Il nuovo romanzo di Gabriella Imperatori (a quattro anni dall’uscita della raccolta di racconti Ballata per eroi senza nome, sempre per Apogeo editore) ci proietta all’inizio degli anni ‘60 del secolo scorso, facendoci rivivere l’atmosfera che abbiamo respirato in Nessuno torna indietro di Alba De Cespedes. Siamo a Padova, in un collegio di suore che ospita studentesse universitarie alle prese con le prime prove della vita, lo studio, l’ansia per gli esami, gli amori, le speranze, le delusioni, i piccoli e i grandi drammi attraversati da un gruppo di ragazze in fiore.
Un collegio e tre ragazze
Sono tre le protagoniste principali, un trio inseparabile che condivide non soltanto la stessa stanza, ma soprattutto i segreti e le confidenze di ragazze alla ricerca di un futuro che, in quegli anni, diversamente da oggi, si poteva immaginare luminoso. Identificate come le “Tre Grazie”, quasi fossero un’entità unica, dai compagni di università e dagli amici, ognuna con il suo epiteto personale (Marina la Rossa, per via dei capelli, ovviamente; Alessandra la Pia, per la sua fede incrollabile; Federica la Longa, per la sua altezza, o anche la Pazza, per “la mutevolezza del suo umore”) non sanno che dietro l’angolo le attende un dramma vero, fatale, che le costringerà a uscire rapidamente dall’età dell’innocenza entrando in quella adulta.
Tre personaggi con tre lati diversi
Tre personalità, quindi, molto differenti tra loro: Marina insicura e timida, Alessandra bellissima e sicura di sé (una Grace Kelly elegante e algida), Federica misteriosa e trasgressiva: è lei, quest’ultima, a definirsi con i tre aggettivi che danno il titolo al romanzo, Anarchica agnostica amletica:
Ma io non so vivere senza dubbi» ribatte fede in assenza di Alex. «Detesto gli obblighi, i dogmi, tutte le certezze assolute che portano al fanatismo». Scuote i capelli corvini e aggiunge: «Ci pensavo l’altra notte, quando non riuscivo a dormire, che per autodefinirmi potrei usare tre aggettivi che cominciano per A: anarchica, agnostica, amletica. Ecco cosa sono».
L’attualità dei temi
I temi affrontati nel corso della narrazione sono molti: l’ingerenza della famiglia, i pregiudizi di cui è pregna la società- soprattutto nei confronti del genere femminile che sta iniziando ad emanciparsi – l’invadenza della religione, la diversità, che irrompe con il personaggio di Milena, una compagna di studi che non fa mistero della sua omosessualità e per questo subirà l’ostracismo delle suore.
L’amore e il collegio
La vita sentimentale delle nostre eroine ci permette di conoscere anche caratteri maschili: l’ambiguità di Stefano, innamorato di Alessandra ma desiderato da Marina; la delicatezza di Giorgio, quasi un cavalier servente, senza speranza, di Marina; il misterioso amante di Federica, che rivestirà un ruolo decisivo nella sua vita; ma anche padri assenti, padri violenti e patrigni affettuosi. Un ampio caleidoscopio che riflette la complessità di un panorama umano che Gabriella Imperatori ci svela senza giudicare, con delicatezza e sensibilità.
Un collegio che resterà solo
Questo romanzo breve doveva costituire la prima parte di una trilogia, ma l’autrice ha poi deciso di offrirlo ai suoi lettori, dopo un’attenta rielaborazione, in questa stesura definitiva. Chissà se vorrà pubblicare, prima o poi, anche il resto. Noi rimaniamo in attesa.
Gabriella Imperatori
Veneziana, ha collaborato con giornali e riviste e con la Rai. È editorialista del “Corriere del Veneto” e direttrice responsabile del trimestrale “Leggere donna”. Ha pubblicato, oltre a saggi e racconti in varie antologie, i romanzi Bionda era e bella (Rusconi, 1990), Questa è la terra, non ancora il cielo, con Gloria Spessotto (Tufani, 1998), Portami via con te (Marsilio, 2000), Trilogia dei baci (Marsilio, 2004), L’onda anomala (Marsilio, 2013) e i racconti Ballata per eroi senza nome (Apogeo Editore, 2017). Ha ricevuto premi per la narrativa e il giornalismo e partecipato al Forum di cultura femminile dell’Università di Padova.
Grazie per aver recensito così bene questo libro di Gabriella Imperatori che rievoca le esperienze di vita di alcune giovani ragazze nella Padova di qualche decennio fa. Un libro che rimane attuale, perché i desideri, le emozioni, i sogni degli adolescenti di oggi sono gli stessi.
Grazie a te, Paolo!