Uno dei colpi più interessanti messi a segno dal DS Busolin è l’ingaggio di Paolo Grbac, trentenne croato con più di 100 presenze tra i professionisti e che vanta esperienze in patria e in Belgio. Grbac, trequartista che può giocare anche come mezzala o seconda punta, ritorna nel Girone C della Serie D a distanza di quattro stagioni, quando vinse il campionato con la Virtus Verona, rendendosi protagonista con 7 reti. Dopo tre stagioni in Serie C, nelle quali ha vestito anche le maglie di Renate e Fermana, il centrocampista croato ha deciso di avvicinarsi a casa e di regalarsi nuove soddisfazioni in maglia orange.
Grbac, perché ha scelto Mestre?
“Per tanti motivi, il più importante è la voglia di ritornare vicino casa, dopo anni in giro per l’Italia e con la mia ragazza in dolce attesa penso sia la scelta migliore. Prima di arrivare, mi sono informato e ho chiesto a ragazzi che hanno giocato a Mestre nella scorsa stagione, come Casarotto, se questa potesse essere un’esperienza da provare. Me ne hanno parlato benissimo ed eccomi qui. Ho subito notato la serietà della società, così come la fame e la voglia di vincere del nostro allenatore. Conoscevo il Mestre di Zironelli e avevo sentito parlare di Mister Sottoriva, ma ancora non ci avevo lavorato. Mi ha subito fatto un’ottima impressione, mi aspetto una mentalità vincente e cercherò di passare tutte le mie conoscenze ai più giovani”.
Lei è un trequartista, ma sa ricoprire più ruoli. Dove è stato provato fino ad ora?
“L’impronta offensiva del Mister ci porta ad attaccare con tanti uomini. Giocando in questo modo, chi fa la mezzala si ritrova spesso sulla linea degli attaccanti e questo ovviamente facilita un calciatore con le mie caratteristiche. Nel 3-5-2, però, posso giocare anche da seconda punta, come fatto in altre esperienze. Sono a completa disposizione della squadra. Durante la preparazione e nelle partite pre-campionato trovare delle difficoltà può essere utile. La squadra così può lavorarci sopra e migliorare, a patto che ci sia l’impegno e la voglia di tutti. Tra poco debutteremo in Coppa e i match inizieranno ad avere un altro peso, adesso però è importante vedere le lacune e le qualità della squadra, non dando valore al risultato”.
Grbac lei ha tante presenze nei professionisti ed è uno dei più esperti in rosa, come pensa di rendersi utile alla squadra?
“Ciò che posso portare ai più giovani è la mentalità, la voglia di allenarsi al massimo ogni giorno. Cercherò di fare quello che i più esperti hanno fatto con me quando ero un ragazzo, ossia lavorare sulla testa del giocatore stesso, al punto di ritrovarsi a lottare mentalmente con sé stessi per migliorare”.
Grbacha già giocato in questo girone con Arzignano e Virtus Verona. Che campionato si aspetta?
“Dopo due anni di Serie C al Pavia, scesi in questo girone con l’Arzignano, con cui ci rendemmo protagonisti di un buon campionato (2016-17, vinto dal Mestre). L’anno successivo, invece, mi trasferii alla Virtus Verona e arrivammo primi, giocando una grande stagione e meritando il successo con calciatori di alto livello presenti in rosa. Già da quelle esperienze mi accorsi che non è un girone da prendere sotto gamba, ci sono società che investono tanto e acquistano giocatori importanti. Quest’anno diverse squadre si candidano per vincere, penso al Chioggia, la Luparense e l’Arzignano. Noi cercheremo di insidiarle”.