La prossima edizione del Tour de France sarà la numero 108: 184 partecipanti e 23 squadre. Si pedalerà fino al 18 luglio 2021: oltre 3.000 km per arrivare da Brest sugli Champs Élysées. Tadej Pogacar e Primoz Roglic saranno loro i favoriti assoluti della corsa. Pogacar, in particolare, ha vinto l’ultima edizione e al di là del connazionale non vede altri grandi avversari quest’anno. Nemmeno il tanto acclamato Chris Froome sembra impensierire i due ciclisti sloveni.
Attenzione alla Ineos Grenadiers che schiera quattro capitani
Il primo pericolo per i due sloveni arriva dai grandi sconfitti 2020, ovvero dalla Ineos Grenadiers, che si permette il lusso di schierare l’uomo che chiuse la scorsa edizione come gregario di lusso. Richie Porte sarà infatti solamente il terzo/quarto uomo di una selezione stellare in cui spiccano Geraint Thomas e Richard Carapaz, ma senza dimenticare Tao Geoghegan Hart. La strada dovrà assegnare i ruoli, così come le possibili tattiche e circostanze per vedere chi ne potrà uscire favorito visto che manca forse l’uomo che su questo percorso può sfidare apertamente i due duellanti.
La Movistar può essere la sorpresa con Lopez e Mas
Altra squadra che si presenta molto agguerrita è la Movistar, che non rinuncia alla sua ormai consueta formazione a più stelle. Se Alejandro Valverde tuttavia è pronto a lavorare per i compagni in ottica classifica generale, a patto di avere tutti per sé in alcune giornate selezionate, arrivano con gradi paritari Miguel Angel Lopez ed Enric Mas, che lo scorso anno si misero in mostra con ottimi risultati, pur con alterne fortune.
Altri pretendenti per il podio
Tra i nomi più caldi, soprattutto per quanto mostrato nelle ultime uscite, ci sono sicuramente anche Rigoberto Uran e Mike Woods, entrambi al via di selezioni di spessore in cui potranno contare su interessanti alternative come Sergio Higuita e Daniel Martin, corridori che potrebbero anche alleviare la pressione puntando ai successi parziali. Entrambi reduci dal Giro di Svizzera, possono avere un ruolo importante anche nel mese di luglio. Prestazioni importanti, ma al Giro del Delfinato, anche quelle di un Wilco Kelderman che vorrebbe dimostrare che il podio ottenuto al Giro lo scorso anno non è stato frutto del caso, bensì di una crescita che finalmente lo vede maturare dopo tanta sfortuna. Ha chiuso la corsa transalpina in crescendo anche la migliore speranza di casa per la classifica generale, quel David Gaudu che negli ultimi due anni è passato da promessa a realtà grazie a risultati di spessore a cui proverà a dare seguito. I francesi sperano soprattutto in Julian Alaphilippe, campione del mondo, appena diventato papà.
La Jumbo Visma punta tutto su Roglic
Non sembra avere paura di nessuno Primoz Roglic. Al suo fianco una Jumbo-Visma che appare meno dominatrice dello scorso anno, ma in cui potrà comunque contare su Steven Kruijswijk e Sepp Kuss, senza dimenticare Wout Van Aert. L’Alpecin-Fenix di Mathieu Van der Poel e tre ProTeam francesi.
Lo sloveno Pogacar non si nasconde
Chi sarà il prossimo vincitore? Pogacar non ha mai nascosto il suo entusiasmo da predestinato e sono molti gli addetti ai lavori che credono in lui. Ha costruito la sua stagione attorno ad un bis per il quale si presenta con una UAE Team Emirates rafforzata dalle presenze di Rafal Majka e Davide Formolo.
C’è anche Vincenzo Nibali con l’obiettivo Olimpiadi
Vincenzo Nibali parteciperà al Tour de France con l’obiettivo di convincere il DT Davide Cassani a convocarlo per le Olimpiadi di Tokyo 2021. Lo Squalo è reduce da un Giro d’Italia corso al di sotto dei suoi sogni, in cui non è mai riuscito ad essere protagonista in montagna e durante il quale è caduto in tre occasioni. Il siciliano ha stretto i denti per una frattura al radio del polso destro avvenuta a inizio aprile in occasione di un allenamento.
