Il Mestre sta già programmando la prossima stagione e il direttore sportivo Busolin ha risposto con gli ingaggi di bomber Sottovia e Severgnini. Due ritorni in orange che fanno piacere a Mister Sottoriva, pronto ad ereditare la panchina che è stata di Zecchin e Zironelli. Proprio quest’ultimo è ben conosciuto da Stefano Sottoriva, suo fidatissimo vice a Mestre e nelle successive esperienze alla Juventus U23 e al Modena. Dalla prossima stagione, con Zironelli che allenerà a Lecco, Sottoriva si metterà in proprio e sarà accompagnato da Ivan Galante e il resto dello staff presente con Zecchin.
Sottoriva, ci racconta il suo ritorno a Mestre?
“Sono stato contattato dal direttore Busolin, con il quale ho avuto un dialogo fruttuoso che mi ha subito trasmesso sensazioni positive. Questa impressione è stata confermata quando ho incontrato anche il Presidente. Torno in una piazza importante che mi ha regalato ricordi bellissimi. Quando sono andato via ho lasciato un ambiente favorevole alla crescita e composto da gente vera, la cornice perfetta per raggiungere i risultati che tutti ricordiamo”.
Quanto sono stati voluti Sottovia e Severgnini?
“Si tratta di due profili che abbiamo seguito e che erano in cima alla lista dei nostri desideri, le trattative non sono durate poco. Sebbene per entrambi sia un ritorno, è importante non vivere di ricordi, la società ha deciso di puntare su di loro perché validi ed utili alla squadra. Abbiamo delle priorità, ovviamente non vogliamo stravolgere il budget della società e la caratura della squadra. Ci sono state delle uscite e per sostituire i partenti stiamo già studiando le opportunità del mercato, ma vogliamo confermare gran parte del gruppo dell’anno scorso”.
Sottoriva, come sarà il suo gioco? Con Zironelli e Zecchin è stato esaltato il 3-5-2
“È uno schema di gioco che conosco molto bene, la nostra idea è proseguire su questa strada, con l’aggiunta di qualche variante. Non deve essere però una soluzione fissa, in questi anni ho visto e conosciuto tanti moduli che si sposano con le caratteristiche dei giocatori. Non dobbiamo essere concentrati esclusivamente sul 3-5-2, sebbene stiamo cercando elementi adatti a questo schema”.
Mister, è contento di trovare lo staff di Zecchin?
“Lo staff è di alto livello, ha dato una mano a Zecchin e sono convinto che verrà data anche a me. Sono contento della conferma perché conoscono la realtà e i giocatori e hanno seguito le vicende del Mestre quando io ho lasciato la società”.
Sottoriva, lei ha allenato anche squadre di calcio a 5. Che connessioni ci sono tra i due sport?
“Negli ultimi tempi si sente spesso di note società, tra cui la Juventus, che formano i giocatori in età molto giovane con le tecniche e la filosofia del calcio a 5. Nel calcio odierno il legame tra le due discipline è realtà, lo abbiamo visto anche con la Spagna, avversaria dell’Italia in semifinale. Rapportato con il calcio a 11, le tecniche del futsal sono fondamentali per migliorare i passaggi nello stretto e per coinvolgere più giocatori possibili all’interno di un’azione”.