Vespa festeggia 75 anni e raggiunge lo straordinario traguardo dei 19 milioni di esemplari prodotti a partire dalla primavera del 1946. La Vespa che celebra i 19 milioni è una GTS 300 nella serie speciale 75th. Ed è stata assemblata nello stabilimento di Pontedera, dove Vespa è prodotta ininterrottamente dal 1946.
Ragazze e ragazzi in tutto il mondo hanno conquistato la libertà in sella alla due ruote italiana. Vespa ne ha accompagnato le vite, incarnato i sentimenti e il desiderio di libertà. Perché è parte della nostra cultura, è protagonista delle nostre vite. Nell’immaginazione di molte generazioni di italiani, di europei, di americani, di africani e di asiatici.
Protagonista in 83 Paesi
E’ commercializzata in 83 paesi in tutti i continenti è oggi il veicolo a due ruote più famoso e amato al mondo. Da tempo Vespa è diventato un brand globale, un simbolo della tecnologia e dello stile italiani, capace di accomunare nel suo nome, milioni di appassionati. E’ uno stile unico, al di sopra di mode e tendenze, che ha saputo rinnovarsi sempre rimanendo fedele ai suoi valori originali. A metà degli anni 2000 la produzione annua di Vespa era attestata intorno alle 50mila unità, da allora una crescita costante l’ha portata a superare quota 100mila nel 2007 e le 200mila dal 2018.
Allo scoccare dei suoi 75 anni è più che mai un marchio globale, tra i più noti del made in Italy. Tre siti produttivi: Pontedera, la cui produzione è destinata all’Europa, all’America e a tutti i mercati occidentali. Vinh Phuc, in Vietnam, che serve il mercato locale e i paesi del Far East. In India, nel modernissimo impianto di Baramati, aperto nel 2012, escono le Vespa per il mercato indiano e del Nepal.
Per il suo 75° compleanno Vespa si presenta in una serie speciale Vespa 75th, disponibile per Vespa Primavera (nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc) e per Vespa GTS (nelle cilindrate 125 e 300 cc), limitatamente al 2021. La scocca si colora dell’inedito metallizzato Giallo 75th che, studiato espressamente per questa serie, reinterpreta in chiave contemporanea cromie in auge negli anni Quaranta.
Vespa, una storia unica
Nasce dalla volontà di creare un prodotto innovativo per la mobilità individuale. Prima si realizza un “motorscooter” sul modello delle piccole motociclette per paracadutisti. Poi un prototipo che rivoluziona il concetto fino allora dominante dello schema classico motociclistico.
Nasce un mezzo con scocca portante, a presa diretta, con il cambio sul manubrio. Sparisce la classica forcella anteriore a favore di un monobraccio che agevola la sostituzione della ruota. E, soprattutto, scompare il telaio sostituito da una carrozzeria portante capace di proteggere il guidatore, impedendogli di sporcarsi o scomporsi nell’abbigliamento. Il deposito del brevetto del disegno di Vespa è del 23 aprile 1946.
Sin dalla sua apparizione Vespa ha rappresentato la gioia di vivere e di correre incontro al futuro e per questo è diventata presto una icona di libertà ed emancipazione per ragazze e ragazzi di tutto il mondo. Questa ricchezza nei valori è stata accompagnata negli anni da uno stile e da una tecnologia sempre all’avanguardia nei vari decenni attraversati.
Boom negli anni Sessanta
Dopo gli anni della rinascita Vespa continuò a rafforzare il suo mito nei decenni del benessere economico e in quello del rinnovamento generazionale degli anni Sessanta. Con la diffusione dell’auto e la motorizzazione di massa Vespa si propose come salvezza dal traffico. Le versioni nelle cilindrate più piccole avvicinarono al mito il mondo giovanile che, proprio in quegli anni, guadagnava il suo spazio in società. E quando, ormai negli anni 70, arrivarono i segnali di una nascente coscienza ecologica Vespa fu l’antidoto all’inquinamento delle città. Questo grazie alla sua rapidità di spostamento e alla facilità di parcheggio.
Nelle varie epoche attraversate, Vespa ha sempre rappresentato lo stato dell’arte della tecnologia. Caratterizzata da un avanzatissimo concetto di carrozzeria portante, ancora oggi completamente costruita in acciaio, ha segnato l’evoluzione della mobilità individuale.