Quando tutto faceva pensare che dalla prossima stagione il nuovo allenatore della Roma sarebbe stato Maurizio Sarri, ecco spuntare all’improvviso come un fulmine a ciel sereno il nome di Josè Mourinho. Lo Special One, portoghese di Setubal, esonerato lo scorso 19 aprile dalla panchina del Tottenham ha firmato un contratto triennale che lo legherà ai giallorossi per 7 milioni di euro all’anno più bonus, anche se nel corso del primo anno ne guadagnerà 16 in quanto si sommeranno ai 9 milioni che dovranno sborsargli gli inglesi.
Lo Special One torna in Italia
Dopo undici anni torna in Italia l’allenatore di calcio, forse non il più bravo ma sicuramente il più famoso del mondo. Nel suo peregrinare ha iniziato in casa prima col Benfica, poi col Leiria e infine col Porto che guidò fino alla conquista della Champions League e prima ancora dell’Europa League. Da lì il grande salto in Inghilterra sulla panchina del Chelsea con il quale ha vinto tre Premier.
Sponda Inter uguale triplete
Lo sbarco a Milano sulla panchina dell’Inter dove in due stagioni vinse praticamente tutto, coronando nel 2010 una stagione stratosferica che gli consegnò il famoso “triplete”: scudetto, coppa Italia e Champions League che l’Inter non conquistava dal 1965. Guarda caso sulla panchina dell’Inter sedeva il grande e indimenticato mago Helenio Herrera che dopo l’Inter nel 1968 andò ad allenare proprio la Roma. Corsi e ricorsi storici del calcio, anche se nella capitale il mago in quattro stagioni vinse soltanto una Coppa Italia e un torneo anglo-italiano.
Special One alla prova Roma
Ora staremo a vedere cosa farà il portoghese con i giallorossi tenendo presente che dopo aver vinto anche un’Europa League con il Manchester United ultimamente pare aver perso la “verve” che l’ha contraddistinto in tutti questi anni, compresa anche la parentesi spagnola al Real Madrid dove ha vinto un campionato. Tra l’altro va detto che nei due anni di panchina all’Inter oggetto della sua famosa frase “zero tituli” (3 aprile del 2009) c’era anche la Roma allenata all’epoca da Luciano Spalletti oltre ovviamente alla Juventus rivale storica.
Lo special One e i suoi titoli
Con i suoi 25 trofei è sicuramente uno tra gli allenatori più titolati di sempre e l’entusiasmo della Roma per questo arrivo è praticamente alle stelle tanto che anche in Borsa s’è rivelato un effetto bomba con un rialzo del titolo a +21,02. Lo stesso Tiago Pinto, general manager della Roma, l’uomo che pare aver avviato la trattativa con Mourinho ha dichiarato con grande soddisfazione “per la nostra squadra è il primo grande passo verso la ricostruzione. Mourinho ha una mentalità vincente e darà una spinta enorme in questo senso.”
L’importanza del nome Mourinho si è vista anche dallo spazio che hanno “regalato” tutti i giornali, quasi come se la Roma avesse vinto uno scudetto. D’altronde per arrivare in alto la dimostrazione è avvenuta proprio dall’Inter sua precedente squadra italiana che dopo la sua partenza (a parte una coppa Italia e il conseguente mondiale per club) non ha aveva vinto più nulla. Per tornare in alto ha dovuto affidarsi ad Antonio Conte, un altro grande big della panchina.
Si riparte da zero
Ora Mourinho dovrà iniziare quasi da zero (all’Inter era arrivato con una squadra già vincente in Italia con Mancini) e porterà con lui il suo fidato preparatore Carlos Lalin e il “match analyst” Giovanni Cerra. Poi non è da escludere che farà il possibile per avere vicino Francesco Totti che per la Roma e soprattutto i tifosi romanisti significherebbe il top. E poi c’è quel “Daje Roma”, pronunciato subito dopo aver firmato l’accordo, che ha già scatenato l’entusiasmo da parte di tutta la città. Di sicuro c’è una cosa che giocherà con il suo modulo preferito che è da sempre il 4-2-3-1.
La difesa avrà ancora Spinazzola, Mancini e Karsdorp oltre all’inglese Smalling già alla corte di Mourinho nello United. Però dal Tottenham potrebbe arrivare Eric Dier, vero pallino dell’allenatore portoghese, così come il centrocampista Pierre Hojbierg che era il faro della squadra inglese. A centrocampo sicuri Veretout, Pellegrini e più avanti l’armeno Mkhitaryan oltre al ritorno dell’infortunato Zaniolo che potrebbe essere la vera carta vincente per Mourinho. Davanti il solo Dzeko appare un po’ poco ed è per questo che tutti a Roma oltre all’arrivo di Mourinho attendono un grande “botto” sul fronte attacco.
Special One: un ritorno gradito per tutta l’Italia
Una cosa è certa non trarrà giovamento solo la Roma dall’arrivo dello “special one”, ma tutto il calcio italiano che volenti o nolenti ha sentito la mancanza di questo autentico fuoriclasse di un certo verbo calcistico. I suoi polsi legati verso il cielo all’indirizzo di una certa mafia calcistica e altre sue incredibili esternazioni ci mancavano. In un mondo che sembra sempre più orientato verso il Dio denaro e sempre meno verso lo spettacolo vero e il calcio inteso come semplice sport. O se preferite gioco di squadra dove una volta le magliette si contavano da 1 a 11…