Parata di stelle per i velocisti
Parata di stelle anche per quando riguarda le ruote veloci o i cacciatori di tappe più puri. La sfida tra gli sprinter vede al momento Caleb Ewan come l’uomo di riferimento, anche viste le difficoltà di un Sam Bennett incerto, tanto che potrebbe essere sostituito da Mark Cavendish, e di un Pascal Ackermann a sua volta ancora non certo di esserci. Non mancheranno in ogni caso i rivali per il folletto australiano, che dovrà vedersela con Arnaud Démare (Groupama-FDJ), che avrà ancora una volta un treno tutto per lui, Cees Bol (Team DSM), Tim Merlier e Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic), Bryan Coquard (B&B Hotels p/p KTM), nonché i nostri Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious) ed Elia Viviani (Cofidis), anche se per quest’ultimo si attende conferma dopo le fatiche del Giro.
C’è anche Peter Sagan per la maglia verde
Soprattutto nelle volate in frazioni più mosse troveranno sicuramente posto anche i vari Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Michael Matthews (Team BikeExchange), Christophe Laporte (Cofidis), Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), uomini che comunque possono provare a giocarsi le proprie carte anche in sprint più tradizionali, come il nostro Davide Ballerini se dovesse averne l’occasione.
Il percorso del Tour de France 2021
Slittata la Grande Partenza da Copenaghen, è stata scelta Brest come sede per dare il via al Tour de France 2021. La Bretagna sarà protagonista nei primi quattro giorni: la prima frazione arriverà a Landerneau passando per la costa nord-occidentale della Francia, tappa già abbastanza mossa che terminerà su un breve strappo di tre chilometri, la Cote de la Fosse aux Loups. Frazione adatta agli scattisti e a qualche uomo di classifica, così come quella del giorno dopo, quando da Perros-Guirec il gruppo si sposterà verso il Mûr-de-Bretagne, difficile muro bretone di due chilometri con una pendenza media del 6,9% e punte al 10%, che verrà affrontato due volte. Chi vorrà lottare per il successo dovrà quindi farsi già trovare pronto in queste prime due frazioni. Più tranquille le successive due giornate, da Lorient a Pontivy e da Redon a Fougères, tappe adatte ai velocisti.
La prima cronometro di 27 chilometri
La battaglia per la maglia gialla riprenderà serrata con la cronometro individuale da Changé a Laval di 27 chilometri, prima delle due prove contro il tempo in programma. Gli specialisti avranno l’occasione di allungare nei confronti dei rivali più adatti alle salite e correre quindi con un certo vantaggio le giornate successive. Nella sesta tappa invece toccherà di nuovo ai velocisti, con la Tours – Châteauroux che sembra sorridere agli sprinter più puri. Un po’ più mossa invece la frazione che parte da Vierzon, sulla carta adatta a una fuga, nel primo arrivo della storia del Tour nella città di Le Creusot. Sarà anche la tappa più lunga della corsa, con ben 248 chilometri da percorrere (era dal 2000 che non veniva proposta una frazione così lunga), con il duro strappo di Signal d’Uchon a meno di 20 chilometri dal traguardo.
Entrano in campo gli scalatori nella tappa de Le Grande Bornard
Il primo week end vedrà infine la lotta tra gli scalatori sulle Alpi: sabato 3 luglio da Oyonnax a Le Grand Bornard (con il Col de la Colombiere posto ai -15 dal traguardo), il giorno dopo da Cluses a Tignes. Questa nona tappa ricalcherà grosso modo quella in programma nel Tour de France 2019 interrotta per la grandinata che aveva causato una frana, impedendo l’arrivo dei corridori al traguardo previsto e consegnando la maglia gialla a Egan Bernal.
Si va sulle alpi anche a Tignes e c’è il terribile Mont Ventoux da scalare due volte
Le Alpi saranno protagoniste anche dopo il primo giorno di riposo a Tignes. La ripartenza da Albertville verso Valence dovrebbe vedere un’altra giornata per velocisti, ma il vero grande appuntamento da segnare è per mercoledì 7 luglio, quando da Sorgues i corridori si muoveranno verso il terribile Mont Ventoux, con l’arrivo però che non sarà posto in salita, ma sarà a Malaucène. La difficilissima vetta alpina torna quindi nel percorso del Tour dopo cinque anni, ma la particolarità di questa giornata sarà che il Mont Ventoux verrà scalato ben due volte, da due versanti diversi, il primo da Sault, il secondo da Bedoin. Il giorno dopo toccherà nuovamente agli sprinter con partenza da Saint-Paul-Trois-Châteaux e arrivo a Nîmes, che sarà anche la città della partenza della successiva tappa, adatta alle fughe, verso Carcassonne.
