Il regista Gabriele Salvatores, già premio Oscar come miglior film straniero con il suo “Mediterraneo”, torna in parte alle origini del suo cinema con l’ultimo film intitolato “Comedians”, da qualche giorno in proiezione nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Questo lungometraggio è tratto dal famoso testo drammatico teatrale di Trevor Griffiths e in parte ripropone quello che fu il primo film da regista dello stesso Salvatores intitolato “Kamikazen – Ultima notte a Milano.
Il drammatico teatrale trasposto al cinema
“Comedians” ovviamente è un lavoro molto teatrale (sempre Salvatores l’aveva portato anche a teatro nel famos Elfo di Milano lanciando i vari Claudio Bisio, Paolo Rossi, Silvio Orlando, Antonio Catania, Bebo Storti, Gigio Alberti), non a caso la macchina da presa è sempre all’interno, a parte la scena iniziale dove appare un cane sotto una sorta di diluvio universale e alcune biciclette parcheggiate vicino ad uno stabile dove suonerà il campanello uno dei protagonisti. La scena è accompagnata da una splendida canzone di Tom Waits (la colonna sonora è incentrata in questa canzone e un’altra sempre di Waits nel finale più il volo del calabrone sui titoli di coda e alcuni passaggi di chitarra eseguiti dal grande Peppe Cairone), che con la sua voce roca, quasi un metallo arrugginito ci inoltra nella trama del film.
La trama
Sei aspiranti comici sono alle battute finali di un corso di “stand-up comedy” tenuto dal famoso ex-comico Eddie Barni (Natalino Balasso). Dovranno esibirsi in un importante club come in una sorta di saggio finale per essere assunti nel ruolo di comico da una televisione e iniziare così una carriera che potrà “allontanarli” dalla loro noiosa routine quotidiana e dalla loro insoddisfazione lavorativa. A giudicarli sarà un altro ex comico, ora potente manager televisivo, tale Bernardo Celli (Christian De Sica), a suo tempo in contrasto con lo stesso Eddie B
arni. All’interno dell’aula c’è molta tensione tra gli aspiranti attori comici. I fratelli Filippo e Leo Marri( Ale e Franz) non vanno d’accordo sulle battute da proporre. Samuele Verona (Marco Bonadei) è un ebreo molto vanitoso e apparentemente antipatico. Giò Di Meo(Walter Leonardi) sembra il più simpatico, estroverso ma si rivelerà molto ipocrita. Il meridionale Michele Cacace (Vincenzo Zampa) è il più timido e infine il giovanissimo Giulio Zappa (Giulio Pranno) il più menefreghista e distaccato nei confronti degli altri discenti.
Comico o drammatico?
Eddie Barni farà il possibile per insegnargli che la risata del pubblico in fondo non è tutto. Ma altresì è molto più importante il loro atteggiamento spontaneo, il loro modo di porsi di fronte al pubblico, non fingere. A questo punto ci si porrà la domanda. E’ meglio seguire i consigli e gli insegnamenti di Barni dando sfogo alla propria personalità, oppure è meglio seguire i dettami di una comicità classica e a volte scontata fatta di battute semplici…?
Il tutto salterà fuori (compreso il carattere degli aspiranti attori) all’arrivo di Bernardo Celli che confermerà la sua vecchia rivalità con Barni dando vita ad un botta e risposta con quest’ultimo che rimane una delle scene più belle del film. Celli prima di accompagnare i sei personaggi al “saggio” finale si rivolgerà loro dicendo che va alla ricerca di una comicità vecchio stile con battute anche pesanti, ma che facciano ridere nell’immediato. L’esatto contrario di quello che aveva insegnato Barni. Ora tutti avranno un momento di panico in quanto non sapranno se portare in scena il numero deciso e seguito da Barni oppure cambiare all’improvviso rotta per “sedurre” Celli. Non scriviamo per opportunità chi o quali saranno i futuri attori scelti da Bernardo Celli.
Il film si conclude con Eddie Barni che si ferma a colloquiare con uno dei suoi allievi al quale chiede perché ha messo in scena un “numero” molto triste. Il ragazzo risponde di aver portato in scena i suoi insegnamenti cercando di mettere in evidenza il lato negativo della “storia”. All’uscita dalla scuola Barni incontra Patel, un indiano che erroneamente si era introdotto nell’aula del corso. L’indiano gli racconta una barzelletta autoironica e per risposta Barni avendola gradita parecchio lo invita ad iscriversi al prossimo corso.
Film comico? O film drammatico?
