Ai ragazzi di De Raffaele non riesce l’impresa e Milano vince la serie 0-3, adesso giocheranno la finale scudetto contro una Virtus Bologna che ha schiacciato con lo stesso risultato l’Happy Casa Brindisi. Nonostante un’eccellente prima metà di gioco, Venezia non riesce a reggere il ritmo imposto da Milano, che nei due ultimi quarti alza l’intensità ed elimina la Reyer dai playoff scudetto in casa sua al Taliercio.
Grande equilibrio nei primi due quarti al Taliercio
Gara 3 inizia sotto il segno di Chappel, uno dei migliori della Reyer questa sera, che con un arresto e tiro segna i primi due punti. Milano non appare brillante e i padroni di casa provano ad approfittarne, attaccando nei primissimi secondi di possesso palla. Watt diventa un fattore importante e Shields riporta sotto l’Olimpia, con sette punti personali che valgono il 13-9. Messina, non contento dell’inizio gara, inserisce Moraschini per Datome, per Milano iniziano così ad arrivare i primi punti di Leday e Punter. L’energia di Biligha, che appena entrato segna quattro punti, porta il risultato sul 19-19.
Le squadre danno vita ad un primo tempo ricco di risposte colpe su colpo. Tonut prova ad entrare in partita, fatica però dalla lunga distanza e Punter punisce con il canestro sulla sirena che vale il 21-21. L’inizio del secondo quarto vede ancora Chappel protagonista, che prima mette dentro la prima tripla della partita della Reyer (0/4 fino a quel momento) e poi, con un passaggio alla Teodosic, innesca un ispirato Watt. Leday e Moraschini sono bravi a pareggiare in due occasioni diverse i conti e Venezia non riesce mai allungare. La partita è molto equilibrata e, da entrambe le parti, comincia ad avvertirsi del nervosismo, coach De Raffaele e Delaney litigano per una chiamata dubbia su Watt e ad entrambi viene fischiato un tecnico. Sul finale del secondo quarto, Hines porta avanti i suoi, ma l’ex Jerrels spara da lontanissimo e manda le squadre negli spogliatoi sul 38-38, ancora parità al Taliercio.
Venezia sbaglia tanto nella ripresa
Dopo la lunga pausa, Milano comincia a dominare e la Reyer, che tanto aveva fatto bene nei primi venti minuti, subisce parziali importanti che, alla fine del match, la condanneranno alla sconfitta. Watt, un lontano parente del giocatore dominante visto nel primo quarto, forza e sbaglia più tiri e Tonut non riesce a risolvere i suoi problemi con il tiro da tre. La squadra di Messina, grazie alla tripla dall’angolo di Punter, firma un parziale di 1-7 e Venezia si allontana sempre di più, nonostante provi a rimanere a galla con il 2/2 dalla lunetta di Daye.
Per i milanesi si accende anche il Chacho Rodriguez. Lo spagnolo trova i suoi primi due punti e il canestro del 41-49 di Hines costringe De Raffaele a chiamare un time-out. I primi punti orogranata su azione arrivano dopo sei minuti dall’inizio del quarto dalle mani di Jerrels. Che inizia una sfida personale di canestri dalla lunga distanza con Punter. Grazie a quest’ultimo e ad un crossover di Rodirguez su Vidmar, l’Olimpia comincia a prendere il largo. E, per la prima volta, tocca la doppia cifra di vantaggio (44-54). La Reyer tira male dalla lunetta con Vidmar e Jerrels, ma prova a rimanere in partita con i primi tre punti di Mazzola. Biligha alza l’intensità difensiva, stoppa Jerrels e sul ribaltamento di fronte è ancora protagonista il Chacho, ancora +10 per gli ospiti. La Reyer continua a non costruirsi buoni tiri, non riuscendo ad accorciare alla fine del terzo quarto.
Il Taliercio non serve nel finale di partita
I primi minuti dell’ultimo quarto sono disastrosi per Venezia. I padroni di casa perdono subito un pallone e concedono tre possessi extra all’Olimpia, che ne approfitta con la tripla di Shields che vale il massimo vantaggio. Milano gira nettamente meglio della Reyer, aggrappata ai canestri dall’arco di Chappel e De Nicolao. MaDelaney e Shields sono bravi a mantenere solido l’importante vantaggio. Venezia sbaglia troppo dal campo e finisce addirittura sul -17. Ma un immarcabile Daye si scatena nel finale, mettendo otto punti consecutivi che riavvicinano i suoi. I rimbalzi offensivi dei giocatori di Milano sembrano spegnere le speranze di rimonta orogranata. Daye comunque non si arrende (fantastica la tripla più fallo messa dentro) e riporta la Reyer sul -6. Nel finale Watt gestisce male un possesso decisivo che avrebbe portato Venezia sotto di una lunghezza e Milano, con un meritato 83-93 finale, vola in finale.