Non si doveva consentire a Maga Maghella, delusa da un popolo sempre scontento e piagnucoloso, di emigrare. Se no, avrebbe moltiplicato lei i vaccini che tutti vorrebbero ricevere subito. Fino a ieri, se le dosi non arrivavano a sufficienza, davano la colpa all’Europa e a Conte. Fra poco se la prenderanno con Draghi. Governatori ansiosi, sempre in campagna elettorale, debbono far credere agli elettori che sanno alzare la voce per la tutela della salute. Non sanno, invece, che ci vuole tempo per fabbricare i vaccini e che si debbono soddisfare otto miliardi di richieste. “Prima gli italiani” qui non vale. Tutti hanno il diritto di vaccinarsi, anche coloro che da un po’ di tempo riteniamo inferiori.
Capisco, ma non giustifico, gli insulti di migliaia di ignoranti alla Sen. Segre, non quelli di un intellettuale alla Meloni
L’accademia è lo stadio dove prima l’arbitro era cornuto mentre oggi sono tutti negri. La curva usa lo stesso linguaggio nel social. Non è colpa loro. È il lessico che conoscono. Non è facile comprendere, invece, le volgarità che lo studioso e docente universitario ha vomitato alla radio su una giovane signora che ricopre con dignità il ruolo di leader politico. La diversità di ideologia non è mai arrivata a tanta aberrazione. È un caso che riguarda forse l’incapacità d’intendere più che cattiveria. Anziché sospenderlo dall’insegnamento è più opportuno mandarlo in una clinica.
Il parco del Virunga è una suggestiva riserva dove l’unico pericolo un tempo veniva dalle belve, però, tenute lontane
A una certa quota c’è una razza di gorilla in estinzione, alti due metri. Emettono grida assordanti alla vista dell’uomo di cui hanno paura. Tanti anni fa mi concessi lì un’indimenticabile vacanza. Nella faticosa salita per raggiungere quelle bestie, mi appoggiavo a qualsiasi appiglio. Mi accompagnava un giovane missionario che mi mise in guardia dalle liane che potevano essere serpenti. In tutta l’Africa le tribù erano note per la gentilezza e l’accoglienza. Oggi ci sono ovunque gruppi di ribelli assassini. Ci hanno rimesso la vita due diplomatici italiani, che erano lì per aiutare quella povera gente.
Protestano le giornaliste Rai. Una collega di una certa età e di una rete commerciale presenta una serata a San Remo
Non c’è motivo di attingere da altre TV, quando ci sono tante giovani e leggiadre professioniste in Rai. Sorge inevitabile il sospetto di un interesse privato. Si usa da un po’ di tempo tra reti concorrenti uno scambio promiscuo di personaggi per presentare libri o interviste. Ci si chiede pure a chi giova la partecipazione di Ibrahimovic, che di recente si è esibito in insulti razzisti durante una lite in campo con Lukaku. Il festival è una spruzzata annuale di oppio canoro, ma anche uno spot pubblicitario che non ha uguali e che potrebbe essere usato per diffondere cultura non solo banalità.
Per dimostrare di essere SuperMario adesso Draghi deve fare qualcosa in cui i suoi predecessori non sono riusciti
A colorare città e regioni sono buoni tutti. Combattere il virus mettendo limitazioni ai cittadini incoscienti lo sapeva fare persino Giuseppi. Serve il salto di qualità. Sergio Abrignani scienziato del Sud prevede che il richiamo non basterà. Ci vorranno altre dosi, magari ogni anno, come per l’influenza. L’unico modo perché tutti abbiano vaccini è creare tanti centri di produzione. Questo il traguardo cui deve mirare chi ha stravolto la politica. Se no, ci tenevamo i mediocri di prima. che non erano poi così male. Non c’era, come adesso, chi sosteneva il governo e allo stesso tempo lo criticava.
Nel Paradiso di Dante le anime sono ugualmente felici perché ognuno si accontenta del proprio grado di beatitudine
Anche da noi, in politica, un posto qualsiasi al governo, indipendentemente dall’importanza, rende ognuno soddisfatto e non chiede di essere più beato. Ecco perché, per la prima volta nella storia della repubblica, tanti parlamentari che hanno ricoperto il ruolo di ministri, oggi si accontentano di fare il sottosegretario e non si sentono declassati, né la loro dignità si ribella. L’essenziale è trovarsi nel girone del potere dove si decidono le sorti del cittadino che subisce silente. Quindi, ha diritto all’auto blu, alla scorta, a un’indennità di 3500 euro in più al mese. Soprattutto ha una poltrona.
Centomila morti, i soli a non lamentarsi. Chi ha la fortuna di sopravvivere, anziché gioire, vuole essere indennizzato
Sia da destra che da sinistra accusiamo lo stato e l’Europa, nonostante i miliardi ricevuti, e piagnucoliamo. Perché non ci sono i vaccini, scuole e cinema sono chiusi, le aziende in difficoltà. La colpa non è del virus, ma del governo. Abbiamo diritti e nessun dovere. Certi politici, sempre in campagna elettorale, anche quando la gente muore, non reclamano sicurezza, ma maggiore libertà di contagio, mentre i cittadini si ammucchiano in dispregio dei divieti. I ristoratori che negli ultimi anni si sono arricchiti pagando pochissime tasse, chiedono sussidi come chi è senza lavoro né risorse.