E’ un film sulla comicità ma non è un film comico, anzi a tratti è parecchio drammatico. Quasi a dire che la risata non è un fine ma un mezzo per poter uscire da una situazione pesante. Natalino Balasso, rodigino di Porto Tolle, è perfetto in questo ruolo dove pone in evidenza tutta la sua arte cabarettistica farcita da una punta di accento dialettale veneto con una magistrale interpretazione dove vuole spingere gli allievi ad avere il massimo rispetto del pubblico. E per contro Christian De Sica. Perfettamente a suo agio nei panni del manager corrosivo che vuole a tutti i costi dei comici privi di qualsiasi senso estetico ed etico. Superlativo quando rivolto agli allievi dice…”Non cerco dei filosofi voglio dei comici.
Il film vuole far capire fino a dove può spingersi una certa comicità sempre mantenendo la propria vocazione, il proprio istinto. La teatralità di questo film sta proprio nella sceneggiatura che emerge nei 58 minuti di attesa in aula prima dell’esame. Tra l’altro scanditi con un pizzico di genialità in un angolo dello schermo ad ogni passaggio importante e alla fine non ci saranno vinti e vincitori anche perché coloro che saranno scelti dal manager Celli lo faranno tramite l’inganno.
“Comedians”. Regia: Gabriele Salvatore. Cast: Natalino Balasso, Christian De Sica, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Marco Bonadei, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa. Anno:2021. Genere: drammatico. Durata: 100 minuti
In programmazione al Candiani
SPIRAL – L’EREDITÀ DI SAW Un nuovo capitolo della saga che ha tenuto incollati allo schermo milioni di spettatori. Lavorando all’ombra di uno stimato veterano della polizia, il detective Ezekiel Banks e il suo partner si occupano di un’indagine su omicidi che ricordano l’inquietante passato della città.
(http://bit.ly/IMG_SpiralLEreditaDiSaw)
Anche in versione originale con sottotitoli in italiano.
MONSTER HUNTER Tratto dall’omonimo videogame, la storia di Artemis capo di un’unità militare delle Nazioni Unite la cui battaglia quotidiana è contro i mostri che hanno invaso la terra.
(http://bit.ly/IMG_MonsterHunter)
SPIRIT – IL RIBELLE Una nuova avventura per il cavallo più ribelle del cinema. La storia una ragazza tenace che desidera un posto a cui appartenere e che scopre uno spirito affine quando incontra Spirit.
(http://bit.ly/IMG_SpiritIlRibelle)
COMEDIANS Dall’omonima commedia teatrale di Trevor Griffiths il nuovo film di Gabriele Salvatores con Natalino Balasso, Ale e Franz, Christian De Sica.
RUN Madre contro figlia alla difesa di un oscuro segreto nel nuovo horror con Sarah Paulson.
THE CONJURING – PER ORDINE DEL DIAVOLO Il terzo capitolo della saga. Una terrificante storia vera su un uomo perseguitato da un demone di lupo mannaro. Con Vera Farmiga e Patrick Wilson.
(http://bit.ly/IMG_TheConjuringPerOrdineDelDiavolo)
Anche in versione originale.
CRUDELIA con Emma Stone e Emma Thompson. Il blockbuster Disney che racconta le origina della super cattiva della Carica dei 101. Ascoltalo con lo straordinario Dolby Atmos.
THE FATHER – NULLA È COME SEMBRA un film di Florian Zeller, vincitore di due premi Oscar 2021 con Anthony Hopkins e Olivia Colman. Un dramma da camera, elegante, essenziale ed emotivamente intenso.
(http://bit.ly/IMG_TheFatherNullaEComeSembra)
Solo lunedì 21 giugno, non perdere l’anteprima di
A QUIET PLACE II – Il sequel dell’emozionante thriller in cui la famiglia Abbott dovrà continuare la loro lotta per la sopravvivenza, mantenendo ancora il silenzio.
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Anche in versione originale con sottotitoli in italiano.
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Solo lunedì 21 giugno, alle 20.00,
MARATONA A QUIET PLACE
L’esclusivo evento che ti terrà con il fiato sospeso fino alla fine!
Ritorna in sala per un unico spettacolo il primo capitolo “A quiet place – Un posto tranquillo” e a seguire non perdere l’anteprima di “A Quiet Place II“.
Biglietti acquistabili solo al Box Office
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Dal 21 al 23 giugno:
RAFFAELLO – IL GIOVANE PRODIGIO Il racconto di Raffaello a partire dagli straordinari ritratti femminili realizzati dall’artista, in un nuovo documentario per la rassegna La Grande Arte al Cinema.
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In programmazione al Palazzo
LA VITA CHE VERRÀ Sandra, una giovane madre, costretta a fuggire con le sue due bambine dal suo fidanzato violento, si ritrova a combattere contro un sistema abitativo corrotto.
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I PROFUMI DI MADAME WALBERG Il mondo dei profumi in una irresistibile commedia francese con Emanuelle Devos.
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OLDBOY Torna in versione restaurata il capolavoro culto di Park Chan-wook. L’incubo allucinatorio di un mondo torbido e violento, in un film d’autore che si conficca nell’anima.