Michela Murgia entra di prepotenza nella classifica dei libri più letti della settimana. E visto che siamo in prossimità di una ricorrenza importante quale modo migliore di onorarla se non con una poesia? “Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta”. Alda Merini.
La nostra classifica e la nostra analisi
Nella settimana che ci porta all’equinozio di primavera, apriamo la nostra avventura letteraria con i versi di Alda Merini che nasceva il 21 marzo. La poesia possiede un ideale di bellezza che unifica i popoli annullando differenze e incomprensioni, per questo nel 1999 l’Unesco ha istituito il 21 marzo, la Giornata Mondiale della Poesia.
Murgia stupisce
Cominciamo già a festeggiare in anticipo, con una domanda: chi è che scatena tempesta? Le grandi poetesse come Alda Merini, le donne in generale? È probabile, altrimenti non trova giustificazione la frase, decisamente terribile “Stai zitta!”.
Questo l’incipit del nuovo libro scritto da Michela Murgia, sul podio nel gradimento dei lettori con: “STAI ZITTA e altre nove frasi che non vogliamo sentire più”.
“Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva” racconta l’autrice.
La classifica dei più venduti. Occhio a dove arriva Murgia
Ma prima di scoprire perché, vediamo la classifica dei libri più venduti grazie al medagliere preparato come sempre dalla nostra meravigliosa Libreria Lovat, con sede a Villorba (Treviso) e a Trieste.
- Sallusti/Palamara – Il sistema – Rizzoli
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- Murgia – Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più – Einaudi
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Obama – Una terra promessa – Garzanti
- Galbraith – Sangue inquieto – Salani
- Nguyen – Quando le montagne cantano – Nord
- Allende – Donne dell’anima – Feltrinelli
- Perego – Cucina botanica – Gribaudo
- Cottarelli – All’inferno e ritorno – Feltrinelli
Chi è Michela Murgia
Michela Murgia afferma che essere donna in Italia, significa morire anche di linguaggio. Una morte civile, ma per questo non fa meno male. Con le parole, le donne spariscono dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie. Un pregiudizio che diventa anche l’incipit del suo nuovo romanzo. L’autrice infatti parte da un episodio che l’ha coinvolta durante la conduzione di un programma su Radio Capital. Lo psichiatra ospite, Raffaele Morelli, intervenne dicendo: “Zitta! Zitta! Zitta e ascolta. Sto parlando e non voglio essere interrotto”.
Murgia si interroga sulla violenza verbale che travolge spesso la vita sociale e professionale di una donna. Sui pregiudizi di certi maschilismi, si chiede perché alle donne che fanno un lavoro bello o importante viene chiesto prima se sono mamme, perché di loro non si pronuncia quasi mai il cognome se non con un articolo determinativo davanti.
Autrice di successo, blogger, critica letteraria, vincitrice del premio Campiello, raggiunge la notorietà con il suo primo libro: “Il mondo deve sapere” nato originariamente come un blog, nel quale racconta le vicende di alcuni operatori di un call center denunciandone sfruttamento, manipolazioni psicologiche e precariato; frutto di una personale esperienza. Questo lavoro ha ispirato la sceneggiatura dello straordinario film “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì, con Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea, Elio Germano, Massimo Ghini.
Altra nuova entrata
E adesso rilassiamoci facendo un salto all’Inferno, non quello dantesco, ma quello di Cottarelli. Entra in classifica infatti “All’Inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica”.
Carlo Cottarelli è molto noto al grande pubblico, economista editorialista, è stato nel 2013 commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica.
Il mondo sta affrontando la peggiore crisi economica dalla Seconda Guerra Mondiale, racconta l’autore. Bisogna tornare al 1945 per trovare un dato peggiore di caduta del Pil. Cottarelli si pone al confine tra il mondo che crolla nel baratro dell’emergenza sanitaria e il mondo che verrà. Esistono strade che possano condurci ad un futuro migliore, a nuove opportunità nonostante la crisi pandemica? È possibile raggiungere una crescita del 2 per cento l’anno?
Questi in sintesi gli argomenti affrontati da Cottarelli nel suo “Inferno” e dato che siamo in piena celebrazione per i settecento anni di Dante, confidiamo che presto usciremo tutti a riveder le stelle.
Per la cronaca, l’equinozio di primavera 2021 sarà il 20 marzo, ore 9,37 UTC, ovvero alle 10,37 ora italiana.
Buona lettura!