Censire le terre e i relativi immobili, come i fabbricati rurali, di proprietà dei Comuni, che vertono in stato di abbandono da lungo tempo, e concederli in gestione ai giovani dai 18 ai 40 anni. Sulla base di progetti di valorizzazione presentati in risposta ad avvisi pubblici.
L’obiettivo giovani e rinascita
Con una duplice finalità. Da un lato, recuperare e riqualificare terreni pubblici incolti e inutilizzati, contenendo il degrado geologico-ambientale del territorio e salvaguardandone l’integrità idrogeologica. Dall’altro, offrire opportunità occupazionali ed economiche ai giovani del Sud. Che molto spesso si trovano a fare i conti con la mancanza di lavoro.
Giovani e terra al sud
È questo l’obiettivo del progetto “SIBaTer – Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre abbandonate e incolte”, per la promozione e l’attuazione del quale il sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, ha approvato lo schema di convenzione con Anci Campania. Il programma, infatti, è rivolto ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, e Sicilia). Ed è coordinato a livello centrale da Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che ha individuato nelle proprie articolazioni regionali gli attuatori sui territori. Che devono, tuttavia, integrare le progettualità con le Istituzioni locali, in primo luogo le Città Metropolitane.
De Magistris
“Con l’atto approvato oggi – ha affermato de Magistris – diamo il via libera ad iniziative informative e di comunicazione, oltre che di attuazione del progetto medesimo, da realizzare congiuntamente per far conoscere le opportunità della ‘Banca della Terra’ ai Comuni della Città Metropolitana e ai potenziali assegnatari dei terreni, ovvero i giovani agricoltori”.
Il promotore del progetto per i giovani
Promotore dell’iniziativa il Consigliere Metropolitano Delegato all’Agricoltura, Vincenzo Cirillo. “Nei prossimi giorni – ha annunciato – procederemo alla firma del protocollo e daremo avvio alle attività necessarie per implementare la Banca della Terra. L’obiettivo è quello di censire le terre agricole abbandonate ed assegnarle ad agricoltori, in particolare giovani, creando anche opportunità per chi oggi vive la crisi occupazionale che sta attanagliando il Paese, in particolare il Mezzogiorno. Potranno essere anche ampliate aziende agricole esistenti”.
L’augurio
“Il nostro auspicio – ha concluso il consigliere delegato – è infatti quello di far insediare su questi terreni incolti aziende di giovani agricoltori ‘digitali’ che utilizzino lo smart farming, che fornisce alle aziende ortofrutticole un sistema completo di strumenti e informazioni per controllare con precisione, da PC o tramite tablet o smartphone, i fattori che determinano la salute delle piante, le esigenze di irrigazione, le condizioni climatiche, in maniera da poter gestire al meglio le attività e intervenire in maniera tempestiva e mirata in caso di necessità, migliorando la qualità del raccolto e aumentando la redditività. È un progetto che abbiamo presentato e al quale stiamo lavorando, di concerto con il Ministero e l’Assessorato regionale competente, con grande impegno”.