“Perché dovunque s’incontra la vita s’incontra la bellezza. Basta guardarsi attorno per vederla: anche in una foglia, in un sasso, in un balcone fiorito. Anche nei riflessi in una pozzanghera”. Mario De Biasi. Chissà come avrebbe raccontato l’anno della pandemia, un grande fotografo e narratore come Mario De Biasi, ora che il confinamento in fascia rossa non ci permette di celebrarlo in piena armonia e libertà. Sarebbe stata un’apertura spettacolare quella del 12 marzo alla Casa dei Tre Oci, ma la contingenza pandemica travolge ormai da tempo i nostri sogni più belli. Facciamo allora un tour virtuale in questo tempio della fotografia alla Giudecca, come sapete, recentemente acquisito dalla Fondazione americana Berggruen.
La fotografia attraverso l’obiettivo di Mario De Biasi
La mostra: ”Mario De Biasi. Fotografie 1947-2003” rappresenta l’intera produzione del fotoreporter, instancabile narratore del mondo. È curata da Enrica Viganò in collaborazione con l’Archivio Mario De Biasi, organizzata da Civita Tre Venezie con Admira e promossa dalla Fondazione di Venezia.
Frutto di un’immensa ricerca nell’archivio De Biasi, l’esposizione raccoglie 216 fotografie, metà delle quali inedite, e procede diacronicamente per nuclei tematici attraverso dieci sezioni, passando per il racconto dei grandi eventi storici, i viaggi esotici, i ritratti di personaggi celebri.
La fotografia come romanzo
Sembra un romanzo la nascita della sua vita professionale. Nel 1945 trova casualmente un manuale di tecnica fotografica tra le macerie di Norimberga, dove era stato deportato al lavoro coatto come radiotecnico. Comincia così la sua passione. Tornato in Italia, presenta la prima personale ed entra nella redazione di Epoca, storico settimanale Mondadori, considerato il Life italiano.
Sono centinaia le copertine realizzate da Mario De Biasi, reportages da tutto il mondo, cronaca, guerre, luoghi e paesaggi, glamour. Le foto della rivolta in Ungheria nel 1956 gli fanno guadagnare l’appellativo di “italiano pazzo”, si trova infatti sotto il fuoco delle pallottole rimanendo ferito. Una splendida follia che lo porta anche in Siberia con temperature sotto i 65 gradi o tra le lingue di fuoco dell’Etna in eruzione. Dalla Tailandia, al Brasile, al Sud America, all’India, agli scorci di New York, i suoi innumerevoli viaggi appartengono ormai alla storia dell’immagine.
La storia di De Biasi
De Biasi (1923-2013) nasce a Sois, pochi chilometri da Belluno, in seguito si trasferisce a Milano dove inizia la leggendaria collaborazione con la rivista Epoca. Un trentennio fatto di reportages in tutto il mondo, con immagini che hanno fatto la storia e che sono diventate icone. Non a caso il logo della mostra veneziana è: “Gli Italiani si voltano”, del 1954, fotografia realizzata per il settimanale di fotoromanzi Bolero Film, esposta anche al Guggenheim di New York. Una splendida Moira Orfei, vestita di bianco, passeggia per il centro di Milano, attirando lo sguardo di un gruppo di uomini. Per la prima volta alla Casa dei Tre Oci, viene esposta l’intera sequenza del celebre scatto.
La fotografia prende vita
Eclettico e talentuoso, De Biasi ritrae con originalità i personaggi più celebri del momento: Sofia Loren, Brigitte Bardot, Maria Callas. Strepitoso il ritratto di Federico Fellini e Giulietta Masina teneramente abbracciati in una gondola sul Canal Grande.
Amante della natura, rivisita forme e segni come un “poeta visivo”. Oltre ad essere un grande fotografo, era un originale disegnatore, appassionato d’arte e pittura.
I premi di chi ha vissuto il mondo
Nel 1982 ha ricevuto il premio Saint Vincent di giornalismo e nel 2003 è stato insignito dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) del titolo di “Maestro della fotografia italiana”. Le sue foto sono esposte in numerosi musei. Il suo nome è iscritto nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Ci lascia un prezioso patrimonio di immagini grazie alla qualità dello stile interpretativo. Esploratore di mondi, testimone della storia, fotoamatore neorealista, disegnatore creativo. Il suo lavoro è un vero inno alla vita.
MARIO DE BIASI FOTOGRAFIE 1947-2003
CASA DEI TRE OCI – GIUDECCA
12 MARZO 31 LUGLIO 2021
L’apertura della mostra è legata a eventuali misure restrittive per il contenimento della pandemia.
Informazioni: www.treoci.org
Tutte le fote © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Bellissima scrittura, la giornalista Elisabetta Pasquettin, ha saputo raccontare, con il pretesto della mostra, la figura di un grande artista moderno. Mi è piaciuta molto l’esposizione e mi ha permesso di apprezzare il percorso professionale del fotografo Mario De Biasi. Complimenti vivissimi per questo bell’articolo.
“Metti l’Italia dentro una fotografia “..Il titolo di questo articolo mi piace molto:è vero, essenziale, senza retorica, come il contenuto del pezzo che segue. Bello. Rosalisa Costantini