A giugno i rappresentanti dei “muri” del Mûr-de-Bretagne, del Muro di Ca’ del Poggio e del Muro di Grammont si ritroveranno a Guerlédan per il passaggio della Grande Boucle. Il felettano Celeste Granziera festeggerà in Belgio, ai Mondiali di ciclocross, i 30 anni di carriera come commissario internazionale di gara.
Gemellaggio tra San Pietro di Feletto e la Bretagna
Tre muri e la storia del grande ciclismo. La seconda tappa dell’edizione 2021 del Tour de France si concluderà in cima al Mûr-de-Bretagne. Il grande giorno sarà domenica 27 giugno e, per l’occasione, la città di Guerlédan, sotto la cui giurisdizione ricade il Mûr-de-Bretagne, ha invitato ad assistere al passaggio della Grande Boucle i rappresentanti dei territori in cui si trovano il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont.
I muri gemellati in Italia, Francia e Belgio
I muri di Francia, Italia e Belgio sono gemellati da alcune stagioni nel segno del grande ciclismo che, grazie soprattutto al Giro d’Italia e al Tour de France, ma anche al classico Giro delle Fiandre, non perde occasione di valorizzare le tre spettacolari salite, sempre molto attese dagli appassionati così come dagli stessi corridori.
Sarà presente l’amministrazione di San Pietro di Feletto
La partnership tra il Mûr-de-Bretagne, il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont è però nata anche nella prospettiva di cogliere ogni opportunità di valorizzazione dei rispettivi territori. L’incontro di fine giugno, a cui l’amministrazione comunale di San Pietro di Feletto, guidata dal sindaco Maria Assunta Rizzo, ha già garantito la presenza, sarà così l’occasione per rinforzare il rapporto d’amicizia fra i tre territori e per valutare nuove iniziative di promozione.
Celeste Granziera l’artefice del gemellaggio dei muri
Tra gli artefici del gemellaggio tra il Mûr-de-Bretagne, il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont c’è anche Celeste Granziera, residente a Rua di San Pietro di Feletto e molto conosciuto nell’ambiente del ciclismo per il ruolo di commissario internazionale di gara che riveste dal 1991.
Il prosecco in Belgio alla lounge bar di Rudy Pevenage
Una storia di Muri che hanno scritto la leggenda del ciclismo. Muri che uniscono, che collegano lembi della vecchia Europa anche in un momento in cui, a causa dell’emergenza sanitaria, le distanze sembrano allungarsi.
Da qualche tempo, nella blasonata lista vini del lounge bar e ostricheria di Rudy Pevenage, fa bella mostra anche il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg di Ca’ del Poggio. E la novità è stata molto apprezzata dai clienti del rinomato locale della cittadina di Geraardsbergen.
L’ostricheria è ai piedi del Muro di Grammont
Siamo in Belgio, ai piedi del Muro di Grammont, la storica salita del Giro delle Fiandre. E Rudy Pevenage, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, è stato uno dei più celebrati ciclisti al mondo: maglia verde al Tour de France 1980, vincitore di una tappa al Tour e di una al Giro, ha poi intrapreso la carriera di direttore sportivo, guidando anche la Telekom/T-Mobile di Jan Ullrich. Dal 2016 il Muro di Grammont è gemellato con il Muro di Ca’ del Poggio, salita simbolo della terra del Prosecco, una striscia d’asfalto che s’inerpica tra i vigneti di San Pietro di Feletto.
I “muri” che uniscono
E dal 2018 la partnership si è allargata al Mûr-de-Bretagne, a sua volta storica salita del Tour de France. Muri che uniscono perché questo triplice gemellaggio nel segno del grande ciclismo intende diventare un’occasione di promozione, non solo sportiva, dei reciproci territori.
Si saldano i legami tra i comuni che ospitano i muri
Il legame tra le comunità dei paesi che ospitano le tre storiche salite è andato progressivamente rinsaldandosi. E fra i tre Muri è in atto una sorta di staffetta che alterna i passaggi del Giro d’Italia a San Pietro di Feletto (l’ultimo, poco più di tre mesi fa, nel recupero della Corsa rosa rinviata in primavera per la pandemia) e il transito del Tour de France sulle due salite del Nord Europa.
Questo spiega perché ai tavoli del Rudy’s Bar di Geraardsbergen si degusti il Prosecco Docg di Ca’ del Poggio.