Andrea Vendrame, trevigiano, soprannominato “Joker”, ha conquistato la Tappa 12 – Siena-Bagno di Romagna, di 212 km – della Corsa Rosa, secondo successo italiano in questa edizione del Giro dopo la crono inaugurale di Torino vinta da Filippo Ganna. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente i compagni di fuga Christopher Hamilton (Team DSM) e il vicentino di Cassola Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo). Egan Bernal (Ineos Grenadiers) conserva la maglia rosa di leader della classifica generale.
È l’unico trevigiano in corsa
L’unico trevigiano Andrea Vendrame, 26 anni, di Santa Lucia di Piave in gara, portacolori della squadra francese (AG2R Citroen Team) è andato nell’unica fuga della giornata. Dopo il settimo posto della tappa a Foligno in volata – vinta da Sagan – ha scelto ha soluzione da lontano. E’ la prima vittoria di tappa al Giro d’Italia per Andrea Vendrame in quattro partecipazioni e dopo essere arrivato 2° dietro ad Esteban Chaves a causa di problema meccanico nella 19a tappa a San Martino di Castrozza nel 2019. L’ultima sua vittoria è stata il Tro Bro Leon corsa con l’Androni-Giocattoli il 22 aprile 2019.
Il trevigiano Vendrame è partito con una fuga di 16 corridori
Era tra i 16 corridori in testa che dopo l’ultima salita sono diventati quattro: Simone Ravanelli (Androni Giocattoli-Sidermec), il trevigiano-danese Mikkel Honoré (Deceuninck-Quick Step), Vincenzo Albanese (Eolo Kometa), Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Dries De Bondt (Alpecin Fenix), il vicentino Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Christopher Hamilton (Team DSM), Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team), Simone Petilli (Intermarché Wanty Gobert), Victor Campenaerts (Qhubeka Assos), Natnael Tesfazion (Androni Giocattoli-Sidermec), Guy Niv (Israel Start-Up Nation), George Bennett (Jumbo-Visma), Nicolas Edet (Cofidis) e Giovanni Visconti (Bardiani CSF Faizanè).
L’Italia torna alla vittoria al giro con un trevigiano
Dopo otto secondi posti l’Italia torna alla vittoria nella tappa dedicata ad Alfredo Martini e Gino Bartali. Diciamo proprio che ad Andrea Vendrame il numero 17 di dorsale non gli porta sfortuna.
Andrea Vendrame: “Un’emozione incredibile”
Il vincitore di tappa Andrea Vendrame, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Un’emozione incredibile, non riesco neanche a parlare. Si è avverato un sogno, vincere una frazione alla Corsa Rosa. Ringrazio il mio compagno di squadra Geoffrey Bouchard. Siamo andati in fuga perché volevamo prendere più punti possibili ai GPM per la sua maglia azzurra, poi nel finale ho seguito Hamilton quando ha allungato. Ho dato tutto nello sprint fino al traguardo e così sono riuscito a regalare un successo alla squadra. Dopo un periodo negativo dove ho avuto anche un infortunio, questa vittoria è un qualcosa di indescrivibile. Sapevo di essere il più veloce tra i quattro corridori rimasti davanti nel finale ma ho imparato dal mio secondo posto a San Martino di Castrozza due anni fa che non bisogna mai dare la vittoria per scontata. Ho cercato questo successo. Avevo studiato il percorso con molta attenzione. I primi 70 km sono stati una vera battaglia per andare in fuga. Sull’ultima salita ho cercato di anticipare l’azione degli scalatori, così che una volta ripreso ho potuto recuperare un po’. Volevo portare a casa questa tappa ad ogni costo”.
Andrea Vendrame da anni inseguiva il successo sulle strade del Giro d’Italia: una gioia immensa per un corridore che davvero ne ha vissute di tutti i colori, dall’incidente di San Martino di Colle Umberto che gli ha lasciato segni indelebili in volto, all’aggressione mentre si allenava, alla catena che lo ha tradito al Giro del 2019 alla tappa Treviso-San Martino di Castrozza. Da dilettante lo ricordiamo nella vittoria del Giro del Belvedere con la maglia della Zalf Euromobil Désirée Fior, il terzo posto all’Europeo under 23. Ha ringraziato il trevigiano Luciano Rui, il general manager Zalf, e il vicentino Gianni Faresin, suo preparatore.
