“Egli allora mi parlava di infinito, della nostra vita umana nel limite del tempo, della necessità di arrivare alle grandi creazioni per sfidare le stelle…” Giovanni Comisso. È arrivato ottobre con le sue anime letterarie inquiete che girano il mondo senza mai trovare pace. Il 3 ottobre 1895 nasceva a Treviso Giovanni Comisso, scrittore prezioso e originale, una vita che sembra un romanzo, segnata anche dalle amicizie importanti con Arturo Martini e Filippo De Pisis. Altra data significativa in questa prima settimana del mese: 7 ottobre 1849, muore a Baltimora Edgar Allan Poe uno dei più influenti scrittori statunitensi, precursore del romanzo poliziesco, del giallo psicologico, della letteratura dell’orrore. I suoi racconti di fantascienza e avventura sono piccoli capolavori. Anche lui inquieto e insofferente, una vita difficile con problemi personali e finanziari, abuso di alcolici e stupefacenti e l’incomprensione di pubblico e critica dell’epoca. Geniale e anticipatore, qualità spesso incomprese o contrastate.
Leggere è importante
Ecco perché leggere è così importante, predispone la mente ad una infinita capacità di analisi, arricchisce i nostri giudizi, alimenta la voglia di confronto con gli altri, esalta le sensazioni d’amore e libertà.
La classifica
Allora andiamo in libreria per scoprire la classifica della settimana grazie al medagliere elaborato come sempre dalla fantastica Libreria Lovat, puntuale osservatorio del nordest, con due seti prestigiose: a Villorba (Treviso) e Trieste.
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Molesini – Il rogo della Repubblica – Sellerio
- Rampini – Fermare Pechino – Mondadori
- Perrin – Tre – E/O
- Caminito -L’acqua del lago non è mai dolce – Bompiani
- Vallejo – Papyrus – Bompiani
- Auci – I leoni di Sicilia – Nord
- Genovesi – Il calamaro Gigante – Feltrinelli
- Adams – La biblioteca dei giusti consigli – Garzanti
- Trevi – Due vite – Neri Pozza
Tra conferme e premi bisogna fermare la Cina
Ci sono conferme e due novità interessanti sulle quali ci soffermeremo. Valérie Perrin “Cambiare l’acqua ai fiori” rimane imbattibile, insidiata dal nostro talentuoso Andrea Molesini “Il rogo della Repubblica”. Si fronteggiano due prestigiosi premi, il Campiello: “L’acqua del lago non è mai dolce” ed il Premio Strega: “Due vite”. Ma la Cina incombe, anzi va fermata.
Federico Rampini
Arriva prepotentemente in classifica l’ultimo lavoro di Federico Rampini, giornalista e scrittore molto noto e apprezzato dal grande pubblico: “Fermare Pechino” (Mondadori), un sottotitolo eloquente: Capire la Cina per salvare l’Occidente.
La Cina nascosta
Così l’autore racconta le motivazioni del suo romanzo: “Questo libro è un viaggio nel grande paradosso di una sfida planetaria. Vi racconto una faccia della Cina troppo nascosta e inquietante, che l’élite occidentale ha deciso di non vedere. Rivelo il gioco dei corsi e ricorsi, tra due superpotenze che si studiano e si copiano a vicenda. E spiego il Nuovo Grande Esperimento Americano, che tenta di invertire il corso della storia prima che sia troppo tardi.”
Cina e USA, la sfida
Rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della Cina e della sua cultura etnocentrica e razzista. La sfida con gli Stati Uniti è frutto di una contaminazione reciproca, alcuni problemi sono simili: diseguaglianze sociali, crisi ambientale e climatica, strapotere di Big Tech. Il rischio che la competizione degeneri in uno scontro militare, secondo lo scrittore è più alto di quanto crediamo. Altra interessante e sorprendente analisi, sia l’America che la Cina, sono uscite rafforzate dalla pandemia. Per entrambe queste superpotenze, l’Europa è un terreno di conquista. Il nostro futuro è nelle loro mani. Certo lo scenario non è tranquillizzante, ma abituati alle inquietudini di Edgar Allan Poe, saremo in grado di affrontare con grande interesse un argomento che davvero ci riguarda tutti.
Chi è
Federico Rampini è stato inviato del quotidiano La Repubblica da Parigi, Bruxelles, San Francisco. Come corrispondente ha raccontato le vicende della Silicon Valley e dopo gli Stati Uniti si è trasferito a Pechino.
La new entry
Per introdurre l’altra novità della classifica iniziamo dal sottotitolo perché è coinvolgente: Scegli un libro. Mettiti comodo. Un viaggio straordinario sta per cominciare. Incipit che ci riempie di serenità. Lo troviamo in un romanzo che è un omaggio al mondo della letteratura: “La biblioteca dei giusti consigli” (Garzanti), di Sara Nisha Adams.
Il consiglio giusto del passaparola
L’autrice è nata in Hertfordshire da genitori inglesi e indiani e vive a Londra. Per realizzare il suo libro si è ispirata alla figura del nonno che le ha insegnato l’importanza di creare legami attraverso i libri e la letteratura. Si tratta di un romanzo d’esordio partito alla grande, è già un caso editoriale, venduto in oltre venti paesi entrando nel cuore del pubblico grazie ad un passaparola, cosa peraltro accaduta anche con il romanzo di Valérie Perrin. Sara Nisha Adams ci fa conoscere la magia universale delle storie. Un mondo pieno di soprese che può aiutarci a ritrovare la speranza e la fiducia in noi stessi, instaurando nuove e preziose connessioni.
Ora che siamo ansiosamente sereni, perdonate l’ossimoro, concludiamo con un colpo di scena alla Edgar Allan Poe che in questo modo si descrive: “Sono diventato pazzo, con lunghi intervalli di orribile salute mentale”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, oramai attendiamo ogni settimana l’andamento delle vendite e la relativa classica dei libri che la bellissima Libreria Lovat offre ai propri clienti. Questa settimana ci occupiamo di un macro problema, di grande attualità economica e sociale. L’islamismo sta tentando di imporre il suo punto di vista all’Europa al mondo, ma non i mezzi e la cultura, per la Cina la questione è diversa e ci accorgiamo che si sta avvicinando a grandi passi nel nostro mondo. Anche la vicenda di Meng Wanzhou, figlia del fondatore della nota azienda Huawei, si è risolta a vantaggio dei Cinesi. La Signora è stata liberata. Gli occidentali hanno dovuto accordarsi e scendere a patti con i Cinesi. Pertanto questo testo di Federico Rampini mi sembra molto attuale e dovrebbe aiutare ad attivare delle contro misure. La prima è quella della dipendenza tecnologica, l’ Europa deve tornare a produrre quello che le serve, in una sana autarchia economica, rinunciando a risparmi e delocalizzazioni che stanno impoverendo le nostre conoscenze e la nostra economia. Interessante anche il secondo testo presentato. Vorrei segnalare la frase che ho preferito in questo articolo: “Ora che siamo ansiosamente sereni, perdonate l’ossimoro, concludiamo con un colpo di scena alla Edgar Allan Poe che in questo modo si descrive: “Sono diventato pazzo, con lunghi intervalli di orribile salute mentale”.