Superlega sì, Superlega no. Il dibattito intorno alla nuova competizione promossa da alcuni dei club più prestigiosi d’Europa sì è letteralmente acceso. E come si è acceso si è spento. Dopo le indiscrezioni relative al possibile annuncio della creazione di un torneo a numero chiuso, che avrebbe coinvolto Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Inter, Milan, Juventus, Manchester City, Manchester United, Arsenal, Liverpool, Chelsea e Tottenham, l’Uefa attraverso un comunicato durissimo, congiunto con le varie federazioni nazionali tra cui la Serie A e la Fifa, ha promesso sanzioni durissime nei confronti dei partecipanti alla Superlega. Una situazione che ha subito scatenato reazioni da parte di addetti ai lavori. Avrebbero ucciso il calcio.
Il calcio per passione
Come presidente di una squadra di Eccellenza, non posso che essere d’accordo sull’annullamento della Superlega. Ci si è basati solo su interessi economici, bancari e diritti televisivi. Ma nessuno ha pensato a quali sarebbero state le ricadute sul calcio dilettantistico. Se Uefa, Federazioni nazionali e Fifa hanno subito annunciato sanzioni pesanti, dodici tra le società più prestigiose d’Europa erano pronte a dar vita ad una nuova competizione che andrebbe a contrapporsi inevitabilmente alla Champions. Un segnale di rottura rispetto a quelli che sono i tornei internazionali gestiti dall’Uefa. Una situazione rivoluzionaria che inevitabilmente ha creato una frattura importante.
Superlega e reazioni
Gli organismi continentali e non si sono subito preoccupati dello scenario di una rottura rispetto a quelle che sono le competizioni tradizionali, soprattutto perché questa Superlega avrebbe rappresentato una manifestazione elitaria. Il caso della Superlega ha fatto ovviamente il giro d’Europa e non sono mancate reazioni, anche durissime. Parole forti, quelle dell’ex United Gary Neville attuale opinionista. L’ex baluardo dei Red Devils e della nazionale inglese ha definito l’idea del nuovo torneo “un atto criminale”, invitando il suo ex club a fare un passo indietro: “Sulla scia del Covid, è uno scandalo assoluto. Il Manchester United e gli altri club che si sono iscritti dovrebbero vergognarsi”. E Neville ha chiesto addirittura provvedimenti immediati: “Dovrebbero toglier loro tutti i punti già domani e spedirli sul fondo della classifica, togliendo loro gli introiti. Nel bel mezzo di una pandemia, con tante squadre che falliscono, vogliono staccarsi, anche per avidità?”.
Questo non è calcio
La Superlega sarebbe stata un allontanamento da 70 anni di calcio per i club. I tifosi di tutto il mondo amano le competizioni così come sono. I tifosi di calcio sono il cuore pulsante dello sport e ogni decisione dovrebbe avere il loro sostegno. Siamo preoccupati come loro che si possa creare così un circolo chiuso ai vertici del nostro calcio. Noi siamo una squadra di dilettanti. Molti dei nostri ragazzi giocano per il gusto di giocare. Che sarebbe avvenuto se si fosse dato il via a una superlega? Scambio di giocatori tra sole 12 squadre, introiti solo per pochi e conseguente sparizione del calcio giovanile e dilettantistico. Avrebbero ucciso i sogni di centinaia di migliaia di ragazzini e giovani. Il sogno di vestire una maglia di Serie A o B.
Noi siamo il calcio
Avrebbero ucciso il calcio. Il Veneto è la terza regione in Italia per numero di società dilettantistiche e il 90% di esse punta sui vivai. Una Superlega avrebbe distrutto tutto. Non voglio arrivare all’estremismo di un Gary Neville, ma a chiedere più rispetto per chi, come noi, ogni giorno mette cuore e passione per un calcio che non avrà le entrate di una Champions ma regala sorrisi ai bambini ci tengo. Ci vuole più considerazione per i nostri ragazzi e i presidenti di certe società si dovrebbero ricordare che i loro campioni sono passati per i nostri primi calci. Il calcio è il gioco più bello del Mondo. Quello proposto è un progetto solo di business. Il nostro è un progetto di gioia. Questo non è il calcio. Il calcio dona un sogno corso dietro a un pallone. Noi siamo il calcio. Non la Superlega.