Una cinquantina di tifosi da Buja in bus, mamma Elena e papà Flavio in testa. Il fratello Matteo non vedevo l’ora di abbracciare il fratello. Jonathan Milan è ancora sul volo da Roma quando la festa è già iniziata nel parcheggio dell’aeroporto di Tessera. Salame, formaggio, birra a fiumi. Mamma Elena rifinisce i dettagli della festa in paese con il vicesindaco ed europarlamentare Elena Lizzi, mentre Marco Zontone, assessore e amico di famiglia chiama i primi brindisi.
Il sindaco Bergagna: “Un velodromo coperto di Buja”
Non è stata una boutade figlia dell’ebbrezza olimpica quella del sindaco di Buja, Stefano Bergagna, che dal palco della festa per Jonathan Milan, oro a Tokyo nell’inseguimento su pista, ha annunciato giorni fa l’intenzione di “regalare” al paese un velodromo coperto. Archiviate le ferie, a settembre il primo cittadino si prepara a tener fede alla promessa: «Partiremo da uno studio di fattibilità – annuncia -, abbiamo già individuato un paio di progettisti cui affidarlo, professionisti che hanno già a curriculum la costruzione di impianti simili». Per Buja è dunque una grande chance: «E’ chiaro – ribadisce il sindaco – che disporre di un velodromo a Nordest potrebbe innescare una serie di ricadute positive, anzitutto per le attività ricettive della zona». Strutture simili al momento non ce n’è. A meno di non voler considerare quella voluto dalla Federazione ciclistica italiana a Lovadina di Spresiano (Treviso), nella pianura trevigiana, che però non è stata conclusa (per il fallimento dell’azienda esecutrice) e chissà se lo sarà mai.
Arriva nonna Marcella, la nonna materna e si va, l’aereo sta per atterrare. Nel parcheggio altri tricolori. Per chi siete qui? «Francesco Lamon», la risposta. Un altro moschettiere. Via tutti ad abbracciare gli eroi. Dalla porta scorrevole degli arrivi spunta Johnny ed esplode la festa. Mamma Elena lo stringe forte, lui piange, mostra la medaglia, ringrazia. «Così mi fate piangere come sul podio». E poi via uno spuntino e a Buja. In pullman tra la sua gente. Perché i bujesi fanno così. E’ stata festa al loro eroe per almeno 23 ore di fila.
L’assessore Barbara Zilli: “Qui è terra di campioni”
“Il Friuli si riafferma terra di grandi campioni, votata allo sport e al sacrificio. Qui a Buja, in particolare, festeggiamo una terra di ciclisti dove è cresciuto anche il campione Alessandro De Marchi e poco più in là continuano a crescere altri grandi delle due ruote, come Nicola Venchiarutti al suo primo Giro d’Italia quest’anno. Abbiamo molto per cui festeggiare ed essere orgogliosi dello sport regionale”.
Sono parole piene di entusiasmo quelle con cui l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha portato il saluto e l’acclamazione dell’amministrazione regionale all’oro olimpico Jonathan Milan, il ventenne bujese, festeggiato stasera nel suo paese di origine al rientro da Tokyo – davanti a una platea di 500 persone – dove ha conquistato la storica medaglia d’oro di inseguimento su pista nel ciclismo a squadre. Un oro e un record mondiale condivisi con i compagni Filippo Ganna, Andrea Consonni e Francesco Lamon anche essi rientrati in Italia da poche ore.
Uno striscione con la scritta “Grazie Jonny oro olimpico” accoglie chi entra a Buja dal 4 agosto. Quel giorno l’eroe fece l’impresa e oggi ha già un fan club che in piazza raccoglie fiumi di adesioni. Ordinatamente, Green pass in mano, bujesi e tifosi da tutta la regione entrano nell’area riservata dove sul palco campeggiano i cerchi olimpici. Tutto intorno è un tripudio di tricolori e di cori che ripetono “Oro Milan”.
