Flavio Alberti, 40 anni, è passato dalla tuta da gara alla giacca e cravatta da manager, perfetta sintesi tra lo sportivo e l’imprenditore. Dopo l’esperienza di gare ad alto livello con i ‘colleghi’ Davide Simoncelli, Massimiliano Blardone e Omar Longhi, diventa maestro di sci. Allenatore di I°, II° e III° livello e istruttore Nazionale a 24 anni. Un professionista con grande esperienza manageriale destinata alla gestione ed organizzazione in ambito sportivo e specialista del Marketing innovativo e strategico applicato non solo nel settore sportivo. A 26 anni diventa il Presidente dello Sci Club Cortina Druscié. E per tre anni fa anche l’allenatore poi il club diventa sempre più grande e ci vuole maggiore impegno dirigenziale. Il suo apporto modifica un’escalation di iscrizioni che porta i 233 soci del 2003 ai 429 di oggi.
Che cosa pensa della cerimonia inaugurale di questi mondiali di sci di Cortina?
“Purtroppo la pandemia ha limitato molto l’ottima riuscita della cerimonia iniziale e questo non ha consentito di giocare molte carte in termini di location come anche dello storyboard proposto. Oggi i media ricoprono un ruolo fondamentale nella comunicazione e sono convinto che nella promozione sia la TV che i Social Network hanno consentito all’organizzazione di divulgare mission, vision e valori dell’evento”.
Come Cortina ha affrontato l’organizzazione dell’evento?
“La mia percezione è che dal punto di vista tecnico in pista ci sia stato un ottimo coinvolgimento e senso di responsabilità di tutti gli attori coinvolti nei processi. Per quanto riguarda tutta la parte organizzativa dell’evento, tutti dicono che c’è stato un grande lavoro di squadra, ma mi è parso che nella comunità ancora si debba percepire appieno questa sensazione”.
Il meteo ha costretto di posticipare le gare…., quali le tue previsioni in merito ai risultati degli italiani in gara?
“Il meteo non ha aiutato l’organizzazione nella prima parte del programma di gare ma dal mio punto di vista tutte le scelte sono state perfette. Le mie previsioni sono che l’Italia vincerà tre medaglie con Paris, Bassino e una medaglia nel parallelo a squadre”.
Quali sono le aspettative per l’organizzazione delle prossime Olimpiadi invernali?
“Mi aspetto che il piano strategico dell’evento venga rispettato sia per quanto concerne la viabilità che le infrastrutture. Non sarà facile ma c’è la necessita di istituire una governance tecnica e preparata.”
Cortina riuscirà a mantenere la propria identità?
“Cortina riuscirà sempre a mantenere la propria identità soprattutto grazie alle regole d’Ampezzo che contribuiranno a preservare le tradizioni e il territorio di Cortina d’Ampezzo. Ovviamente da oggi al 2026 ci saranno molte opportunità per tutti i cittadini di Cortina che dovranno essere colte e messe a terra. Nel fare questo sono convinto che sarebbe opportuno valorizzare l’istruzione, la diffusione della cultura manageriale e di competenze trasversali in modo tale da essere consapevoli e pronti!”