Secondo “Giugno Antoniano” dedicato al Santo di Padova. Sant’Antonio appunto. In tempo di pandemia, questo del 2021, che segna e invoca una rinascita non soltanto sanitaria, ma anche sociale, spirituale, culturale ed economica, perché è indubbio che un altro anno di coronavirus si è fatto sentire pesantemente in particolare per famiglie (soprattutto anziani, donne e giovani), lavoratori e imprenditori. Per richiamare il noto PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il “Giugno Antoniano 2021” potrebbe essere una sorta di “Piano Antoniano di Rinascita e Resilienza”, un piano di “fratellanza” che si può attuare soltanto grazie a una “coralità”, come ha più volte ribadito Papa Francesco con le sue parole.
Le parole di Papa Francesco sul Santo
Quelle che pronunciò in Piazza San Pietro il 27 marzo di un anno fa, nel momento universale di preghiera davanti alla minaccia della pandemia: «Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti».
E ancor più quelle che danno il titolo alla Lettera Enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale: «“Fratelli tutti”, scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro “quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui”. Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita».
Il simbolo del Santo
Non è un caso che sia “corale” anche l’immagine simbolo del “Giugno Antoniano 2021”: il Miracolo del piede ricongiunto alla gamba di Giuseppe Nuvolone (gentilmente concessa a titolo gratuito dalla Collegiata di S. Lorenzo/Cappella Pestalozzi di Chiavenna – SO, Diocesi di Como). Sant’Antonio riattacca con un segno della croce il piede al padovano Leonardo che, pentitosi di aver dato con violenza un calcio alla propria madre, se lo era reciso. Lo straordinario intervento del Santo fa si che il giovane uomo si rialzi e inizi a camminare e saltare, lodando Dio e ringraziando Antonio. Una guarigione miracolosa a opera del Taumaturgo, a cui moltissimi devoti da tutto il mondo si sono affidati, specialmente in questo anno di pandemia, e a cui tutt’ora si affidano.
Il giugno Antoniano
Il “Giugno Antoniano 2021”, sia per quanto riguarda gli eventi culturali che per le celebrazioni della Tredicina, segue queste coordinate. Il ricco programma dei festeggiamenti antoniani è stato presentato in conferenza stampa da padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica di Sant’Antonio; da don Marco Zane, direttore dell’Ufficio stampa del Patriarcato di Venezia; dal ten. col. Stefano Lupi, Capo Ufficio OAIO del Comando Legione Carabinieri Veneto; dall’assessore alla Cultura e musei del Comune di Padova Andrea Colasio; da Giovanna Baldissin Molli, Presidente Veneranda Arca di S. Antonio; con i rappresentati degli sponsor: Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Antonio Santocono, Presidente Camera di Commercio di Padova. Il tema della salute e della guarigione è il cardine dell’inedita alternativa alla tradizionale processione con la statua di Sant’Antonio.
Due i momenti più importanti
Una prima peregrinatio via terra domenica 13 giugno da Venezia a Padova, con la reliquia di sant’Antonio donata nella metà del Seicento alla Basilica della Salute e da allora mai rientrata al Santo, con ritorno lungo il fiume Brenta domenica 20 giugno, che culminerà sul Canal Grande con il corteo acqueo delle società remiere.
La seconda peregrinatio per il Santo
Una secondaperegrinatio in città di Padova con la tradizionale statua processionale nel primo pomeriggio della Festa di Sant’Antonio dal valore altamente simbolico e significativo. A testimonianza della sua vicinanza ai padovani. In accordo con le autorità cittadine e dell’ordine pubblico, la statua accompagnata dal rettore della Basilica del Santo porterà la sua benedizione per le strade cittadine passando davanti ad alcuni luoghi simbolo. Ad esempio la Casa di reclusione e la Casa circondariale di via Due Palazzi a Padova. Questo perchè Sant’Antonio con i suoi confratelli visitava spesso i carcerati dell’epoca. Era loro amico e, per quanto poteva, aiutava anche le loro famiglie.
Soprattutto si batteva contro le leggi ingiuste. Come quella fin troppo severa di allora per i debitori insolventi, convincendo nel 1231 il Consiglio Maggiore di Padova a cambiarla. E alcune sedi della vita pubblica civile, come la Camera di Commercio, luogo rappresentativo della resilienza di tante categorie di lavoratori.
L’Università, luogo di studio e ricerca scientifica; il Municipio, sede dell’Amministrazione del “bene comune”. Il tragitto non prevede soste né cortei. La statua, scortata dalla Polizia locale che “presterà” al Santo la storica auto delle processioni, rientrerà in basilica per la celebrazione della messa solenne delle ore 17.00. Presieduta dal neo Ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali, padre Roberto Brandinelli.
Il Santo e il Covid
Da evidenziare come entrambi i momenti NON siano una processione e non prevedano pertanto cortei di fedeli al seguito della statua o della reliquia.
Per evitare assembramenti, questi momenti, come altri dei festeggiamenti in onore di sant’Antonio, saranno seguiti in diretta televisiva su ReteVeneta. E in diretta streaming web sul sito Santantonio.org, sul sito 13giugno.org e sui social del Messaggero di sant’Antonio: pagina Facebook Sant’Antonio – I frati della Basilica e canale YouTube Messaggero di sant’Antonio