“Ragazzi tenaci, orgogliosi, con tanta fame di vittoria e con lo sguardo pulito, limpido di chi crede in se stesso e nelle proprie qualità. Ragazzi di sani principi, seguiti da vicino dalle famiglie, da mamme e da papà che hanno pianto davanti agli schermi mescolando gioia ed emozione, unite alla soddisfazione degli allenatori che li hanno meticolosamente preparati” ha detto ancora Zilli. A breve tutti i 17 atleti olimpici del Friuli Venezia Giulia verranno festeggiati in Regione con il Coni regionale
La festa di Francesco Lamon a Mirano
«Il nostro campione è arrivato. Francesco Lamon è atterrato all’aeroporto di Venezia con la sua medaglia d’oro, guadagnata nella straripante prova dell’inseguimento a squadre, vinta assieme a Consonni, Ganna e Milan con il record del mondo». Recita così la pagina Facebook del Comune di Mirano, dove il campione olimpico risiede. Ad accoglierlo al “Marco Polo”, oltre ai famigliari e alla fidanzata, c’erano anche la sindaca Maria Rosa Pavanello, gli amici dell’Unione Ciclistica Mirano, l’assessore allo sport Cristian Zara che gli hanno portato l’abbraccio e le congratulazioni di tutta Mirano. Un abbraccio che è solo un primo assaggio della grande festa che la città dedicherà a Francesco nei prossimi giorni (3 Settembre) per celebrare nel migliore dei modi questa vittoria storica, per fargli sentire quanto i miranesi siano fieri e felici per lui.
Il sindaco di Mirano: “E’ stata un grande emozione”
«Vederlo arrivare con la medaglia al collo, e potersi congratulare di persona con lui, – racconta la sindaca Pavanello – è stata un’altra grande emozione. Francesco non finisce di farci battere il cuore. Ora è il momento della festa, e faremo del nostro meglio per renderla una giornata memorabile, come il 4 agosto».
Occhiobello festeggia Alessia Maurelli, capitana azzurra delle farfalle
«Questa medaglia racchiude tutto il lavoro fatto da quando ero bambina, ho creduto in questo sogno e ai giovani dico di continuare a perseverare con passione e costanza, di non smettere mai di crederci perché i risultati prima o poi arrivano, il lavoro paga sempre». Alessia Maurelli, capitana delle “Farfalle azzurre” e bronzo a Tokyo 2020 nella ginnastica ritmica, è stata la protagonista della cerimonia organizzata dall’amministrazione di Occhiobello per celebrare i recenti successi olimpici. Una medaglia di bronzo pesantissima, quella raggiunta a Tokyo lo scorso 8 agosto dall’atleta dell’Aeronautica Militare assieme alle compagne di squadra Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Martina Santandrea. Le Farfalle azzurre sono salite sul terzo gradino del podio dietro solamente a Bulgaria e Russia. Ad Alessia mancava solamente la medaglia olimpica, dopo aver raccolto numerosi successi nella sua specialità, che pratica sin dai tempi in cui era bambina alla Putinati di Ferrara, società dove ha mosso i primi passi. Per lei un palmares ricchissimo fatto di tre campionati mondiali, tre Grand prix, un campionato europeo, una trentina di tappe di Coppa del Mondo e un’ottantina medaglie raccolte.
Congratulazione dalla Presidente del Senato Maria Casellati e dal Governatore del Veneto Luca Zaia
Congratulazioni all’atleta sono arrivate anche da parte del presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha inviato una lettera letta dal sindaco Coizzi: “Le mie felicitazioni per lo straordinario risultato ottenuto dalle nostre atlete guidate da Alessia Maurelli, alla quale vanno le mie più vive congratulazioni”. Per la Regione, il presidente Zaia ha inviato una lettera, letta dall’assessore allo sport Lorenza Bordin.