E’ un’estate magica, infinita, per lo sport italiano. Le 40 medaglie olimpiche, le 69 paraolimpiche, l’Europeo del calcio, la qualificazione olimpica del basket e questo mese due Europei di volley, quello femminile e il volley maschile.
Il volley maschile trionfa in Polonia
L’incredibile è successivo a Katowice, in Polonia, arriva l’assegno da mezzo milione di euro, a gratificare il movimento, Simone Giannelli è premiato come mvp della manifestazione, a 25 anni è nell’empireo del nostro sport, accanto ai grandissimi.
L’inno di Mameli
Risuona l’inno, nelle settimane meno attese, c’è gioia negli occhi degli azzurri, dei 2 metri e 09 di Michieletto e del piccolo Recine, due figli d’arte, il piccolo schiacciatore fa il deejay.
Il volley maschile abbatte il muro sloveno
L’Italia è campione d’Europa con i maschi, 3-2 alla Slovenia, dopo il 3-1 delle donne alla Serbia. Gli azzurri erano meno quotati, rischiavano di uscire ai quarti, come alle olimpiadi, con l’Argentina, e invece sono campioni, con 9 vittorie in 9 gare. Sedici anni dopo Roma, anche allora al set di spareggio, ma da 0-2.
La sorpresa
Il protagonista inatteso è Yuri Romanò, monzese, entra nel quarto set per Pinali, da opposto, e rovescia l’inerzia del match. Nel tiebreak si ritrova Alessandro Michieletto, fondamentali anche la continuità di Lavia, l’ingresso di Ricci per Galassi, al centro, la resilienza di Anzani e di Balaso, che in ricezione è finito spesso in crisi. E poi, naturalmente, Simone Giannelli: “Sono orgoglioso di essere italiano”, sussurra commosso.
Il volley maschile guidato da De Giorgi
E’ festa soprattutto in Puglia, per Fefè De Giorgi, al punto più alto della carriera in panchina, dopo tre titoli mondiali da alzatore.
La gara
Inizialmente l’attacco azzurro fatica, la superiorità fisica slovena si fa sentire in battuta, mandando in crisi anche Fabio Balaso, il libero padovano, di Camposampiero.
Il primo set va male, 22-25, con problemi in ricezione, l’efficacia slovena al servizio e Urnaut scatenato. Ferdinando De Giorgi chiede pazienza, nel gioco, ma non è ascoltato, gli azzurri non avevano mai perso il primo set.
Il volley maschile rialza la testa
Migliore l’avvio di secondo parziale, parità a quota 8. Serve un timeout motivazionale, di De Giorgi e Giannelli: la tensione si avverte, la giovane Italia ha fatto la bocca al titolo, dopo il 3-1 alla Serbia, soffre gli attacchi di Urnaut, 7 squadre in Italia, e di Cebulj, 5 di serie A. Reggiamo al centro, con un attacco di Anzani e un muro di Galassi, con Lavia arriva lo scambio lungo del +3.
A Katowice il pubblico è più sloveno, gioisce per il meno 1. Nei timeout Giuliani parla in italiano, anche con espressioni tipiche del nostro slang. Un muro di Michieletto dà il 19-16, Urnaut azzecca il contrattacco di un altro meno uno. Sulla battuta di Giannelli arriva il muro di Anzani ad allontanare i vantaggi. Kozamernik riporta sotto gli sloveni, Lavia e Michieletto restituiscono ossigeno. I muri di Lavia e Pinali (sono 5 in questo parziale) impattano con il 25-20. La ricezione azzurra è migliorata, in fondo anche le donne avevano vinto l’Europeo dopo avere perduto il primo set.
