Da un orange ad un altro, si potrebbero riassumere così gli ultimi mesi di Mister Zecchin, uno degli allenatori più promettenti ed interessanti delle precedenti stagioni che a causa di quanto successo a Manzano si è ritrovato senza squadra. Dimenticata la spiacevole esperienza, Zecchin ha accettato con entusiasmo la proposta di Serena e Busolin e preso il posto del dimissionario Sottoriva. Il nuovo Mister è ancora positivo al COVID e per vederlo sulla panchina del Baracca bisognerà aspettare l’esito del tampone, da quel momento potrà abbracciare i suoi vecchi e nuovi ragazzi.
Zecchin, come nasce il ritorno a Mestre?
“Alla fine della stagione volevo provare una nuova esperienza, purtroppo però sono rimasto fregato per colpa di persone non serie. Avevo comunque una gran voglia di tornare ad allenare e questo mi ha portato ad accettare la proposta del Mestre, che rappresenta una casa per me conoscendo bene il presidente e il direttore. Conosco anche mister Sottoriva, avuto come vice di Zironelli quando ancora giocavo, con cui ho un bel rapporto e per le cui dimissioni mi è dispiaciuto. Quando i risultati non arrivano purtroppo a pagare è sempre l’allenatore”.
Zecchin, ha visto le prime giornate di campionato?
“Ho guardato con attenzione anche l’ultima partita e bisogna dire che i ragazzi dovevano essere bravi a concretizzare le azioni create. In questo momento va tutto storto e un errore porta ad un gol subito, facendo così subentrare paura tra i ragazzi. Come successo nelle partite precedenti, con il risultato che spesso è stato troppo pesante. Spero quindi di guarire in fretta e tornare in panchina”.
Le piace la nuova rosa?
“Penso che sia competitiva, conosco bene i giocatori che avevo l’anno scorso e quelli dell’era Zironelli che sono ritornati, mentre gli altri li ho solo visti in partita. Anche per questo non vedo l’ora di essere in campo e conoscere tutto il gruppo. Dopo aver visto i giocatori quotidianamente, saprò quali sono le loro caratteristiche e spetterà a me mettere chi scenderà in campo nelle migliori condizioni per far bene. Nelle prossime giornate ci troveremo subito davanti a due corazzate come Luparense e Arzignano. Penso che solo verso dicembre io possa rendermi conto delle potenzialità della squadra, da adesso fino ad allora voglio vedere lo spirito nuovo di rivalsa”.
Zecchin, cosa è successo alla Manzanese?
“Siamo andati in ritiro con la squadra quasi completata e molti giocatori avevano già preso l’appartamento. Quando è iniziata a girare la voce che la squadra si sarebbe ritirata dalla serie D sono andato dal Presidente, probabilmente il primo a sapere della situazione, che non mi ha confermato la notizia fino a quando non gli è stata messa in faccia la realtà. Ho consigliato ai ragazzi di cercare una nuova squadra, non mi era mai capitato di assistere ad una storia simile. Ormai, per fortuna, è solo passato”.
Ph: Marco De Toni