersi di intervenire per mancanza di posti in rianimazione.
Un situazione anche peggiore
Costantemente informato sulle rianimazioni, in quanto presente in una chat di colleghi medici di ogni specialità, mi viene riferito che in realtà in alcuni reparti la situazione è anche peggiore. Cioè, con più del 90% di ricoverati e intubati non vaccinati.
I problemi con i vaccini e la resistenza assurda dei no-vax
E’ un compito arduo convincere gli ultimi resistenti del fronte no-vax, perché istruiti, da falsi professionisti, millantatori medici e cattivi profeti, che le affermazioni sul vaccino da loro diffuse, sono assolutamente stupide e pericolose. Ma nella natura umana c’è sempre stata una parte di popolazione che si è opposta all’innovazione e al progresso.
Problemi ci sono sempre stati con i vaccini di ogni tipo, affermando che vi sono cellule di feti morti ad esempio. Che c’è il mercurio tossico e ora si sono inventati l’ossido di grafene. Ma anche sulle nuove scoperte qualcuno ha sempre avuto a che ridire. Per questo vorrei ricordare il virus dell’HIV, che per molti era una mera invenzione per ghettizzare gli omosessuali.
Covid, cancro, altre patologie e fake news
La ridda giornalistico-televisiva poi, i cui protagonisti sono stati e sono colleghi più o meno alla ricerca di visibilità mediatica, non ha fatto altro che confondere le persone. Che magari erano anche intenzionate a vaccinarsi. Ma in seguito alla paura e alla ricca valanga di notizie a volte contrastanti, hanno preso la decisione sbagliata.
Dovrei fare un articolo immenso per spiegare e sbugiardare tutte le false notizie sui vaccini. Ma non è tempo e luogo, mentre lo è il far capire a coloro che non si sono ancora vaccinati, che il tempo stringe. E che forse, anche per colpa loro, qualcuno ci rimetterà la vita a causa della loro “ignoranza”. E soprattutto per colpa dei loro cattivi maestri (tra i quali anche molti colleghi irresponsabili) che sono la vera causa della situazione attuale.