Il massimo campionato italiano di Rugby, il Top 10, è entrato nel vivo ed il Mogliano si è distinto per un’eccellente prima parte di stagione. Tra i protagonisti della squadra biancoblu spicca l’argentino Brian Ormson, al suo secondo anno in Veneto. Il mediano d’apertura è arrivato a Mogliano dopo tre stagioni con la maglia del Viadana e a luglio ha firmato il rinnovo di contratto con la squadra dei tecnici Costanzo e Basson. Una conferma importantissima, Ormson nella scorsa stagione è stato infatti il miglior marcatore dei veneti.
Ormson, il Mogliano è in zona playoff, qual è il vostro obiettivo?
“Il percorso che stiamo facendo in campionato, nonostante questa stagione sia diversa e più complicata delle precedenti a causa della pandemia, è positivo. Non abbiamo giocato solamente tre partite ed abbiamo ottenuto grandi risultati, con qualche prestazione in cui potevamo giocare meglio a fare da sfondo. Possiamo ancora migliorare, siamo vicini al quarto posto ed ovviamente un pensiero ambizioso ce lo regaliamo. Dobbiamo pensare ad una partita per volta”.
Lei è al suo secondo anno a Mogliano. Come si trova?
“Questa è una zona dove il rugby ha una storia di tutto rispetto, la città mi piace e con la famiglia ci siamo subito sentiti a nostro agio, altrimenti la scorsa estate non avrei deciso di rinnovare il mio contratto. In Italia sono arrivato cinque anni fa ed ho iniziato un percorso di crescita che mi auguro possa durare ancora altri anni. Arrivando in un paese nuovo mi sono abituato ad una nuova cultura e sono uscito dalla mia comfort zone, questo mi ha sicuramente fatto crescere anche a livello personale”.
Che idea si è fatto sul campionato italiano?
“Rispetto a quello argentino, dove ho giocato numerose stagioni prima di arrivare in Italia, è molto più duro fisicamente ed il ritmo tende ad essere più lento. Il livello delle squadre quando sono arrivato probabilmente era più alto, ma anche quest’anno il campionato è composto da club forti. Le prime quattro sembrano inarrivabili anche se in una stagione bizzarra come questa ho notato che ogni squadra può vincere o perdere contro chiunque. Fino ad oggi c’è stato molto equilibrio, credo però che alla lunga le prime quattro possano riuscire a dimostrare le loro qualità, grazie soprattutto alla profondità delle loro rose”.
Foto per gentile concessione di Alfio Guarise