La stagione calcistica più difficile di sempre, potrebbe ripartire. A dirlo è il Presidente del Comitato Regionale Veneto Giuseppe Ruzza che, appena rieletto per la terza volta, è entusiasta e responsabile del duro compito che si trova ad affrontare. Ruzza, infatti, si sta impegnando a far ripartire il campionato d’Eccellenza. Ed a cercare di salvare una stagione che, fino a qualche settimana fa, sembrava già irrecuperabile.
Presidente, l’Eccellenza allora riparte?
“L’Eccellenza dovrebbe ripartire. La richiesta al Coni per definire l’interesse nazionale del campionato (e con esso anche L’Eccellenza femminile ed i campionati di calcio a 5 di Serie C1 maschile e C femminile) è già partita. Siamo in attesa del loro benestare. A riguardo non penso ci siano problemi ma il nostro lavoro non finisce certamente qui. Avremo infatti la possibilità di redare un nuovo protocollo che dovrà essere parametrato su quello già in essere della Serie D. Il protocollo dovrà contenere norme, oltre che per il rispetto sanitario, regolamentari. Che indichino ad esempio quando la partita dovrà essere rinviata o meno per la problematica dei contagiati in squadra. La ripartenza di questi campionati rappresenta un segnale forte e di speranza per tutte le attività calcistiche”.
Le squadre possono permettersi il pagamento delle spese sanitarie?
“Il Comitato ha incontrato tutte le società, eccetto alcune di terza categoria con cui ci stiamo riunendo in questi giorni, e ha chiesto loro cosa ne pensassero di questa situazione. Alcune di loro, specie quelle di terza categoria, ci hanno meravigliato per la concretezza e la costruttività delle loro riflessioni. Siamo fortunati ad avere società così serie nel nostro territorio. Il costo dei tamponi ovviamente è un problema, a tal proposito abbiamo chiesto l’intervento della Federazione e dello Stato. Nel frattempo, rileggendo le numerose circolari del Ministero della Salute, ci stiamo impegnando a raggiungere un accordo per ottenere i tamponi immunocromatografici che, a differenza di quelli a immunofluoresenza, avrebbero un costo alla nostra portata. Purtroppo, anche in questa occasione, stiamo trovando della resistenza da parte del CTS e la strada si ripresenta in salita. Questo è un peccato, considerando che sport come il basket o la pallavolo non sono costretti a superare questi paletti”.
Tutte le squadre del campionato vogliono ripartire. Come gestire promozioni e retrocessioni?
“Come Comitato Regionale abbiamo sempre detto che in democrazia, laddove ci sia una maggioranza significativa (circa 2/3 dei votanti), anche le minoranze si devono adeguare. In una prima votazione ci siamo resi conto di come la divisione per la ripartenza fosse netta, infatti una metà era favorevole e l’altra contraria. Col passare delle settimane però, grazie alle prese di posizione del Comitato Regionale e della Lega Dilettanti ed alla richiesta di intervento economico alla Federazione, diverse società hanno cambiato parere. Oggi c’è una maggioranza, non significativa ma comunque delineata ed importante, a favore della ripartenza anche in Eccellenza. È chiaro che, qualora la maggioranza diventasse significativa, anche coloro che sono contrari si dovranno adeguare e, magari, potremmo ipotizzare anche una retrocessione”.
Come far ripartire i campionati di Eccellenza?
“Se alla ripartenza fossero presenti tutte le società verrebbe adottato il modello veneto, che prevede la fine del girone di andata ed i successivi playoff. In caso contrario, invece, saremmo costretti a rivedere il format del campionato e proprio per questo motivo abbiamo già chiesto la deroga degli articoli 47, 49 e 51 delle NOIF. In attesa dell’approvazione di questa da parte del Consiglio Federale, di cui il 22 febbraio ci saranno le nuove elezioni, sarebbe per noi fondamentale, ripeto, che il Coni riconosca al più presto il carattere nazionale del campionato, affinché ci venga data la possibilità di aprire gli spogliatoi e far allenare le squadre in gruppo. Così facendo, l’Eccellenza potrebbe ripartire prima del termine ultimo, ovvero il 21 marzo”.
Per le giovanili cosa si prospetta?
“Come per i campionati che vanno dalla Promozione alla Terza Categoria, anche per il futuro dei settori giovanili siamo in attesa del nuovo DPCM, la data chiave è quindi quella del 5 marzo. Ci tengo a precisare che fino ad oggi non è stata annullata nessuna attività”.
Presidente, sarebbe stato possibile continuare il campionato o farlo ripartire prima?
“Voglio premettere che le nostre società, ribattezzate simpaticamente barriere contro la diffusione del contagio, sono state attentissime ed hanno dimostrato la massima precauzione nel rispetto delle linee guida imposte dal DPCM. Continuare era però diventato impossibile. Posso solamente dire che doveva essere valutato prima l’interesse nazionale delle categorie, almeno avremmo già fatto ripartire gli allenamenti di gruppo, come da tempo insistiamo”.
Mi spiace. Sentire. Che persone Importanti e con responsabilità. Guardano solo al suo. E non pensano A chi va in campo ,nei spogliatoi. Noi siamo. Dilettanti
Lasciamo che passi.questo periodo è aspettiamo che ci facciano ii VACINI a tutti e. Poi si va avanti con tutte le categorie.
La responsabilità dei. Ragazzi l’abbiamo. Noi. Presidenti. E dobbiamo Proteggerli. Non. Mandarli al macello
Perche. Questo. Virus. E’ Pericoloso. A tutte le. Età.
ASPETTIAMO. A fare Il. Vacino !!!