Decisivi i cambi. Ma solo a tre quarti gara. Il match parte con l’Austria subito attiva sulla fascia sinistra, con Baumgartner che mette in mezzo un pallone invitante per Arnautovic e gli inserimenti dei centrocampi, Acerbi è bravo a vigilare. Passati i primi dieci minuti, l’Italia arriva al tiro con Spinazzola e al 17’ va vicina al vantaggio con Barella. Il centrocampista dell’Inter riceve un buon passaggio dalla sinistra e con un destro potente rischia di prendere in controtempo Bachmann, il quale è bravo a respingere con i piedi. A differenza delle squadre affrontate nei gironi, l’Austria non pensa solo a difendersi e, con Grillitsch a manovrare ogni azione, prova a rendersi pericolosa sia a sinistra con Alaba che con la catena di destra formata da Lainer e Laimer. A mettere davvero paura è nuovamente l’Italia di Mancini, ancora una volta grazie ad una conclusione da fuori area. Questa volta il protagonista è Immobile, che con un po’ di spazio avanza e fa esplodere un destro che prende il palo esterno, con Bachmann battuto.
Mancini aspetta
Nel secondo tempo gli azzurri, probabilmente perché alla loro prima partita da dentro o fuori, danno i primi segnali di nervosismo in questo europeo e l’Austria cresce notevolmente. Al 52’ la squadra di Foda si conquista una punizione dal limite e Alaba mette paura a Donnarumma. Il sinistro del nuovo giocatore del Real Madrid finisce poco sopra la traversa. Mancini ordina ai suoi di avere più calma, ma gli azzurri continuano a mostrarsi agitati e al 65’ Arnautovic porta in vantaggio gli austriaci. Una palla buttata in area di rigore arriva ad Alaba, che volando sopra Di Lorenzo regala una sponda perfetta ad Arnautovic, veloce ad incornare sotto la traversa. La posizione è però dubbia e con l’intervento del var la rete viene annullata.
Arrivano i cambi
Gli azzurri cambiano due terzi del centrocampo, con Locatelli e Pessina che prendono il posto di Verratti e Barella, e dopo pochi minuti Insigne spreca una buona occasione da posizione favorevole. Gli austriaci sfruttano i calci piazzati facendo salire anche i difensori centrali ed è proprio uno di loro, Hinteregger, che prolunga un pallone dal quale nasce un contatto dubbio tra Pessina e Lainer. Le immagini del var dimostrano però l’offside del giocatore austriaco, rimane il grande rischio corso dal centrocampista atalantino. L’Italia deve fare i conti con un Berardi in ombra, che in rovesciata spreca l’ottimo pallone offertogli da Spinazzola. E un Insigne non incisivo, Mancini decide così di tenere in campo il napoletano e inserire Chiesa per il neroverde. Insieme all’esterno della Juventus entra anche Belotti, che prende il posto di Immobile.
I cambi stravolgono l’Austria
Il supplementare è tutto azzurro ed è segnato dai decisivi cambi di Mancini, con Chiesa e Pessina goleador. Il vantaggio nasce da un’iniziativa di Spinazzola, che si accentra e apre a destra per Chiesa, bravissimo ad agganciare il pallone, a dribblare Laimer e a scaraventare sul secondo palo il missile che vale l’1-0. L’Italia si libera di tutte le sue paure e alla fine del primo tempo supplementare raddoppia con Pessina. Feroce nel buttare in porta con una conclusione ad incrociare il pallone lavorato da terra da Acerbi. Negli ultimi quindici minuti l’Austria non si arrende e con grande orgoglio prova un’impresa impossibile. Foda utilizza i cambi, inserendo Gregoritsch e Schaub, ed è quest’ultimo che con un tiro dalla distanza indirizzato sul primo pallo costringe Donnarumma agli straordinari.
Gli austriaci ci provano fino alla fine
Gli austriaci provano a riaprire la gara con Sabitzer. Ma ci riescono poco più tardi con Kalajdzic, che con un grande tuffo anticipa tutti sul primo palo e accorcia le distanze. Gli ultimi minuti sono una guerra, ma gli azzurri ne escono vincitori con grande sofferenza e spirito di sacrificio. Ai quarti di finale l’Italia sarà di scena a Monaco, contro la vincente di stasera tra Belgio e Portogallo.