L’avanzamento della campagna vaccinale e la politica del rischio calcolato, è il binomio che sta permettendo all’Italia di dirigersi verso nuovi orizzonti che si spera conducano fuori dalla pandemia. In Italia al 28 maggio sono 35.776.077 le dosi consegnate e distribuite quindi nelle varie regioni con 32.958.928 dosi somministrate e 10.683.224 persone vaccinate. La Lombardia rimane la regione più vaccinata con un totale di 1.879.949 persone vaccinate. Il Veneto rispetta le tabelle di marcia e procede a ritmo spedito verso le 900.000 (872.738) vaccinate con un picco nella percentuale di popolazione giornaliera che ha ricevuto una dose pari 0,89% nel giorno del 7 maggio rispetto al 0,77% della media nazionale.
Vaccini in Veneto
In Veneto il governatore Luca Zaia fa sapere che l’intenzione è aprire quanto prima il varco 12-40 anni questo per promuovere la mobilitazione durante il periodo estivo e di conseguenza incentivare il turismo. “Prevederemo un contingente di vaccinazioni che sia privilegiato e rivolto ai giovani proprio perché locali e discoteche per ovvie ragioni sono esposti a più rischio di contagio” e sottolinea però che: “A ore apriremo le agende vaccinali fino al 30 giugno. Per farlo abbiamo bisogno di avere certezze sull’arrivo del vaccino, perché non vogliamo far fissare ai cittadini la data di vaccinazione e poi doverla disdettare”.
Vaccini e turismo
In merito alla questione turistica, se chi è vaccinato è più libero di muoversi in sicurezza anche fuori regione, è anche vero che se il Veneto continua a questi ritmi mantenendo l’indice RT sotto controllo, significa che il Veneto diventerà una meta turistica più sicura magari rispetto ad altro. Se infatti si continuerà a questi ritmi, lo sguardo potrà rivolgersi presto alla gestione delle terza dose, ossia il richiamo che potrebbe avvenire nel periodo autunnale.
Zaia
Durante il suo consueto appuntamento, il 27 maggio Zaia dichiara: “Siamo all’85,5% di vaccinati nella fascia 70/79 anni, all’81% nella fascia 60/69 anni, al 72% nella fascia 50/59 anni, al 52% nella fascia 40/49 anni quindi sta andando bene. Pian piano apriremo ulteriori slot. Il nostro Rt è di 0,69, l’incidenza è di 29,8 positivi su 100mila e il tasso di occupazione negli ospedali è del 7%: abbiamo dati da pienissima zona bianca, la prossima sarà l’ultima settimana di valutazione e se venerdì prossimo avremo ancora questi parametri entreremo in zona bianca il 7 giugno, come previsto. […] insomma il peggio potrebbe essere passato”.
Non abbassare la guardia
Questo non significa abbassare la guardia, mantenere un indice di contagio basso deve anche essere indicativo di un ferreo rispetto per le regole: un sacrificio personale garantisce una libertà condivisa maggiore nell’imminente futuro e, ovviamente, tutela la salute di chi ci sta intorno.