Il sedicesimo scudetto della Virtus Bologna nel campionato di basket è probabilmente anche il più inatteso. Soprattutto per il modo trionfale in cui è arrivato a Bologna: un 10-0 nei playoff che soltanto la “Siena schicciassassi” era riuscita a infilare. La Virtus vince anche gara quattro (73-62), soffre un po’, ma non più di tanto. Dopo il 6-0 con cui era partita l’Olimpia Milano una settimana fa al Forum, la Virtus ha preso il comando delle operazioni e non le ha più mollate finendo in trionfo davanti ai suoi tifosi.
Lo scudetto a Bologna porta la firma dell’imprenditore trevigiano Massimo Zanetti
Il tricolore a Bologna porta la firma di un imprenditore trevigiano Massimo Zanetti, 73 anni, è diventato prima sponsor principale con Segafredo, il marchio più noto del suo gruppo Massimo Zanetti Beverage. In una settimana Bologna ha ribaltato il basket italiano contro l’Olimpia Milano che era arriva ad un soffio dal trionfo Europeo. Nelle quattro partite di finale, invece, quell’Olimpia non si è mai presentata.
Bisogna esaltare la prestazione di una Virtus Segafredo arrivata a giocarsi quattro partite della vita una dietro l’altra. Quando Massimo Zanetti decise di investire sul basket promise lo scudetto in cinque anni. È stato di parola. E senza la sospensione per Covid dello scorso campionato forse avrebbe addirittura già festeggiato.
Segafredo Bologna “cattiva” in difesa e il fuoriclasse Teodosic
La Virtus è stata cattiva in difesa, fisica a tutto capo, precisa in attacco, più reattiva a rimbalzo e sulle palle vaganti. Insomma migliore in tutto e per tutto. Merito di Djordjevic che ha caricato i suoi con lo spirito giusto.
La differenza l’ha fatta il talento infinito di Teodosic, ma non solo quello. L’hanno fatta l’energia di Markovic, Weems, Gamble, Hunter, ma soprattutto la qualità messa in campo dagli italiani di Bologna: Belinelli, Ricci, Pajola, ma anche Alibegovic e un Abbass con tanta voglia di vendetta contro chi l’aveva scartato. La Virtus ha disputato i playoff perfetti che neppure il più acceso dei tifosi poteva mai immaginare.
Treviso ha giocato un ruolo fondamentale anche a Bologna
In questo sedicesimo titolo nazionale della Virtus Bologna c’è anche Treviso. Amedeo Tessitori (ex De’ Longhi), non ha visto il campo nei playoff per infortunio, anche Stefan Markovic vanta un passato nella Benetton. Sasha Djordjevic (esonerato da Bologna) è stato l’ultimo allenatore biancoverde, mentre, il suo assistente di allora e di oggi, Goran Bjedov è stato il primo allenatore del Treviso Basket nelle sue prime due stagioni. E’ trevigiano lo sponsor della società Massimo Zanetti. E’ diventato prima sponsor principale con Segafredo e poi proprietario del club di Bologna.
Zanetti: “una grandissima soddisfazione. Pensavo che con Milano fosse molto più dura”
“E’ stata una grandissima soddisfazione. Oltre che per me e per i miei collaboratori, anche per la città e per tutti i tifosi bolognesi. Sono rimasto sorpreso anch’io: pensavo che con Milano fosse molto dura, l’Olimpia ha disputato una grande stagione. Invece la nostra squadra si è compattata e ha vinto queste partite soprattutto in difesa”.
“Dedico questo scudetto ad Alberto Bucci, purtroppo prematuramente scomparso: fu lui a chiamarmi alla Virtus, per aiutarli in un momento di difficoltà. Allora avevo promesso che in cinque anni avremmo raggiunto lo scudetto: ce l’abbiamo fatta in quattro”.
“E come avversario più duro, quello che ci ha fatto sudare di più, devo dire che è stato la De Longhi Treviso. Abbiamo sofferto di più con la De’ Longhi che con Milano. Treviso è una bella realtà, le auguro di crescere e migliorare ancora”.
Zanetti ha abbracciato anche il ciclismo
Da sei stagione la Segafredo di patron Zanetti ha abbracciato il ciclismo. Quest’anno ha vinto la Milano-Sanremo con Jasper Stuyven, ha avuto il campione del mondo del 2019 Mads Perdersen, danese, è sponsor della maglia ciclamino (la classifica a punti) del Giro d’Italia quest’anno vinta da Peter Sagan. Ha ingaggiato Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone ed il preparatore trevigiano Paolo Slongo. Il fuoriclasse svizzero, Fabian Cancellara, ha smesso di correre quando la Segafredo faceva il co-sponsor della Trek. Si era inventato ad Asolo una granfondo di ciclismo, è stato sponsor del Calcio Treviso e patron della società (anche in serie B) con Nico Zambianchi presidente. E stato anche candidato sindaco per la città di Treviso.