Dopo la rinuncia forzata all’edizione 2020, il Tour of the Alps è ripartito in grande stile. La riconferma dei percorsi e delle sedi di tappa che avrebbero dovuto ospitare l’evento euro-regionale nella stagione passata rappresentava un importante indizio in questo senso. Ora il Giro del Trentino si presenta con un’edizione da record.
Tour of the Alps dal 19 al 23 Aprile
Da domani al 23 aprile prossimo andrà in scena un’edizione da record dell’evento ciclistico che attraversa i territori dell’Euregio Tirolo-Alto Adige- Trentino. Delle 22 squadre ai nastri di partenza di Bressanone, due in più rispetto alle passate edizioni, saranno ben 12 e compagini di livello UCI World Tour. Un nuovo record di formazioni di prima categoria per la corsa del G.S. Alto Garda, che si prepara a fare il pieno di grandi nomi in cerca di conferme in vista dell’imminente Giro d’Italia.
Quattro vincitori di grandi giri al via
Quattro saranno anche i vincitori di grandi giri che si daranno battaglia. Il vincitore del Tour de France 2019 Egan Bernal (INEOS Grenadiers), il quattro volte trionfatore alla Grande Boucle Chris Froome(Israel Start-up Nation) e l’altro colombiano Nairo Quintana(Arkea-Samsic), re del Giro 2014, hanno arricchito un elenco che comprendeva già da tempo campioni del calibro di Simon Yates(Team BikeExchange). Era previsto anche Vincenzo Nibali, appiedato da un infortunio.
Sivakov mette in palio la corona
Un quintetto capace di conquistare in tutto ben 15 grandi giri, ed ora pronto ad esaltare i telespettatori di tutto il mondo. Saranno loro i primi pretendenti alla corona del russo Pavel Sivakov(INEOS Grenadiers), che tornerà al via del Tour of the Alps con l’obiettivo di ripetersi dopo l’esaltante cavalcata vincente del 2019. Il team britannico promette di proseguire i fasti del Team Sky schierando una formazione altamente competitiva, che comprende anche Daniel Martineze il trentino Gianni Moscon reduce da un infortunio al polso.
Al via anche il francese Pinot
Alla prima – storica – partenza altoatesina del TotA ci sarà anche Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). L’atleta transalpino ha sempre avuto un grande feeling con le strade euro-regionali (secondo nel 2017 e primo nel 2018) e proverà a rilanciarsi dopo un inizio di stagione sottotono. Grande attesa anche per il talentuoso scalatore britannico Hugh Carthy (EF Education First-Nippo), terzo all’ultima Vuelta a España e per l’irlandese Dan Martin (Israel Start-Up Nation) che per la prima volta in carriera salterà la Freccia Vallone per cimentarsi con un’altra gara adatta alle sue caratteristiche di scattista.
I giovani leoni sulla rampa di lancio
Non mancheranno i giovani in rampa di lancio: se da una parte Bernal e Carthy possono considerarsi già delle realtà, Giulio Ciccone(Trek-Segafredo), Alexandr Vlasov(Astana-Premier Tech), Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) e Brandon McNulty(UAE Team Emirates) hanno tutte le carte in regola per conquistarsi un posto al sole, prima al Tour of the Alps e poi al Giro d’Italia.
Gli outsider
Fra gli outsider, non vanno dimenticati Pello Bilbao (Bahrain Victorious), primo leader del #TotA 2018 con il successo a Folgaria, Ilnur Zakarin(Gazprom-Rusvelo), Luis Leon Sanchez(Astana-Premier Tech) e Tejay Van Garderen(EF Education First-Nippo).
La Movistar rinuncia
Un’altra novità nella startlist riguarda le formazioni al via: a causa delle intervenute variazioni nel calendario UCI, la Movistar ha dovuto scegliere di rinviare al 2022 il proprio esordio al Tour of the Alps. Al suo posto, la corsa Euroregionale accoglie un’altra formazione World Tour, la Ag2R-Citroën, schierata al via con atleti di peso come Tony Gallopin, Lilian Calmejane e il trevigiano Andrea Vendrame.
