Il quotidiano “Trentino” chiude. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione della società editrice, Sie. Sabato 16 gennaio l’ultima uscita in edicola. “A seguito della grave crisi in cui versa il comparto editoriale, in particolare quello della carta stampata, aggravata dal perdurare della pandemia Covid19 che non accenna a scemare, la S.I.E. SpA comunica di dover procedere, dopo 75 anni di presenza sul territorio, alla chiusura della testata “Trentino” data la non sostenibilità economica del ramo d’azienda”, viene comunicato.
Diciannove giornalisti del Trentino a piedi
Il quotidiano Trentino conta 19 giornalisti. “La versione digitale della testata, che si trova all’indirizzo www.giornaletrentino.it, rimarrà invece attiva e ulteriormente ampliata per mantenere vivo il marchio che da sempre informa e rende partecipe la popolazione alla vita della nostra provincia”. La società comunica che “non ci saranno licenziamenti ma solo il ricorso agli ammortizzatori sociali per il personale giornalistico mentre il personale amministrativo/gestionale non subirà ulteriori provvedimenti rispetto a quanto già in atto. Alcune risorse giornalistiche saranno dirottate al web per il già citato ampliamento e rafforzamento di questo importante comparto”.
L’azienda consapevole delle ricadute sull’occupazione
“L’azienda è consapevole delle ricadute sull’occupazione, sulla società e sull’economia locale basti pensare, oltre ai giornalisti che non avranno più il loro quotidiano da editare, ai distributori di giornali, alle edicole e, più in generale alla mancanza di una voce autorevole e autonoma nell’agorà dell’informazione. Esprime quindi tutto il proprio rammarico per una decisione dolorosa ma non più procrastinabile e ringrazia tutti coloro, persone fisiche o giuridiche/istituzioni, che in questi anni si sono spesi per il bene della testata e per la democrazia dell’informazione: i giornalisti, i collaboratori e i fotografi della testata, il personale dipendente, i fedeli abbonati, gli affezionati frequentatori delle edicole, i clienti pubblicitari ed i fornitori in generale”.
Immediata la reazione del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige che “esprime sconcerto e manifesta la propria solidarietà ai colleghi del quotidiano Trentino del quale la proprietà, rappresentata dalla S.I.E. Spa – Società Iniziative Editoriali ha annunciato, improvvisamente, la chiusura. Una decisione che indebolisce il panorama dell’informazione regionale e che priva i lettori di una testata storica da sempre distintasi per completezza ed indipendenza”.
Verdi del Trentino: “una grande amarezza”
Verdi del Trentino esprimono profondo dispiacere e rammarico per la chiusura del quotidiano “Trentino”. Il Consiglio di Amministrazione ha preso questa improvvida e improvvisa decisione mostrando grande insensibilità e profondo sfregio per la storia nobile di un quotidiano che è presente dal 1945 nella nostra provincia. Un giornale libero e laico proprio perché nato dalla Resistenza e dalla rinascita politica e sociale di una nazione. E di una terra, la nostra, pesantemente provata dalla dittatura fascista e dalla guerra. Un giornale che ha accompagnato la storia, la cultura, le vicende umane e sociali, le battaglie politiche, i cambiamenti con grande professionalità. Che ha condotto per mano ogni mattino, col profumo della sua carta stampata, la storia privata e collettiva di tutti noi. Un bene prezioso che andava conservato e di cui si sarebbe dovuta avere massima cura e rispetto”.
Onda Civica: “un giorno di lutto per ogni persona libera”
L’annuncio della chiusura del quotidiano Trentino segna un giorno triste per l’informazione. Che si impoverisce proprio in un momento in cui ci sarebbe estremo bisogno di pluralismo. Un giorno di lutto per ogni persona libera.
Sulla vertenza da segnalare una nota del Presidente del Consiglio Provinciale. “Ora il panorama informativo provinciale si riduce visibilmente e questo è un male evidente per la democrazia e per l’autonomia speciale”. C’è anche l’intervento del presidente dei Comuni Trentini, Paride Giammoena: “La chiusura del quotidiano “Trentino” è una perdita per tutta la comunità. Quando una voce autorevole viene a mancare la società diventa più povera. Il giornale è stato, inoltre, puntuale cronista dell’attività delle comunità trentine in un mondo dove è sempre più difficile trovare la serietà e l’autorevolezza dell’informazione”.
Infine i sindacati Cgil-Cisl-Uil: “La chiusura di una testata giornalistica è una di quelle notizie che non vorremmo mai leggere. Per questa ragione suscita profonda amarezza la scelta improvvisa di chiudere il Trentino. In questo modo si spegne una voce libera per l’informazione locale. E si pone fine ad un giornale che in 75 anni ha raccontato in modo indipendente la storia della nostra terra… Al di là delle valutazioni economiche che hanno spinto il consiglio di amministrazione in questa direzione resta comunque ingiustificabile la scelta di comunicarlo alle lavoratrici e ai lavoratori a decisione già assunta, senza alcun confronto. L’operazione nell’editoria trentina della famiglia Ebner è nata come un investimento e rischia di ridursi ad una mera operazione di taglio dei costi”.