Gli sloveni vanno sul 2 a 1
Giuliani si scatena su un punto lungo, due errori di Urnaut portano tuttavia al vantaggio italiano. Pajenc al centro è tosto ma incappa nel primo errore. Giannelli insiste su Lavia, in serata. Il diagonale di Cebulj e un ace danno l’8-11. “Giochiamo noi le palle tattiche, per allungare le azioni”, chiede Fefè De Giorgi, che ama le palle sporche. Il servizio vincente di Giannelli riavvicina Azzurra, solo per un attimo, per il controbreak di Stern. Pinali perde efficacia, la trovano Pajenc e Stern, per l’11-16, con il centrale al servizio. Lì il terzo set è compromesso e con buona probabilità anche la finale.
La carica del ct
“Stiamo sulle azioni lunghe, con pazienza, non abbiate fretta di chiudere i punti”, domanda ancora il nostro ct. Pinali viene da una stagione modesta, a Ravenna, azzecca un ace ma non arriva il contrattacco, nonostante la difesa di Piccinelli, entrato come libero per Balaso. Serve un errore di Cebulj per il -2, il controbreak è con il muro di Anzani su Pajenc e il 20 pari è con Giannelli, al servizio. L’opposto Stern gli risponde per le rime (con due aces), idem Pajenc su Anzani. E’ 20-25.
Il cambio nel quarto
Nel quarto parziale entra Yuri Romanò per Pinali, a 24 anni debutterà in questa stagione in A1, con Milano, impatta bene, dal 2-6 si arriva presto alla parità. Uno scambio lungo è di Cebulj, mani e fuori, altro indicatore di un match a lungo dalla parte dei meno favoriti. L’Italia regge con la coppia di mancini, Romanò preciso e Michieletto. Manca il contrattacco punto di Lavia, per il sorpasso. E’ lo schiacciatore calabrese a dare l’impulso per raggiungere il tiebreak, con tre servizi vincenti e una schiacciata. Dal +4 la Slovenia però si riprende, un muro subito da Galassi lascia il 21-20, entra Ricci. Che mura. L’invasione serba fa il resto, assieme all’ace di Romanò e all’appoggio di Lavia: 25-20. Ricezione, attacco e muri vedono l’Italia superiore, nel 2-2.
Il volley maschile prende tutto alla fine
Il tiebreak è sloveno, all’inizio, con l’opposto Stern in battuta e un salvataggio di testa. Anche Romanò è ispirato, va in battuta e chiude il 3 pari, fra diagonale e lungo linea, sorprendente. Risorge Michieletto, un muro e due attacchi. Si sentono i tifosi italiani, assieme ai polacchi, che osteggiano la Slovenia per le 4 eliminazioni di fila, agli Europei, subite dai blu.
Arriva il break di Lavia, sul 9-7 c’è speranza di farcela davvero. Con l’ace di Michieletto, a 112 orari, su Urnaut, è la Slovenia a capire che neanche stavolta sarà oro. Ne arriva un altro, è il giusto tributo per questo 19enne formidabile, che può reggere per altre 3 olimpiadi.
Il titolo arriva con Lavia, con l’errore di Pajenc, con Ricci al centro, 14-9. Cebulj sbaglia, è 15-11.
Il volley maschile come 33 anni fa
Forse neanche 33 anni fa il 3-1 sulla Svezia, firmato Velasco, era così inatteso. Il bronzo è della Polonia, 3-0 alla Serbia, campione uscente, anche i polacchi festeggiano. Ma la festa è italiana, anche per l’argento di Giuliani, battuto a scacchi dall’amico Fefè.
I titoli
L’Italia è al 7° titolo europeo, più 4 argenti e 3 bronzi. Aggiungiamo i 6 podi olimpici, i 4 mondiali, i 15 in World league, i 5 in coppa del mondo e 4 in Grand Champions cup. E’ il volley, sembra la scherma.
L’unica differenza è l’oro olimpico, una piacevole ossessione. Ah, dimenticavamo, con questo doppio oro la pallavolo cerca di levare spazio e di superare il basket, nelle preferenze degli italiani, dietro al calcio. Fra maschi e femmine, è tornato lo sport di squadra migliore d’Italia.