Al via anche una squadra Continental
Al via anche la formazione Continental austriaca Tirol KTM Cycling Team, in rappresentanza del Tirolo, e la Nazionale Italiana del CT Davide Cassani. “Il Tour of the Alps si caratterizza per i suoi percorsi belli e impegnativi e per la lunghezza delle tappe non proibitiva – ha detto Cassani. – I campioni vengono al Tour of the Alps guardando al Giro d’Italia, ma con l’obiettivo di vincere una corsa che si è fatta sempre più importante negli anni.”
Il percorso: 716 km da Bressanone a Riva del Garda
Per la prima volta dopo tre edizioni di Tour of the Alps, l’Alto Adige darà il via alle danze nel 2021: proprio Bressanone ospiterà vigilia ed operazioni preliminari (domenica 18 Aprile) nella bellissima Piazza Duomo, da dove poi lunedì 19 muoverà la frazione inaugurale con arrivo ad Innsbruck dopo 142,8 km.
Innsbruck sarà sede di partenza della seconda tappa
Il capoluogo del Tirolo sarà sede di partenza della seconda tappa, tutta tirolese, con arrivo in salita a Feichten im Kaunertal. Imst e il Tirolo ospiteranno anche la partenza della terza tappa che riporterà la corsa in Alto Adige, con l’arrivo fissato a Naturno, da dove muoverà anche la quarta frazione in direzione Trentino, verso la Valle del Chiese e la località di Pieve di Bono.
Quinta tappa in Trentino
La quinta e ultima tappa, tutta trentina, porterà invece la carovana dalla Valle del Chiese, località Idroland, fino a Riva del Garda. Sarà il Garda Trentino a incoronare il vincitore del Tour of the Alps 2021, dopo 716 Km e oltre 13000 metri di dislivello complessivo.
Simon Yates spera di vincere
Dopo un paio di stagioni condizionate da fortune alterne, Simon Yates spera di essere il prossimo britannico a vivere “l’effetto Tour of the Alps”. Il capitano del Team BikeExchange, vincitore della Vuelta 2018 e della Tirreno-Adriatico nella scorsa stagione, punta sulla corsa a tappe per trovare le giuste conferme in vista di un nuovo assalto al Giro d’Italia. “Sarà la mia prima volta al Tour of the Alps, credo sia una gara veramente bella. L’ho seguita spesso in TV, e da tempo mi sarebbe piaciuto partecipare – confessa il britannico. – Quest’anno si sposa bene con l’avvicinamento al Giro d’Italia: mi farò trovare pronto, spero di essere protagonista”“Prima del Giro d’Italia – ha aggiunto il vincitore della Vuelta 2018 – è ideale affrontare delle corse a tappe brevi ma intense che aiutano a ritrovare il ritmo gara e a far girare bene le gambe. Siamo soliti fare corse e allenamenti più lunghi, ma bisogna lavorare anche sull’intensità, ed il Tour of the Alps è un trampolino di lancio perfetto”.
Team DSM con Bardet e Hindley
Il Team DSM, formazione tedesca guidata dal team manager Iwan Spekenbrink, rappresenta la ciliegina su una startlist che già includeva protagonisti come Egan Bernal e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Simon Yates (Team BikeExchange), Nairo Quintana (Arkea-Samsic), Chris Froome (Israel StartUp Nation), Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) e Thibaut Pinot(Groupama-FDJ).
Con la maglia nera del Team DSM si aggiungono due ulteriori pretendenti al bersaglio grosso del Tour of the Alps: si tratta del francese Romain Bardet, secondo e terzo al Tour de France nel 2016 e 2017, e dell’australiano Jai Hindley, sorprendente secondo nell’ultimo Giro d’Italia, e in maglia rosa fino alla tappa conclusiva.
Le tappe
Lunedì 19 Aprile: Bressanone – Innsbruck, 142,8 Km
Dislivello: 1.950 m. Difficoltà: **
Martedì 20 Aprile: Innsbruck – Feichten im Kaunertal, 121,5 Km
Dislivello: 2.640 m. Difficoltà: ***
Mercoledì 21 Aprile: Imst – Naturno, 162 Km
Dislivello: 2290 m. Difficoltà: ***
Giovedì 22 Aprile: Naturno – Valle del Chiese/Pieve di Bono, 168,6 Km
Dislivello: 3.880 m. Difficoltà: ****
Venerdì 23 Aprile: Valle del Chiese/Idroland – Riva del Garda, 120,9 Km
Dislivello: 2.230 m. Difficoltà: ***