Treviso non è solo un’antica e splendida città della Marca che vanta una lunga storia di eccellenze di varia natura: architettoniche, paesaggistiche, letterarie, artistiche, artigianali, enogastronomiche. È una realtà vivace e creativa che negli ultimi anni ha vissuto uno sviluppo incredibile che ha visto fiorire molte iniziative culturali di notevole valore. Almeno due di queste devono la loro fortuna a una donna che nel 2018 venne proclamata a furor di popolo “Donna dell’anno” proprio per lo straordinario contributo che ha offerto alla vita culturale cittadina. Sto parlando di Bruna Graziani, una perfetta sintesi tra cultura scientifica e letteraria. Una farmacista che ha scelto di dedicarsi alle lettere dopo anni di studi di diverso orientamento, iscrivendosi a quella Libera Università dell’autobiografia di Anghiari che l’ha portata verso una strada nuova e affascinante e dove ha conseguito il diploma di Cultore in scrittura autobiografica.
Come è cominciato il percorso di Bruna Graziani
È cominciato così un percorso preciso e consapevole che l’ha portata dapprima a offrire la propria penna a chi desiderava raccontarsi per lasciare traccia di sé, registrando percorsi di vita e riportandoli sulla pagina scritta, perché “ogni vita è interessante”, come ama dire lei. L’attenzione e l’interesse per l’autobiografia è continuato in modo più concreto con la nascita dei corsi di scrittura de ”Il Portolano” nel 2008, attiva tutt’oggi, che ospita scrittori e docenti di livello nazionale.
La passione per la scrittura
La sua passione per la scrittura creativa (Bruna Graziani ha infatti pubblicato racconti in varie antologie) ha prodotto dei manuali tematici e tre guide pratiche sugli strumenti della scrittura: Desperate Writers, manuale per scrittori irriducibili (Kellermann editore 2012); Il personaggio, prove temerarie di costruzione (Kellermann editore 2013); Il racconto breve. Una galassia in palmo di mano (Kellermann editore 2014).
La creatura di Bruna Graziani
Ma la sua creatura più importante, forse (anche se è difficile stilare una classifica tra tutte le sue iniziative), è “CartaCarbone Festival Letterario. Autobiografia & Dintorni” – di cui è direttrice artistica, affiancata da un comitato scientifico e da un nutrito staff di collaboratori – che ad oggi è l’unico festival di letteratura autobiografica in Italia. Patrocinato da Comune di Treviso, Provincia di Treviso, Regione Veneto, RetEventi Cultura Veneto, Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, fin dalla prima edizione – nel 2014 – “CartaCarbone” si è fatto conoscere oltre i confini della Marca Trevigiana, con una eccezionale partecipazione di pubblico, proveniente da tutta Italia.
Quattro giorni di spettacolo per la città
Quattro intensissimi giorni che hanno coinvolto tutta la città, vestita a festa con striscioni, roll-up, gazebi di accoglienza, e animata da più di un centinaio di volontari allegri e gentili, sempre pronti a dare indicazioni, informare, accompagnare, accogliere il pubblico che fin dalla prima edizione è stato numerosissimo ed entusiasta della proposta.
Quattro giorni (dal giovedì alla domenica di metà ottobre) di presentazioni librarie, letture, concerti, mostre d’arte, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, performance, laboratori per bambini e per adulti, visite guidate alla città e percorsi tematici. Quattro giorni di sorrisi, di incontri, di amicizie, di scambi culturali. Quattro giorni indimenticabili per chiunque li abbia vissuti.
Bruna Graziani racconta Cartacarbone
«Carta Carbone Festival, fin dalla sua prima edizione, si è sempre caratterizzato per la focalizzazione sul tema della autobiografia, genere frequentato da tantissimi scrittori. Proust, Tolstoj, Comisso, Zanzotto, Rigoni Stern, Levi, Mari, Coetzee, solo per citarne una minima parte. Ha un ruolo privilegiato nell’interpretazione della realtà, mostra tante vite creando modelli di confronto, un’unità di misura concreta del nostro metro esperienziale. Definisce per noi un nostro posto nel mondo. E può anche diventare romanzo, che è sempre un’autobiografia del possibile», ci spiega Bruna Graziani.
I numeri
Fino ad oggi “CartaCarbone Festival” ha portato a Treviso 980 ospiti, ha organizzato 460 eventi a ingresso gratuito e ha avuto più di 100.000 visitatori. Ha coinvolto le scuole, ha fatto rete con le associazioni, le realtà del territorio e sta creando interessanti collegamenti anche fuori dal Veneto. È molto attento alle differenze e alle parità: a ogni edizione sono presenti temi dedicati alla disabilità e alle situazioni ‘sensibili’ (carcere, salute mentale ecc). Una nota importante: nel programma, fin dalla prima edizione, viene dato pari spazio alle scrittrici e agli scrittori, per una precisa volontà di Bruna Graziani e dei suoi collaboratori, prima tra tutti Cristina Cason.
Il coraggio di Bruna Graziani durante la pandemia
La settima edizione, lo scorso anno, caduta in piena pandemia è stata la più coraggiosa: riducendo gli spazi a due (la Loggia dei Cavalieri e il Museo di Santa Caterina, mentre negli anni precedenti le location erano più di una decina, diffuse in tutta Treviso) e con un rigido protocollo di sicurezza, la sfida di riuscire a proporre gli incontri in presenza è andata a buon fine. Nonostante la riduzione dei posti disponibili, comunque è stato possibile raggiungere buona parte del pubblico interessato attraverso la proiezione su maxischermi e la diffusione on-line dei vari appuntamenti. E tutto lo staff è già al lavoro per la prossima edizione, l’ottava.
Per concludere non possiamo dimenticare che la competenza letteraria di Bruna Graziani l’ha portata a far parte della Grande Giuria del Premio Comisso, e a collaborare con varie case editrici come Ronzani Editore, per la quale dirige la collana di narrativa.
Bruna Graziani è una donna straordinaria la cui competenza professionale, in primis nel campo della scrittura, si coniuga a sensibilità e capacità di cogliere le sfumature dell’animo.
Un plauso meritatissimo all’intelligenza ed alla sensibilità di una donna che, col suo impegno, dà valore a Treviso ed al suo territorio. Grazie.