Siena-Bagno di Romagna, una tappa zeppa di salite
Era una tappa molto impegnativa appenninica. Da Siena si attraversa il Chianti fino a Firenze. Si attraversavano Ponte a Ema (Bartali) e quindi Firenze e Sesto Fiorentino (Martini). Iniziava quindi una serie di salite: Monte Morello (pendenze oltre il 15%), il Passo della Consuma (media attorno al 6%), il Passo della Calla (media attorno al 5%) e infine il Passo del Carnaio con alcuni tratti molto impegnativi e pendenze fino al 14%. Segue quindi la discesa impegnativa fino ai 5 km all’arrivo.
Risultato della Tappa Siena-Bagno di Romagna, trionfa il trevigiano
1 – Andrea Vendrame (AG2R Citroen Team) 212km in 5h43’48”, media 36.998 km/h, 2 – Christopher Hamilton (Team DSM) s.t., 3 – Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) a 15”.
Classifica generale
1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers), 2 – Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) a 45”, 3 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 1’12”.
Alessandro De Marchi cade e si ritira
Alessandro De Marchi, che ieri ha compiuto 35 anni, lascia il Giro d’Italia nel modo peggiore: il friulano della Israel Start-Up Nation, due giorni in maglia rosa, è rimasto vittima di una caduta in discesa insieme al belga Gooseens. Purtroppo De Marchi è rimasto a terra ed è stato prontamente assistito dai sanitari del Giro d’Italia: è stato messo in sicurezza e quindi caricato in ambulanza per essere portato in ospedale per gli accertamenti del caso. Il “rosso di Buja” ha riportato molto probabilmente un trauma toracico, con la frattura della clavicola. Il forte corridore della Istrael Star-Up Nation non ha mai perso conoscenza ed è stato trasferito per accertamenti e cure al nosocomio di Careggi di Firenze. Oltre a quello di De Marchi, sono stati segnalati anche i ritiri di Soler, Mader e Masnada.
Elia Viviani Portabandiera alle Olimpiadi di Tokyo
“C’è qualcosa di meravigliosamente incredibile in questa storia di sport”. Elia Viviani, il nostro campione di ciclismo di Isola della Scala (Verona), diventa portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo un giorno prima che il Giro d’Italia 2021 arrivi nella sua, nella nostra Verona, con Elia, gran velocista, tra i papabili di tappa. Assieme a Viviani ci sarà la tiratrice Jessica Rossi: con Viviani faranno coppia nella sfilata più emozionante dello sport mondiale. Ha avuto meglio sulla fuoriclasse della pallavolo Paola Egonu, che gioca con l‘Imoco Volley Conegliano.
Il governatore Zaia: “Viviani, qualcosa di incredibile”
Luca Zaia, grande appassionato di ciclismo, nel commentare la scelta del ciclista veronese e della tiratrice a volo ferrarese di Cento, Jessica Rossi come portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Tokio 2021. “C’è qualcosa di meravigliosamente incredibile in questa storia di sport. Oltre che essere un bravissimo ragazzo – ha aggiunto Zaia – Viviani è il simbolo del ciclista a tutto tondo: campione olimpico in pista, campione europeo su strada, pluricampione europeo su pista, campione italiano, maglia ciclamino al Giro 2018, e di certo dimentico qualcosa. E’ bello e giusto che il portabandiera italiano alle Olimpiadi sia lui. Lo aspettiamo domani sul traguardo di Verona, con la maglia 81 della ‘Cofidis’, per spellarci le mani di applausi. A Viviani – ha concluso il governatore della Regione – va anche l’abbraccio dell’immenso mondo del pedale Veneto, una terra che fa parte della storia del ciclismo. Oggi più di ieri”.
Il presidente della FCI Dagnoni: “Il ciclismo per la prima volta ha il portabandiera”
“Siamo felici e lusingati che il ciclismo, finalmente e per la prima volta, sia portabandiera alle Olimpiadi – dichiara Cordiano Dagnoni – condividere questa gioia con un’atleta come Jessica Rossi è ulteriore motivo d’orgoglio. La scelta di Elia Viviani è inoltre un tributo a tutti gli italiani che vanno in bicicletta e che amano il nostro sport. I Giochi Olimpici sono l’evento più visto al mondo e pertanto quale vetrina migliore, in questo momento particolare in cui la bici è uno strumento apprezzato sia come simbolo libertà che di benessere?”