Leggendo il titolo di questo articolo è possibile che anche tu ti sia chiesto in che modo il kung-fu con i principi Shaolin ha a che fare con il lavoro. La questione è semplice: si tratta di attitudine.
La storia
Ma prima devi sapere che la storia del Monastero Shaolin ha origine molto antiche e l’aspetto più importante sul quale voglio porre la tua attenzione è questo: punto di forza dell’organo direttivo del monastero fu la decisione di accettare come monaco chiunque fosse in grado di contribuire allo sviluppo della comunità. Infatti i candidati non furono scelti attraverso il curriculum o gli attestati, ma la decisione ricadde sull’interesse a collaborare e sulla disponibilità a condividere il proprio sapere.
Ed è in quel sapere condiviso che sono racchiuse regole utilissime, ancora attuali, attraverso le quali puoi capire come i principi Shaolin possono salvare il tuo lavoro (o la tua azienda).
Questo sapere ha permesso a un gruppo di tredici monaci di sconfiggere un intero esercito. E non solo. Usando questo sapere il gruppo ha reso immortale se stesso e il monastero dei Maestri del Kung-Fu.
I principi Shaolin a uso del lavoro
Partiamo dalla leadership. Secondo i monaci Shaolin guidare significa dare riconoscimento: quasi tutti gli esseri viventi cercano il riconoscimento e fanno di tutto per ottenerlo. E questo, se ci pensi, è un “bisogno” che può essere soddisfatto facendo carriera o piacendo agli altri.
“Chi vuole essere all’altezza del proprio ruolo di capo deve possedere abbastanza giudizio da delegare i compiti alle persone giuste… e abbastanza autodisciplinate da non mettere becco” scrisse Theodore Roosevelt. Quanta verità in poche righe.
Il secondo principio
Evita di comandare, evita di dimostrare potere, evita di infliggere punizioni. Perché? Perché la paura è un sentimento molto forte, e nel breve periodo otterrai ciò che hai chiesto. Ma poi le persone se ne andranno e rimarrai solo. Guardati intorno e ti accorgerai che la storia ce lo insegna di continuo.
Inoltre, se pensi di non avere i collaboratori giusti, impegnati per fare in modo che lo diventino. I dipendenti sono le tue armi, non i tuoi nemici.
Molti capi non combattono insieme, ma contro i colleghi. E ciò che ottengono è solo una guerra interiore, contro se stessi.
Leader con i principi Shaolin
Il compito principale di un leader dovrebbe essere quello di assegnare a ogni collaboratore il giusto ruolo che gli possa permettere di impiegare al massimo le sue capacità (esperienza), il suo potenziale (talento) e la sua conoscenza (sapere).
Appuntamento al prossimo articolo
Sulla leadership se ne sono dette e se ne diranno tante, ma l’essenza del principio Shaolin mi pare molto ragionevole al giorno d’oggi. Personalmente m piace guardare avanti, ma se ciò che sta dietro è migliore, allora perché non portarlo con noi?
Continua a seguirmi perché nel prossimo articolo di svelerò un altro principio Shaolin e lo metterò insieme per dar vita a una terza regola di condotta.
Buona lettura.