“Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso” ha scritto Daniel Pennac, autore che amo tantissimo. Prendo quindi alla lettera il suggerimento e raggiungo la mia libreria preferita per curare l’anima tra le storie infinite che la letteratura ci regala ogni giorno alla ricerca della terra promessa.
Alla scoperta della terra promessa di Obama
Andiamo insieme a scoprire i blasonati primi posti nella classifica dei libri più venduti della settimana come sempre elaborata dalla Libreria Lovat con sede a Villorba (Treviso) e Trieste.
- Sallusti, Palamara – Il sistema – Rizzoli
- Obama – Una terra promessa – Garzanti
- Carofiglio – La disciplina di Penelope – Mondadori
- Perrin – Cambiare l’acqua ai Fiori – E/O
- Tuti – Luce della notte – Longanesi
- Nguyen – Quando le montagne cantano – Nord
- Kawaguchi – Basta un caffè per essere felici – Garzanti
- Mannocchi – Bianco è il colore del danno – Einaudi
- Solomons – Un perfetto gentiluomo – Neri Pozza
- Barbero – Dante – Laterza
La terra promessa incalza
Ancora in primo piano “Il Sistema” libro di Alessandro Sallusti che raccoglie le confidenze di Luca Palamara dopo la radiazione dall’Ordine Giudiziario. Sempre in classifica il nuovo caso di omicidio dal grande impatto emotivo “La disciplina di Penelope” firmato Gianrico Carofiglio.
L’ex Presidente entra di prepotenza
Nel palmares dopo l’uscita mondiale di novembre, tradotto in 26 lingue: “Una terra promessa” autobiografia di Barack Obama, di nuovo ai primi posti grazie anche al successo di pubblico in seguito alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Nell’intervista, l’ex Presidente degli Stati Uniti racconta la sua passione per i libri, ricordando una dedica speciale, quella che Gabriel García Márquez gli fece donandogli “Cent’anni di solitudine” e scrivendo “Cent’anni di amicizia”. Márquez è il mio scrittore preferito, quanto ho invidiato Obama per quella dedica!
Dalla terra promessa ai gentiluomini
A volte non siamo noi a scegliere un libro, sono loro che ci scelgono. Magia che accade spesso agli appassionati delle librerie. È il caso di un titolo entrato questa settimana a far parte del medagliere che mi ha profondamente colpito: “Un perfetto gentiluomo” di Natasha Solomons. Del resto, sono in buona compagnia perché anche il Times ha scritto: “Preparatevi a restare affascinati da questo delizioso romanzo”.
La storia
È la storia di una coppia di profughi ebrei che arrivata in Gran Bretagna negli anni Trenta deve attuare delle strategie per non essere respinta dalla buona società. Il protagonista, Jack, ebreo tedesco in fuga dalla Germania nazista ha un grande desiderio: diventare un perfetto cittadino britannico. Ama l’eccentricità degli inglesi e questo lo stimola ancor di più a tentare l’impresa.
Allora si affida ad un opuscolo che gli è stato consegnato al suo arrivo in Inghilterra: “Informazioni utili e consigli amichevoli per il profugo”. Anni di impegno e studio scrupolosi per mettere a norma tutte le caratteristiche british: abito, automobile, casa con giardino, giusta angolazione del cappello, porta la moglie sempre al Covent Garden. Ma si imbatterà nell’ostacolo più grande, insormontabile: il Golf. L’iscrizione ad un Club sembra proibitiva dato che nessun Golf inglese è disposto ad accogliere un profugo ebreo.
Cosa farà allora Jack? Lo scopriremo solo leggendo.
Natasha Solomons è una giovane scrittrice inglese, vive nel Dorset con il marito e due figli piccoli. Racconta che ha trascorso il lockdown nella sua casa con un grande giardino, adora scrivere di saghe familiari del Novecento, un mix tra fiction e storia dell’Europa. Sentiremo molto parlare di lei.
Buona lettura!