“A poche settimane dal maltempo e della violentissima mareggiata che ha colpito tutto il litorale Adriatico , negli ultimi giorni di dicembre un vento di libeccio sostenutissimo ed un’onda alta persistente stanno devastando ulteriormente le nostre spiagge. Oggi dal Tagliamento al Po non c’è una spiaggia che non abbia subito drammaticamente l’erosione. In questo periodo stiamo pulendo le spiagge dalle tonnellate di materiale depositato dopo le piene dei fiumi e stiamo facendo fronte ad una situazione insostenibile”.
Codognotto e il maltempo
E’ il commento del presidente dei Sindaci della Costa Veneta e sindaco di San Michele al T./Bibione Pasqualino Codognotto nel valutare la difficile situazione che stanno attraversando i Comuni balneari a causa di un maltempo che sta mettendo a serio rischio le realtà turistiche.
L’amarezza per il maltempo e il mncato aiuto
“Dopo avere appreso che lo Stato ha detto di NO ad una nostra richiesta di una parte di sgravio del canone demaniale, richiesta sia come sindaci della costa veneta che sindacato di categoria, siamo esterrefatti: questa è stata una mazzata che sta mettendo in ginocchio i nostri imprenditori”.
Il maltempo mette in crisi
Imprenditori turistici che si sono lasciati alle spalle un 2020 che è stato catastrofico per quanto riguarda le loro imprese e il turismo per anni è stato un settore trainante per l’economia nazionale.
Le proposte
Codognotto è passato alle proposte: “C’è bisogno di studiare soluzioni che abbiano nel tempo una durata perché così arriviamo in ginocchio alla prossima stagione. Lo Stato non ha compreso che nel 2020 c’è stata una minore redditività e minore occupazione per i lavoratori delle spiagge. C’è il bisogno di essere ristorati se vogliamo mantenere l’occupazione e vivo il nostro turismo balneare, la nostra industria più importante del litorale veneto.
Spero ci sia un riconsiderazione rispetto a quanto finora è stato detto e scritto: abbiamo bisogno di aiuti, di studi tecnici che diano una risposta definitiva all’erosione costiera. In questo modo non riusciremo ad andare avanti prevediamo una forte crisi . Bisogna tutelare il nostro capitale, quello dell’industria turistica. Servono basi solide e concrete per ripartire tutti assieme, la spiaggia è il punto di partenza per noi tutti”.