Dalla seconda settimana si va sui Pirenei
Dal week end della seconda settimana toccherà ai Pirenei essere protagonisti: sabato 10 luglio con l’arrivo a Quillan, per la prima volta traguardo di una tappa della Grande Boucle, domenica 11 con la frazione da Cérét ad Andorra la Vella, arrivo che chiamerà allo scoperto (una volta di più) tutti gli uomini di classifica. Nessuna delle due tappe terminerà però in salita. Proprio il piccolo Stato pirenaico ospiterà il secondo e ultimo giorno di riposo. La ripartenza, da Pas de la Case, guiderà il gruppo verso Saint-Gaudens in una giornata piuttosto mossa, adatta alle fughe da lontano. Come sempre, il 14 luglio, giorno della tappa numero 17, presenterà fuochi d’artificio, quest’anno sui Pirenei: da Muret a Saint-Lary-Soulan si dovranno affrontare Col de Peyresourde, Col de Val Lauron-Azet e Col du Portet, ascesa che porterà i corridori a 2215 metri. Arrivo in salita anche per la diciottesima frazione, da Pau a Luz Ardiden, dove sarà scalato anche il Col du Tourmalet (2115 metri). La terzultima giornata presenta sul menù una penultima possibilità per i velocisti prima della tappa finale: da Mourenx a Libourne non sembra esserci troppo terreno per gli attacchi, se non con ventagli e imboscate.
Resa dei conti nella crono individuale di 31 chilometri
La resa dei conti definitiva tra gli uomini di classifica avverrà nella seconda e ultima cronometro individuale, da Libourne a Saint-Emilion, di 31 chilometri. Qui sarà scritta la graduatoria che realisticamente sarà confermata il giorno dopo nella passerella finale verso gli Champs-Elysées, quest’anno con partenza da Chatou.
I nostri favoriti
- Pogacar *****
- Roglic ****
- Carapaz ***
- Geoghegan Hart ***
- Geraint Thomas ***
- Alaphilippe ***
- Mikel Landa ***
- Rigoberto Uran ***
- Miguel Angel Lopez **
- Froome *
- Thibaut Pinot *
- Gaudu *
Le tappe del Tour de France
Prima tappa, 26 giugno: Brest-Landerneau, 187 km
Seconda tappa, 27 giugno: Perros-Guirec – Mur de Bretagne, 182 km
Terza tappa, 28 giugno: Lorient-Pontivy, 182 km
Quarta tappa, 29 giugno: Redon-Fougeres, 152 km
Quinta tappa, 30 giugno: Change-Laval (cronometro individuale), 27 km
Sesta tappa, 1° luglio: Tours-Chatearoux, 144 km
Settima tappa, 2 luglio: Vierzon-Le Creusot, 248 km
Ottava tappa, 3 luglio: Oyonnax-Le Grand Bornand, 151 km
Nona tappa, 4 luglio: Cluses-Tignes, 145 km
Giorno di riposo, 5 luglio
Decima tappa, 6 luglio: Albertville-Valence, 186 km
Undicesima tappa, 7 luglio: Sorgues-Malaucene, 199 km
Dodicesima tappa, 8 luglio: Saint-Paul-Trois-Chateau – Nimes, 161 km
Tredicesima tappa, 9 luglio: Nimes-Carcassonne, 220 km
Quattordicesima tappa, 10 luglio: Carcassonne-Quillan, 184 km
Quindicesima tappa, 11 luglio: Ceret-Andorre La Vieille, 192 km
Giorno di riposo, 12 luglio
Sedicesima tappa, 13 luglio: Pas de la Case-Saint Gaudens, 169 km
Diciassettesima tappa, 14 luglio: Muret-Saint Lary Soulan, 178 km
Diciottesima tappa, 15 luglio: Pau-Luz Ardiden, 130 km
Diciannovesima tappa, 16 luglio: Mourenx-Libourne, 203 km
