Sono pronto a fare una scommessa. Il posto di cui vi narro quest’oggi è ai più dei Veneti sconosciuto. “No stemoghe gnanca pensar ai foresti”, seppure lo stesso si trovo in quel di Venezia. Avevo indicativamente 6 o 7 anni. Rammento che Alessia, mia sorella era piccina ed era con mamma. Ricordo che con la meraviglia di chi sta per compiere un impresa i miei occhi erano sgranati, ricordo che avevo un po’ di paura. Ma vicino a me c’era papà, mi teneva la mano e sorrideva, quel sorriso m’infondeva comunque fiducia e serenità, sebbene l’impresa fosse di quelle “toste”! La mamma era li, l’ho vista prendere la manina d’Alessia. La muoveva delicatamente facendoci ciao ciao, io e papà stavamo per partire, stavamo per fare uno di quei viaggi che oggi quasi a cinquant’anni da quel momento, ancora ricordo come se fosse ieri.
Quando viaggi con la memoria
Ci sono momenti dell’infanzia cosi carichi d’emozioni che non si possono dimenticare, il posto di cui vi racconto oggi è un posto che merita la gita per tanti motivi. Arrivarci di per se è già un viaggio. Fermarsi ad ammirarne il contesto è qualche cosa d’inaspettato, sedersi a mangiare nel ristorante annesso, concilia anche il gusto. Quindi, se siete fortunati e volete spendere do skei, potete anche provare un emozione unica!
Torniamo a quasi cinquant’anni fa
Guardo mia mamma fuori dal finestrino, controllo che mio papà stia ancora sorridendo, verifico che la stretta di mano “tranquillizzante” sia ben salda e dopo il rombare assordante, ecco che tutto s’allontana. Tutto diventa piccolo, entra in un’altra dimensione una dimensione che fino a quel momento non avevo mai provato. A quel punto tutto si fece confuso, tutto era diverso ma ricordo distintamente ciò che ho detto!
OOOOOOHHHHHHHOOOOOO!
Sorridevo a più non posso e continuavo a guardare giù e guardare papà. Era un misto di : “Papà guarda, guarda papà, papà, papà guarda li, guarda la, papà guarda la mamma che piccola che è ……!”
I viaggi che non dimentichi
È stato il mio primo volo, non so che aereo fosse, ma era piccolo, azzurro ed eravamo se non ricordo male in 6 o 7 persone più il pilota. Eravamo decollati dall’aeroporto più bello del mondo, (cosi dice una recente indagine della BBC) in fin dei conti dove potrebbe essere il più bel aeroporto del mondo se non nella città più bella del mondo?
Il Nicelli nei viaggi di quando ero bambino
Eravamo all’Aeroporto Nicelli del Lido di Venezia, ovviamente non si tratta di un aeroporto convenzionale, ma di un aeroporto per piccoli aerei da diporto ultraleggeri!
Lasciando perdere le mie emozioni da bambino, veniamo al presente ed al suggerimento per la vostra prossima gita nei territori di “casa”.
Come dicevo, il «Nicelli» è tra i dieci aeroporti più belli del mondo lo ha decretato un servizio della celebre televisione britannica BBC (non che ve ne fosse bisogno).
Nella speciale classifica il «Nicelli» è stato inserito al terzo posto, davanti al piccolo scalo Lidense ci sono solamente, l’aeroporto di Hong Kong al primo posto, e poi c’è quello di Montevideo, secondo.
Il servizio elogia la posizione del «Nicelli», davanti alla laguna, a pochi minuti di taxi da San Marco, ed il fatto che possa essere raggiungibile sia a piedi che in bicicletta, non ultimo il fatto che l’aerostazione anni Trenta, ha anche una raccolta d’immagini storiche, ed il fatto che, proprio al «Nicelli» atterravano e decollavano i primi voli fin dal 1930. Insomma un concentrato di storia ed unicità.
La storia
Ma veniamo proprio alla sua storia, oggi l’aeroporto è considerato oggettivamente “piccolo”, ma ci fu un tempo dove il “Nicelli” era considerato uno degli aeroporti più importanti d’Italia essendo stato anche il primo aeroporto deputato ai voli di linea, infatti dopo la guerra, il 18 agosto 1926, dalla pista dell’aeroporto di San Nicolò al Lido decollò il primo volo di linea italiano, operato dalla società Società Anonima Transadriatica; esso era diretto a Vienna via Klagenfurt ed era effettuato con trimotori Junkers G 24.
L’aeroporto del Lido, battezzato “Giovanni Nicelli”, divenne così il primo aeroscalo d’Italia.
La linea venne estesa l’anno successivo a Roma–Foligno–Venezia–Vienna, da parte sempre della Società Anonima Transadriatica.
Nicelli e i miei viaggi da bambino
Agli albori però, nel 1911, il primo volo di un aeroplano su Venezia, fu di un Farman II, pilotato dal campione automobilistico Alessandro Umberto Cagno, l’iniziativa fu il risultato di una promozione pubblicitaria della Compagnia Italiana Grandi Alberghi per attirare e divertire la ricca clientela.
Dopo quella prima esperienza, le esibizioni aeronautiche continuarono e nella primavera del 1914, una pubblicità dell’Hôtel Excelsior avvertiva i futuri clienti che ci sarebbero stati a disposizione due idrovolanti, per il loro divertimento.
L’importanza della città lagunare come base di idrovolanti militari fu ben presto compresa dalla Regia Marina, che il 25 aprile del 1913, festa di San Marco, battezzò la nascita della prima squadriglia di idrovolanti al mondo, con il nome appunto di San Marco e con sede presso l’Arsenale.
La sua aerostazione è l’unica in Italia ad essere rimasta indenne dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e testimonia, oggi, il tipico stile architettonico delle aerostazioni anni ’30; in essa, vi è un affresco raffigurante una mappa delle linee aeree del periodo e tutto rispecchia nello stile l’Art Deco.
Insomma tosi, ve go convinto a far un giro par vedar sto posto chel xe unico al mondo?
Come arrivarci
Si può andare al Lido di Venezia da Piazzale Roma, che personalmente preferirei chiamare “Campo de la zirada” (se volete chiedetemi perché!) o dalla stazione tramite i vaporetti ( che preferisco chiamare Batei) Actv linee 5.1 e 6 che passano per il Canale della Giudecca (tempo di percorrenza circa 37 minuti). Arrivati a San Nicolò, si prende la linea A si scende alla fermata Piazzale Ravà.
Feme saver cosa che ghe ne pensè…. Desmentegavo, se ve piaxe magnar ben, ghe se anca un ristorante praticamente in pista de decoeo, oviamente unico al mondo!