Prosegue la grande festa dello Spinea che, dopo aver vinto una partita da cuori forti contro il Giorgione, ha sorpassato all’ultima giornata la squadra di Castelfranco Veneto, trionfando in campionato ed approdando in Serie D. Il Presidente Mario Scopece, grazie al grande lavoro del DS Benfatto e del Mister D’Este, è riuscito a riportare lo Spinea tra i semiprofessionisti e adesso, con un occhio rivolto già verso la prossima stagione, si gode la promozione della sua squadra.
Presidente, questo è il risultato più bello dei suoi sei anni a Spinea?
“Certamente, la Serie D rappresentava un risultato che, arrivato a Spinea, mi ero prefissato. Siamo partiti dalla prima categoria e in questi anni abbiamo sempre cercato di migliorarci, in ogni settore, sia per i lavori alle strutture e agli uffici sia per la parte tecnica. Questa promozione, anche se raggiunta in un mini campionato, è un traguardo importante. E pensare che non volevamo nemmeno partecipare, quando ho però visto che tutte le squadre vicine di casa scendevano in campo non potevo non iscrivere il mio Spinea. Direi che ho fatto la scelta giusta”.
La sua squadra non era tra le favorite, come nasce l’impresa?
“A settembre prima e all’inizio del nuovo campionato poi, tanti club volevano vincere il campionato, basti pensare a squadre forti come Portogruaro, Sandonà, Giorgione e Calvi Noale. Con oltre un anno di stop a causa della pandemia e un solo mese di preparazione, sapendo anche di avere la squadra più giovane del girone, non ho messo alcuna pressione ai giocatori e al Mister. Ho voluto creare questa atmosfera e l’umiltà e la spensieratezza dei giocatori alla fine ha pagato. Altre società, per un campionato del genere, tendono a mettere molta pressione, noi abbiamo cercato di fare l’esatto opposto. Lavorare in un buon clima e con serietà è stata sicuramente una delle chiavi del nostro successo”.
Adesso c’è una Serie D da programmare per lo Spinea
“Siamo affascinati da questa nuova avventura, ma anche consapevoli dell’alto livello della categoria che ci prepariamo ad affrontare. Passeremo al semiprofessionismo e i riferimenti non saranno più a Venezia ma a Roma, si tratta di una stagione da costruire sotto tanti aspetti, dalla parte tecnica a quella delle strutture. In questi anni ho sempre cercato di dare stabilità al percorso della squadra, pertanto, condividendo la scelta con il DS Andrea Benfatto, non posso che confermare la coppia D’Este-Vianello (il vice).
Per la struttura organizzativa, alla quale mi dedicherò maggiormente rispetto all’aspetto tecnico, che è bene sia in mano ai nostri validi direttori, cercherò di apportare miglioramenti. Stiamo già infatti parlando con l’amministrazione comunale per dei lavori da fare. La prossima stagione, essendo la prima in Serie D, sarà dedicata ovviamente alla salvezza. Ci misureremo con società storiche e da anni nella categoria, con delle basi economiche più importanti delle mie. Dobbiamo quindi proseguire con il nostro passo, che in sei anni ci ha portato fino a qui, con una società senza debiti ed ambiziosa”.