Ventesima tappa, 17 luglio: Libourne-Saint Emilion (cronometro individuale), 31 km
Ventunesima tappa, 18 luglio: Chatou-Parigi, 112 km
Tutti gli iscritti
Astana – Premier Tech
LUTSENKO Alexey
ARANBURU Alex
IZAGIRRE Ion
FUGLSANG Jakob
FRAILE Omar
HOULE Hugo
Cofidis, Solutions Crédits
HERRADA Jesús
GESCHKE Simon
LAPORTE Christophe
WALLAYS Jelle
PÉRICHON Pierre-Luc
PEREZ Anthony
MARTIN Guillaume
Trek – Segafredo
THEUNS Edward
NIBALI Vincenzo
PEDERSEN Mads
MOLLEMA Bauke
STUYVEN Jasper
Team Qhubeka ASSOS
HENAO Sergio
GOGL Michael
CAMPENAERTS Victor
ARU Fabio
Team BikeExchange
CHAVES Esteban
PEÁK Barnabás
MATTHEWS Michael
YATES Simon
STANNARD Robert
JANSEN Amund Grøndahl
HAMILTON Lucas
Bahrain – Victorious
PADUN Mark
TEUNS Dylan
POELS Wout
MOHORIČ Matej
HAIG Jack
BILBAO Pello
COLBRELLI Sonny
UAE-Team Emirates
DE LA CRUZ David
BJERG Mikkel
POGAČAR Tadej
MAJKA Rafał
KRISTOFF Alexander
POLANC Jan
TROIA Oliviero
HIRSCHI Marc
FORMOLO Davide
MCNULTY Brandon
AG2R Citroën Team
JUNGELS Bob
VAN AVERMAET Greg
O’CONNOR Ben
PARET-PEINTRE Aurélien
NAESEN Oliver
COSNEFROY Benoît
Team Jumbo-Visma
VAN AERT Wout
ROGLIČ Primož
TEUNISSEN Mike
GESINK Robert
VINGEGAARD Jonas
MARTIN Tony
KUSS Sepp
KRUIJSWIJK Steven
Movistar Team
ROJAS José Joaquín
SOLER Marc
GARCÍA CORTINA Iván
ARCAS Jorge
ERVITI Imanol
VALVERDE Alejandro
VERONA Carlos
MAS Enric
LÓPEZ Miguel Ángel
BORA – hansgrohe
OSS Daniel
PÖSTLBERGER Lukas
SCHELLING Ide
KELDERMAN Wilco
SAGAN Peter
POLITT Nils
BUCHMANN Emanuel
KONRAD Patrick
INEOS Grenadiers
CASTROVIEJO Jonathan
ROWE Luke
CARAPAZ Richard
PORTE Richie
DENNIS Rohan
GEOGHEGAN HART Tao
KWIATKOWSKI Michał
THOMAS Geraint
Lotto Soudal
DEGENKOLB John
DE GENDT Thomas
VAN DER SANDE Tosh
DE BUYST Jasper
KLUGE Roger
EWAN Caleb
WELLENS Tim
GILBERT Philippe
Deceuninck – Quick Step
MØRKØV Michael
CATTANEO Mattia
DECLERCQ Tim
BALLERINI Davide
BENNETT Sam
ASGREEN Kasper
ALAPHILIPPE Julian
EF Education – Nippo
URÁN Rigoberto
HIGUITA Sergio
CORT Magnus
BISSEGGER Stefan
POWLESS Neilson
Groupama – FDJ
SCOTSON Miles
DÉMARE Arnaud
MADOUAS Valentin
GUARNIERI Jacopo
KÜNG Stefan
GAUDU David
SINKELDAM Ramon
Israel Start-Up Nation
HOFSTETTER Hugo
FROOME Chris
DOWSETT Alex
GREIPEL André
NEILANDS Krists
ZABEL Rick
MARTIN Dan
WOODS Michael
Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux
VAN POPPEL Danny
VLIEGEN Loïc
DE GENDT Aimé
MEINTJES Louis
BAKELANTS Jan
Team DSM
BOL Cees
EEKHOFF Nils
BENOOT Tiesj
ROCHE Nicolas
KRAGH ANDERSEN Søren
PEDERSEN Casper
NIEUWENHUIS Joris
Alpecin-Fenix
RICKAERT Jonas
MERLIER Tim
VAN DER POEL Mathieu
VAKOČ Petr
PHILIPSEN Jasper
MEURISSE Xandro
Team Total Direct Energie
DE LA PARTE Víctor
GENIEZ Alexandre
TURGIS Anthony
LATOUR Pierre
BONIFAZIO Niccolò
BOASSON HAGEN Edvald
Team Arkéa Samsic
BOUHANNI Nacer
QUINTANA Nairo
GESBERT Élie
BARGUIL Warren
B&B Hotels p/b KTM
DEBUSSCHERE Jens
GAUTIER Cyril
CHEVALIER Maxime
PACHER Quentin
ROLLAND Pierre
COQUARD Bryan
Bernal regala la maglia rosa al Papa
Il vincitore del Giro d’Italia Egan Bernal incontra Papa Francesco e gli dona la Maglia Rosa conquistata in quest’ultima edizione.