Se da sempre il cane è considerato e si è dimostrato “il miglior amico dell’uomo”, per certi aspetti non si può dire l’inverso. La selezione delle razze ha creato, nel corso dei secoli, cani molto diversi sia tra loro sia dai cani primordiali: se pensiamo alle differenze tra un chihuahua e un alano, solo per fare un esempio a caso, ci rendiamo conto di quanto abbia pesato la mano dell’uomo nell’evoluzione e nella trasformazione dell’aspetto dei cani. Se non c’è niente di male nel continuare a selezionare e ad allevare, va invece posta molta attenzione alle modalità e ai risultati. Le modificazioni estetiche, infatti, portano spesso a malformazioni e a gravi problemi fisici.
Aspetto fisico e patologie
Spesso, purtroppo, sembra ci si dimentichi dei veri motivi per cui sono state scelte e selezionate le caratteristiche delle razze. E si è arrivati ad esaltare aspetti troppo estremi, come il nanismo, il gigantismo, i musi troppo schiacciati, le zampe troppo corte, le schiene troppo lunghe ecc., ovvero caratteristiche che nella maggior parte dei casi portano a malformazioni, a malattie, a problematiche fisiche. I motivi? Le mode, l’egoismo, il profitto….. e a volte anche l’ignoranza.
Sono moltissime le razze che soffrono di patologie ereditarie, ma certe selezioni estetiche che portano a disfunzioni fisiche sono dei veri e propri maltrattamenti.
Alcuni esempi
Nel Pastore tedesco, negli ultimi decenni, sono stati selezionati soggetti con il posteriore basso, così basso che sembra facciano fatica a camminare, con non pochi rischi di displasie anche molto precoci.
Per alcune razze (Pechinesi, Boxer, Carlini, Bulldog inglese, Bulldog francese) sono stati selezionati musi così corti da provocare problemi respiratori e deformazioni alla mascella e alla dentatura; in queste stesse razze le abbondanti pieghe della pelle causano irritazioni e infezioni. A causa delle gambe corte e dei corpi tozzi, molti Bulldog inglesi hanno difficoltà ad accoppiarsi naturalmente, quindi di solito si procede con l’inseminazione artificiale; inoltre il parto per la femmina è quasi sempre cesareo perché il bacino è molto stretto e il parto naturale sarebbe rischioso. Nei Bloodhound, Bassetthound, San Bernardo, Chow chow, Shar pei, le caratteristiche degli “occhi tristi”, le orecchie lunghe e l’abbondante pelle floscia portano a gravi difetti alle palpebre, con infiammazioni e rossori cronici, nonché a problemi cutanei. Gambe troppo corte (Bassotto), se sproporzionate rispetto al corpo che invece è troppo lungo, portano a lesioni e calcificazioni della colonna vertebrale. All’interno delle orecchie pendule troppo grandi (Cocker, Bassetthound), si crea un ambiente caldo e umido senza circolo d’aria che favorisce la proliferazione di batteri e infezioni.
I cani di taglia cosiddetta gigante hanno solitamente vita breve (10 anni se è tanto) e spesso problemi di artriti, curvatura degli arti e alle ossa (una volta ho assistito ad un accoppiamento tra alani, e la femmina era così fragile che, oltre a sembrare si rompesse ad ogni passo, non riusciva a sostenere il peso del maschio). Infine le razze nane, con cani così piccoli che, oltre ad avere paura della loro ombra (provate voi a vivere minuscoli in un mondo di giganti) vengono messi nelle borsette da passeggio e maneggiati in continuazione.
Non parliamo poi della moda del taglio di code e orecchie che certe razze hanno dovuto subire per anni con il solo scopo di renderne più aggressivo l’aspetto!
Selezioni estreme
L’aspetto dei cani è cambiato nel tempo ed è destinato a cambiare continuamente, a seconda dei gusti e delle mode: e questo mi può anche andare bene, finché non entra in gioco il benessere del cane.
Uno dei problemi, infatti, è che, assieme alle mode, cambiano anche gli standard di razza. In alcune razze il prognatismo (un’anomalia della lunghezza della mandibola che impedisce la corretta occlusione dentale) è diventato parte integrante delle caratteristiche morfologiche ed è accettato dagli standard. Non sono una allevatrice e nemmeno una veterinaria, né una specialista di razze brachicefale, ma, anche se non sempre il prognatismo dà grossi problemi fisici, il fatto che questa caratteristica sia accettata e non rifiutata mi fa rabbrividire. Già che esistano razze brachicefale mi rende un po’ perplessa: molto diffuse e molto amate per via del tipico musetto schiacciato che le rende buffe e adorabili, tuttavia sono il risultato di incroci che, per arrivare al caratteristico aspetto, hanno determinato anche molti problemi fisici.
Il vero problema, infatti, è che più una razza diventa di moda, più sono le cucciolate prodotte a casaccio solo per profitto, maggiore diventa la percentuale dei cani problematici o malati. Per fortuna gli allevatori seri hanno capito che la salute della razza, oltre a quella dei singoli soggetti, è fondamentale per il proseguimento della razza stessa e per il mantenimento di un corretto “tipo”, senza esasperazioni ed esagerazioni.
Nella foto sopra, la differenza tra un Bulldog francese premiato agli “AKC French Bulldog” (a sinistra) e un esemplare (a destra) allevato nei Paesi Bassi da Hawbucks French Bulldogs, che cerca di creare un nuovo modello più sano per i Bulldog Francesi. Foto da https://pedigreedogsexposed.blogspot.com/2017/08/the-frenchies-that-win-by-nose.html?m=1&fbclid=IwAR2uSw3QZX1fE2hrGm5SzvG7fTegCOW7k2xuefELDgJgq6Z2XGngoz6aqpg
Di seguito un interessante link di “Science of dog” con foto che mostrano come sono cambiate alcune razze negli ultimi 100 anni:
https://dogbehaviorscience.wordpress.com/2012/09/29/100-years-of-breed-improvement/